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MAURIZIO FRESCHI * SCUOLA INFANZIA: « PROLUNGAMENTO CALENDARIO SCOLASTICO A LUGLIO, OPPORTUNO CONFRONTARSI CON GLI ASSESSORI ALTOATESINI »

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09.05 - venerdì 28 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Infanzia, guardiamo all’Alto Adige. Si è discusso molto in questi giorni in merito alle assemblee sindacali delle insegnanti della scuola dell’infanzia, che stanno causando difficoltà per l’utenza, e contro l’esercizio di questo diritto sono seguite prese di posizione politiche per contestare tale attività.

Premesso che non si può non condividere il dispiacere per il disagio che ricade su bambini e famiglie, dobbiamo però valutare una corretta attribuzione delle responsabilità di questa spiacevole situazione. Le insegnanti esercitano tale diritto per difendere la funzione educativa della scuola dell’infanzia impropriamente trasformata in servizio conciliativo data l’incapacità politica ad attuare una diversa e più adeguata programmazione che rispondesse ai bisogni delle famiglie senza snaturare un servizio educativo interpretandone in modo estremamente discutibile ruolo e contratto di lavoro.

Sul tema del prolungamento a luglio del calendario scolastico per le sole scuole dell’infanzia in Alto Adige, spesso preso a modello per attenzione ed efficienza, la posizione sia dell’assessore competente di lingua tedesca, Philipp Achammer, che quella dell’assessore di lingua italiana, Giuliano Vettorato, è stata netta: “il contratto degli insegnanti, affatto differente da quello che vige in Trentino, deve essere assolutamente rispettato e la politica non può imporre delle poco sensate forzature. Si è quindi ribadita la necessità di mettere in piedi una rete di servizi estivi, coordinata a livello centrale, provinciale, che possa assicurare ai genitori la necessaria boccata d’ossigeno; il tutto con la collaborazione di enti terzi, del volontariato o professionali, sfruttando dove possibile gli edifici delle materne”.

Senza avanzare pretese irrealizzabili, data l’incapacità a trovare autonome e adeguate soluzioni, sarebbe quantomeno utile e opportuno prendere spunto confrontandosi con gli omologhi assessori altoatesini nonché colleghi in consiglio regionale, sviluppando sinergie grazie ad un ente, la Regione, troppo spesso svilito e inutilizzato. Riteniamo pertanto inopportuno attribuire la responsabilità di tali disagi al personale scolastico e ribadiamo la necessità di una maggiore attenzione a salvaguardia dei delicati equilibri nei rapporti tra scuola e famiglia.

 

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Maurizio Freschi

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