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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO / CPO * LGBTIQ+: TAUFER, « PREOCCUPANTE LA RACCOLTA FIRME DI “PRO VITA E FAMIGLIA” CONTRO I CORSI NELLE SCUOLE »

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17.19 - lunedì 2 maggio 2022

​​​​La Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo apprende con amarezza e preoccupazione dell’iniziativa raccolta firme depositata in Consiglio Provinciale da parte di ProVita.

Il testo diffuso, che si appella al Consiglio Provinciale perché legiferi in materia, genera dunque un controsenso: quello di appellarsi alla libertà educativa chiedendo di vietare l’insegnamento di questi valori fondamentali, declinati nell’ambito delle pari opportunità di genere e della non discriminazioni. Insegnamenti di democrazia ed eguaglianza a cui la scuola e la comunità educante non può abdicare e a cui non può sottrarsi.

Desideriamo affermare come la promozione di percorsi di consapevolezza e contrasto alle discriminazioni di genere e contro le persone LGBTIQ+ rientra all’interno dei compiti che la Costituzione assegna alle istituzioni scolastiche per la promozione di valori fondamentali quali l’eguaglianza, l’autodeterminazione ed il pieno sviluppo della personalità, essenziali per la nostra democrazia.

Oltre a ciò, in questa sede ci preme sottolineare come gli interventi di sensibilizzazione sulla relazione di genere e di contrasto all’omolesbobitransfobia rappresentano non solo una buona prassi, ma una necessità emergente ed impellente per la costruzione di società eque ed il definitivo contrasto alla violenza maschile contro le donne e di genere a partire delle persone più giovani.

Parlare di istanze di eguaglianza fra donne e uomini e delle persone LGBTIQ+ non rappresenta alcuna forma di indottrinamento, ma ha il mero seppur essenziale scopo di nominare differenze già esistenti nella nostra società e nel contesto scolastico, per restituire loro la pari dignità che possiedono.

Le giovani ed i giovani LGBTIQ+, al pari dei loro compagni e compagne, necessitano contesti scolastici che siano pronti ad accoglierli e nominarli ed è nostro compito approntare gli interventi che possano garantire il pieno sviluppo della personalità di ciascuno in questi contesti, contrastando e prevenendo la violenza.

Non solo crediamo che l’iniziativa svoltasi al Muse fosse necessaria e lodevole, avendo peraltro coinvolto professioniste e docenti con esperienza conclamata nell’ambito dell’educazione, ma ne auspichiamo una moltiplicazione sul nostro territorio, una diffusione capillare ed una messa a sistema per parlare di identità, di eguaglianza e costruire ambienti scolastici inclusivi.

 

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La Presidente della CPO

dott.a Paola M. Taufer

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