(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
Si è concluso oggi giovedì 24, con la Tavola rotonda presso l’I.T.E. “Tambosi” di Trento, il corso di aggiornamento: «DOCENTI, TRA VALUTAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALE», organizzato dall’IRASE TAAS in collaborazione con la UIL SCUOLA del Trentino.
VIDEOINTERVISTA A FRANCESCA RICCI – SEGRETARIA NAZIONALE UIL SCUOLA
VIDEOINTERVISTA A PIETRO DI FIORE – SEGRETARIO UIL SCUOLA TRENTINO ALTO ADIGE
Il corso ha inteso affrontare uno dei temi centrali nella discussione sul futuro del sistema scuola. inserendolo in un contesto più ampio, con l’obiettivo di evitare soluzioni meccanicistiche, nuove burocratizzazioni ed il moltiplicarsi di inutili concorsi e di considerare piuttosto una nuova idea di scuola: individuare, insieme a tutti gli operatori, finalità, obiettivi e competenze adeguate all’oggi e definire pragmaticamente caratteristiche e modalità dell’insegnamento è infatti a, a nostro avviso, l’unica strada percorribile per rendere più efficaci i percorsi di insegnamento/apprendimento e quindi avviare un nuovo patto educativo con il sistema culturale, sociale e produttivo capace di valorizzare la professione docente, motivandola e riconoscendone il ruolo centrale nella crescita delle nuove generazioni.
Gli interventi dei diversi esperti che si sono succeduti hanno fatto emergere alcuni significativi nodi critici, ai quali urge dare risposte condivise. Fermo restando che il ruolo della scuola è e rimane centrale e strategico per pensare e organizzare il futuro, le esperienze europee – spesso deludenti se non fallimentari sia rispetto al ruolo di ascensore sociale della scuola sia rispetto alla crescita effettiva di competenza per gli studenti – indicano chiaramente che la complessità dell’insegnamento/apprendimento e le differenze anche significative degli stili cognitivi e delle condizioni di partenza degli studenti necessitano, per la valutazione degli esiti, di strumenti più complessi e completi che considerino, oltre a quelle tecnico-scientifiche, le aree umanistiche, storiche, creative.
La valutazione degli apprendimenti e quindi degli insegnamenti – e non degli insegnanti – deve pertanto essere a largo spettro ed utilizzare strumenti più flessibili e più coerenti con la natura stessa della scuola, che si fonda proprio sulla diversità e sulla ricchezza delle competenze, non solo degli studenti ma anche dei docenti. Qualunque progetto di valutazione deve prevedere un ripensamento degli strumenti di indagine degli apprendimenti, che non può essere legata allo sviluppo della loro carriera ma piuttosto piuttosto ad una rivalutazione degli obiettivi e delle programmazioni degli interventi educativi, formativi e didattici a livello di Istituto.
La Tavola rotonda di oggi ha inteso fare il punto su quanto emerso nei precedenti incontri dagli interventi dei relatori e dalle osservazioni dei partecipanti e proporre alcune ipotesi per la valutazione degli insegnamenti e per lo sviluppo professionale dei docenti che tengano conto delle criticità emerse, dei nodi problematici già evidenziati dalle esperienze in atto anche a livello internazionale e dei bisogni di una professionalità che chiede di essere pienamente compresa.
Sono intervenuti:
Francesca Ricci della segretaria nazionale della UIL SCUOLA
Rosa Cirillo – responsabile nazionale Area dirigenti scolastici della UIL SCUOLA
Mariolina Ciarnella – Presidente IRASE Nazionale
Rossella Benedetti e Carlo Scognamiglio, già relatori del corso.