(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Europa Verde del Trentino esprime la più totale solidarietà ai 60 magazzinieri licenziati da Sait. Chissà che cosa penserebbe don Guetti di questo modo di interpretare la cooperazione, chissà che ne direbbe delle esternalizzazioni forzate, della mancata condivisione coi lavoratori, dell’assenza di attenzione ai loro bisogni, dell’aver spento la speranza di giungere ad una soluzione giusta per coloro che sono stati messi in modo forzoso davanti alla prospettiva del passaggio da Sait a Movitrento, con la certezza di salari più bassi e di molte garanzie in meno. Come sempre accade quando si esternalizza.
È vero che Sait è un’impresa e che, come tale, deve fare utili ma il significato profondo della Cooperazione era soprattutto quello di salvaguardare la dignità del lavoro. Non basta addurre ragioni organizzative, non si giustifica un simile comportamento che inevitabilmente porta a 60 licenziamenti con tutto ciò che ne consegue per le famiglie di questi magazzinieri. E la Provincia che fa? Sta a guardare questo scempio di vite, esperienze, competenze, sacrifici? Ci auguriamo che il ricorso al giudice del lavoro venga accolto e che sia ripristinata la continuità lavorativa, il diritto alla dignità del lavoro, l’equità salariale, il rispetto delle persone.
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Lucia Coppola e Andreas Fernandez
Coportavoce di Europa Verde-Verdi del Trentino