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CARABINIERI – TRENTO * PIAZZA VENEZIA – PARCO: « RAPINANO COETANEO CON PISTOLA GIOCATTOLO, DENUNCIATI TRE MINORENNI »

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10.09 - martedì 8 novembre 2022

Si è conclusa con la denuncia di tre minorenni incensurati l’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Trento sviluppata immediatamente a seguito di una rapina a mano armata verificatasi nella serata del 04 novembre u.s. presso il parco di Piazza Venezia ai danni di un quindicenne.

I tre avevano organizzato il “colpo” nei dettagli: mentre infatti uno di loro, conoscente della vittima, ha avuto il compito di attirarla in una zona più “appartata” del parco, nei pressi delle scalette che conducono alla sovrastante via Venezia, gli altri due, completamente travisati, si sono avvicinati e, dopo averlo minacciato con una pistola – solo successivamente a perquisizione domiciliare risultata essere un giocattolo – gli hanno asportato delle cuffie ed un paio di calzature di marca.

L’attività di indagine svolta sin dai primi momenti da parte dei Carabinieri – anche grazie al ricorso alle immagini provenienti dagli impianti di videosorveglianza presenti sulla piazza – ha permesso di individuare i tre soggetti, i quali sono stati oggetto di perquisizione domiciliare durante la quel sono state rinvenute le cuffie, gli abiti usati per compiere il reato e la pistola giocattolo con il tappo rosso colorato di nero: le calzature, invece, erano già state rivendute.
Le indagini proseguiranno per accertare eventuali ulteriori responsabilità.
Per gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a quando la loro colpevolezza non sarà accertata con sentenza irrevocabile.

 

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È utile osservare che il reato per cui si procede prevede la pena della reclusione da 6 a 20 anni, poiché la minaccia è stata commessa con armi e da persone travisate e tra loro riunite (vedasi l’articolo 628 c.p. comma 3, punto 1)

 

La forma aggravata (rapina a mano armata) secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Penale  II (n. 39253 del 2.11.2021) è riconosciuta anche quando l’agente utilizzi un’arma giocattolo e questa non sia immediatamente riconoscibile come finta dalla vittima.

 

 

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