(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Da Tempo abbiamo evidenziato purtroppo senza essere mai ascoltati, la necessità di valorizzare i medici Strutturati attraverso una giusta retribuzione, invece di alimentare le disuguaglianze tra loro e i Gettonisti. Ora ci troviamo a dover affrontare una vera e propria resa dei conti, riducendo il compenso dei Gettonisti i Pronto Soccorsi rischiano di rimanere sguarniti di professionisti. Al contrario incentivare i medici strutturati avrebbe evitato di trovarci in questa tempesta perfetta. “Con queste parole, Varagone sottolinea la necessità di adottare strategie lungimiranti per garantire la sostenibilità del sistema sanitario e la qualità dei servizi.
Da un lato, si richiama il senso di appartenenza invitando i medici a dimostrare impegno e lealtà, valori che, in un momento di difficoltà, potrebbero apparire nobili e necessari. Dall’altro, però si minaccia il blocco della contrattazione a tempo indeterminato per coloro che non accettano la mobilità provinciale.
Questo atteggiamento non solo compromette la stabilità lavorativa, ma erode anche la fiducia e quel senso di appartenenza che si pretende di promuovere. È inoltre paradossale che i medici siano esclusi da qualsiasi forma di consultazione sulla Scuola di Medicina.
I Professionisti della salute impegnati quotidianamente nelle sfide del lavoro sul campo, rappresentano una risorsa inestimabile per contribuire alla definizione dei contenuti e delle strategie formative. Ignorare il loro contributo non è solo un errore strategico, ma rivela una grave mancanza di rispetto verso la loro competenze e Professionalità.
A ciò si aggiunge l’evidente difficolta dell’Apss nel garantire il reintegro degli organici, lasciando i medici a fronteggiare i medici un carico di lavoro sempre più insostenibile. Questa situazione non solo influisce sulla qualità del servizio offerto ma mina profondamente il morale e la motivazione dei professionisti, costretti ad operare in un clima di crescente insoddisfazione.
In un tale contesto, ci si aspetterebbe un impegno reciproco, fondato sul rispetto e sulla valorizzazione dei professionisti, anziché avvertimenti ed esclusioni.
È cruciale che la politica riconsideri con attenzione le scelte relative alla Direzione Generale per affidandola a competenti e qualificate affinché si possa costruire un ambiente di lavoro più equo e motivante, in cui il senso di appartenenza sia supportato da azioni concrete e rispettose.
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Giuseppe Varagone
Segretario Generale della Uil Fpl Sanità Trentino