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CONSOB * ARBITRO CONTROVERSIE FINANZIARIE – RELAZIONE ANNUALE: « NEL 2023 L’ACF HA RICEVUTO 963 RICORSI, 7 DAL TRENTINO ALTO ADIGE (0,7%) »

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10.29 - sabato 30 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In allegato la Relazione annuale dell’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) sull’attività svolta nel 2023. L’Acf è un organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie fra intermediari e risparmiatori, istituito presso la Consob.

Nell’infografica iniziale trovate i dati di sintesi sui ricorsi, sui risarcimenti ottenuti dai risparmiatori e su altri aspetti, relativi sia al 2023 sia a tutto il periodo di attività, dal 2017 ad oggi.

 

 

 

Nel corso del 2023 la Lombardia è stata la regione da cui è pervenuto il maggior numero di ricorsi (149), pari al 15,5% del totale dei ricorsi ricevuti. Si tratta di un elemento di novità, considerato che, come evidenziato nella tabella di seguito riportata, la Puglia – a partire dal 2018 e fino al 2022 – ha conservato la posizione di primazia, avendo fatto registrare un andamento crescente del numero dei ricorsi ricevuti, con un picco nel 2020 (445) e una successiva flessione negli anni 2021 (242) e 2022 (229). Nel 2023 i ricorsi ricevuti dalla Puglia hanno subito un ulteriore decremento, essendosi attestati a 110, pari all’11,4% del totale dei ricorsi ricevuti.

Anche questo dato evidenzia la graduale assunzione da parte dell’ACF della ve- ste di strumento di tutela per le controversie tra intermediari e clienti di tipo “fisiologico”, piuttosto che di rimedio eccezionale per la tutela dei risparmiatori traditi a seguito delle crisi di alcune realtà bancarie. Conferma di ciò si rintraccia anche nel dato riferito alla regione Veneto che ha subito, nel corso degli anni, una significativa flessione: a fronte dei 567 ricorsi ricevuti nel corso del 2017, primo anno di operatività dell’ACF, nel 2023 i ricorsi provenienti dal Veneto sono stati 57.

Nel 2023, dopo Lombardia e Puglia, seguono Emilia-Romagna (90), Lazio (87) e Toscana (83) da cui è stato trasmesso un numero di ricorsi superiore a 80. Immediatamente al di sotto si colloca la regione Piemonte, da cui sono perve- nuti 74 ricorsi, circa il doppio rispetto ai ricorsi trasmessi nel 2022 (38). In Pie- monte si è registrato, dunque, un trend in rialzo, che ha interessato, con nume- ri più contenuti, anche Liguria (da 19 a 25 ricorsi), Marche (da 14 a 20 ricorsi), Abruzzo (da 10 a 18 ricorsi), Sardegna (da 4 a 15 ricorsi) e Trentino-Alto Adige (da 4 a 7 ricorsi).

Quanto alla distribuzione dei ricorsi a livello provinciale il 2023 ha visto il primato della provincia di Roma (76 ricorsi, pari all’87,4% dei ricorsi ricevuti dal Lazio). Come già registratosi negli anni precedenti, seguono nelle prime posizioni talu- ne delle maggiori aree metropolitane del Paese (Milano con 65 ricorsi, Bari con 49 ricorsi, Torino con 38 ricorsi e Napoli con 37 ricorsi).

Si segnalano, poi, le province di Udine e di Genova, dalle quali è stata trasmessa la maggioranza dei ricorsi provenienti dal Friuli-Venezia Giulia (68,3%) e dalla Liguria (68%).

Sono state 102 le province dalle quali è pervenuto almeno un ricorso, vale a dire la quasi totalità delle province italiane (110).

 

 

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