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COMUNE TRENTO * CENTRO STORICO – INDAGINE TRA GIUGNO E NOVEMBRE 2023: « MONITORAGGIO ACUSTICO, S. MARIA MADDALENA LA ZONA PIÙ CRITICA (DATO MEDIO NOTTURNO DI 72,7 DECIBEL) »

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13.54 - lunedì 19 febbraio 2024

Monitoraggio acustico, Santa Maria Maddalena la zona più critica. Diminuiscono le aree a rischio rumore e si riducono le fasce orarie problematiche concentrate soprattutto nelle serate di mercoledì venerdì e sabato. In base ai dati saranno calibrati nuovi interventi: in programma la sperimentazione dello street tutor e della zonizzazione acustica. In programma eventi delocalizzati con Trento Aperta e azioni di sensibilizzazione per esercenti e clienti.

Tra i mesi di giugno e novembre dello scorso anno un’indagine commissionata dall’Amministrazione comunale ha misurato l’inquinamento acustico in alcune zone critiche del centro storico. Il monitoraggio conferma in alcuni casi la percezione di disagio dei cittadini (per esempio nella zona di Santa Maria Maddalena) e nel contempo mette a disposizione dell’Amministrazione comunale una serie di dati importanti per calibrare i prossimi interventi. Da ultimo, il rilevamento mostra come il fenomeno sia concentrato in specifiche aree e in alcune fasce orarie. Seppur permangano alcune criticità, l’Amministrazione registra un parziale miglioramento rispetto allo scenario passato grazie agli interventi messi in atto in questi anni: per esempio l’animazione estiva nei parchi, le ordinanze per ridurre lo stazionamento davanti ai locali, il prolungamento del servizio notturno della polizia locale, il trasporto pubblico a chiamata On/Off.

“Il monitoraggio è stato fatto in seguito a una mozione che aveva come primo firmatario il consigliere Andrea Maschio – ha spiegato il sindaco Franco Ianeselli – L’obiettivo era quello di avere un quadro della situazione sulla base del quale poter adottare iniziative per contenere i rumori. Non è escluso che il monitoraggio venga ripetuto in modo da verificare l’andamento dei livelli sonori nel tempo”.
“Ci tengo a inquadrare questo studio all’interno di una traiettoria, perché è da anni che l’Amministrazione comunale lavora sul tema – ha continuato l’assessora alla Transizione verde Giulia Casonato – Emerge come alcune azioni che abbiamo messo in campo abbiano avuto degli effetti. Questo significa che il tema della convivenza può essere affrontato anche continuando a ragionare con l’organo di monitoraggio per capire come intervenire in futuro”.

Sottolineando i segnali di miglioramento, l’Amministrazione comunale non intende certo sminuire il disagio dei residenti delle aree maggiormente interessante. Al contrario si vuole evidenziare l’efficacia di un approccio integrato con interventi che confermano come il miglioramento della convivenza negli orari serali e notturni sia un obiettivo che sta a cuore al Comune. Si tratta senza dubbio di un cambio culturale che richiede tempo e un impegno continuo, ma che va sulla giusta traiettoria. Ed è per rafforzare questa strategia che l’Amministrazione comunale ha in cantiere alcuni interventi da mettere in atto nel medio periodo: per esempio la sperimentazione della nuova zonizzazione acustica e dello street tutor, la programmazione di eventi serali delocalizzati nel palinsesto di Trento Aperta, il proseguimento della collaborazione con altri enti del territorio. Infine, sarà importante agire sul piano della sensibilizzazione sia degli esercenti che dei clienti.
I dati del monitoraggio. Il monitoraggio in continuo delle emissioni rumorose nelle zone particolarmente critiche della città è stato affidato nel mese di aprile 2023 allo “Studio di acustica Alberto Piffer” che ha svolto l’attività in estate e inizio autunno impiegando 15 sensori collegati in rete. Il monitoraggio ha avuto finalità conoscitive e statistiche ed è stato utile per indagare le variazioni di clima acustico correlate al fenomeno delle “movida” in centro storico. Secondo la classificazione acustica comunale, i limiti acustici di riferimento sono 60 decibel durante il giorno (dalle 6 alle 22) e 50 decibel nel periodo notturno (dalle 22 alle 6).

L’attività di monitoraggio dei livelli sonori ha evidenziato le maggiori criticità nella zona di Santa Maria Maddalena. Infatti l’area di via Santa Maria Maddalena, via Francesco Ferruccio e vicolo Santa Maria Maddalena è quella maggiormente interessata dagli assembramenti soprattutto nelle serate di mercoledì, venerdì e sabato. Mediamente la fascia oraria con i livelli sonori maggiori va dalle 22 all’una con il culmine attorno alla mezzanotte. Dalle 2 generalmente il clima sonoro ritorna ai valori minimi notturni fino alla ripresa delle attività diurne che avviene tra le 5.30 e le 6. Nel periodo di monitoraggio maggio-novembre, il più critico dell’anno, vicolo Santa Maria Maddalena con il dato medio notturno di 72,7 decibel è la zona più rumorosa seguita da via Francesco Ferruccio (67,8), via Santa Maria Maddalena (63,1), piazza Duomo (61,3), via Oriola (60,5), via Calepina (61,3), Largo Carducci (59,3), via Cavour (58,2). Nel periodo di monitoraggio, sempre in vicolo Santa Maddalena tra le 11 e l’una, il rumore ha toccato talvolta (30 eventi) il picco degli ottanta 80 decibel, limite che non è stato quasi mai raggiunto nelle altre zone di rilevamento (a parte, in sei occasioni, nella vicina via Ferruccio e molto sporadicamente in altre zone).

In particolare il monitoraggio ha rilevato soglie sonore più basse legate al passaggio e ai flussi abituali per esempio nelle vie del Giro al Sass, in piazza Duomo e in via Oriola. Il fenomeno rimane costante durante il periodo di monitoraggio anche perché al calo della popolazione studentesca corrisponde l’aumento del numero di turisti che visitano il centro storico, anche nelle fasce orarie serali/notturne.
Picchi sonori sono stati rilevati in occasione di eventi specifici con elevato richiamo di pubblico come le Feste Vigiliane, la Notte Bianca, il Festival dello Sport, Arte in bottega. Infine, le aree con minor problemi acustici sono invece via Galilei, via Dordi, piazza d’Arogno e piazzetta Lunelli.
Gli interventi già avviati. Come anticipato il monitoraggio conferma una riduzione dell’orario della movida rispetto a quanto precedentemente registrato dall’Amministrazione comunale e segnalato dai residenti. A conferma è possibile notare come il rumore non si protragga più fino alle 3 o 4 del mattino, come avveniva in passato e come il fenomeno sia concentrato in un’area specifica. Inoltre sono sempre meno frequenti i grandi e prolungati assembramenti di persone al cui chiasso talvolta si aggiungevano anche strumenti musicali o amplificatori.

Per contrastare il rumore notturno, numerosi sono stati gli interventi messi in atto dall’Amministrazione comunale tra il 2022 e il 2023: il varo del regolamento per la convivenza, il prolungamento del servizio notturno della polizia locale, le ordinanze contingibili e urgenti per ridurre lo stazionamento fino a tarda notte nelle zone più critiche, l’animazione dei parchi (da piazza Dante alle Albere), la pulizia stradale straordinaria nei periodi estivi per limitare i disagi dei residenti, il trasporto pubblico notturno a chiamata On/Off, le decine di incontri con la comunità studentesca, gli esercenti, i cittadini, l’Università e tanti altri soggetti coinvolti a vario titolo nel fenomeno della socialità notturna.
Nei prossimi mesi l’Amministrazione comunale metterà in campo nuove iniziative sempre con l’intento di conciliare il diritto al lavoro, al riposo e alla socialità e di identificare aree più idonee per l’aggregazione serale e notturna.

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