News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

COMUNE TRENTO * BILANCIO DI GENERE: « IN AUMENTO LE DONNE ACCOLTE NEI SERVIZI ANTIVIOLENZA DEL TRENTINO (ERANO 298 NEL 2017 E 389 NEL 2021) »

Scritto da
20.01 - mercoledì 21 febbraio 2024

Presentato in Commissione il Bilancio di genere del Comune. Tanti i dati, dalla “segregazione nell’istruzione” alla percezione della sicurezza.
Il rapporto completo sarà illustrato a marzo in un incontro aperto alla cittadinanza.

Nel Comune di Trento, la stragrande maggioranza degli iscritti ai licei linguistico (85%), artistico (73,8%), classico (72,9%), coreutico (72,2%) e delle scienze umane (77,3%) sono ragazze, a fronte dell’alta percentuale di ragazzi che frequentano l’istituto tecnologico, composto per l’85,7% da uomini, e della situazione di quasi parità del liceo scientifico e dell’istituto tecnico economico, cui si iscrivono il 52% circa di ragazzi.
Crescendo di età, la situazione non sembra cambiare. Gli iscritti ai corsi di Lettere, Filosofia, Giurisprudenza, Psicologia e Sociologia sono prevalentemente donne. La tendenza si inverte negli ambiti scientifici, dove il genere femminile appare poco rappresentato. Si va dal 14,5% di iscritte a Ingegneria e scienza dell’informazione al 16,5% di Ingegneria industriale o al 32% di Fisica, arrivando fino al 45,5% di Matematica e al 46,3% di Biologia integrata.

Studiare è dunque anche una questione di genere, come dimostrano i dati sulla “segregazione formativa nell’istruzione” emersi dal Bilancio di genere del Comune di Trento. Il documento, finanziato da Unicittà e curato dal team guidato dalla professoressa Barbara Poggio del Centro di Studi Interdisciplinari di Genere (CSG) di cui fanno parte le ricercatrici Anna Res e Majida El Aafyouny, è stato presentato oggi alle commissioni Bilancio e Politiche sociali riunite in seduta congiunta alla presenza dell’assessora alle Pari opportunità Giulia Casonato, del team di ricerca e dei tecnici del Comune.

Molti i parametri presi in considerazione per valutare le disuguaglianze di genere, dall’organizzazione interna alla demografia, dalla salute all’istruzione, dalla violenza di genere allo spazio urbano. E ancora, economia, potere, rappresentanza, famiglia e conciliazione, ma anche partecipazione e tempo libero. Di ogni ambito, si è valutato il livello di disparità tra il Comune di Trento e il trend provinciale, gli interventi messi in atto dall’Amministrazione e le risorse a disposizione per le disparità di genere.

Tanti i dati contenuti nel rapporto che sarà integralmente presentato a marzo in un incontro aperto alla cittadinanza. I numeri dicono anche che sono in aumento le donne accolte nei servizi antiviolenza del Trentino (erano 298 nel 2017 e 389 nel 2021), mentre sono in calo gli accessi di donne ai pronto soccorso del Trentino per violenza (dai 526 del 2017 si passa ai 469 del 2022).

La ricerca evidenzia anche come siano molti di più gli uomini implicati in crimini (l’82,5% delle persone denunciate o fermate nel 2022 è maschio), mentre per quanto riguarda la popolazione studentesca sono le universitarie a percepire un grado di insicurezza maggiore in orario serale e notturno (il 32,7% si sente poco sicura, il 15,5% per niente sicura, mentre le corrispondenti percentuali al maschile sono il 6% e l’1,8%). A questo proposito la ricerca ricorda le iniziative del Comune di Trento dai percorsi per uomini maltrattanti al taxi rosa
Oltre a individuare le evidenti criticità di genere, il rapporto mette in risalto la relazione tra distribuzione delle risorse e interventi volti a garantire la parità e una maggiore equità per ridurre gli squilibri tra i due generi.

Nel campo dell’istruzione sono suggeriti, tra gli altri, progetti sul “curriculm nascosto”, che a partire dai nidi d’infanzia permettano di abbattere gli stereotipi di genere nelle pratiche educative, nell’apprendimento, nella formazione e nelle scelte scolastiche. Non solo, per contrastare le gabbie di genere è importante realizzare attività di orientamento e promozione della partecipazione femminile alle discipline scientifiche (Stem) e di quella maschile alle discipline umanistiche e sociali (Hss). E ancora è possibile proporre modelli di ruolo alternativi, diffondendo la conoscenza di donne che hanno rivestito ruoli nel mondo scientifico e uomini che si sono impegnati in ambiti non tradizionali.

Il risultato è il frutto di un articolato lavoro realizzato nell’arco di un anno a partire da settembre 2022. A un primo momento di raccolta dati e valutazione del contesto interno ed esterno all’ente, necessario per individuare eventuali squilibri di genere presenti nella popolazione e a livello comunale, è seguita l’analisi della programmazione con la descrizione delle policy gender sensitive adottate dall’Amministrazione. Si è dunque valutato l’impatto che le attività finanziate hanno sul genere, suddividendo le spese in dirette, indirette e neutre. Ciò ha permesso di strutturare una programmazione che tenesse conto della prospettiva di genere e della ciclicità del bilancio.

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.