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CONSIGLIO REGIONALE TN-AA * VITALIZI: PRESIDENTE NOGGLER, « VIA LIBERA ALLA LEGGE SUL TRATTAMENTO ECONOMICO DEI CONSIGLIERI »

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13.27 - mercoledì 21 giugno 2023

Il Consiglio regionale è riunito oggi in aula Bolzano. Il presidente Josef Noggler ha aperto la seduta chiedendo un minuto di silenzio in memoria dell’ex consigliere e assessore regionale Zeno Giacomuzzi, Svp, in carica dal 1988 al 1993. Il dibattito è quindi ripreso sui due disegni di legge in materia di stipendi e vitalizi parlamentari: Disegno di legge Nr. 33: Modifiche alla legge regionale 21 settembre 2012, n. 6, recante “Trattamento economico e regime pensionistico dei componenti del Consiglio regionale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige” con le seguenti modifiche (presentato dai Consiglieri regionali Degasperi, Rieder, Ploner Franz e Köllensperger – ritirato il 17. maggio 2023 ritirato dal Consigliere regionale Degasperi e adottato dai Consiglieri regionali Bisesti, Amhof e Vettori); Disegno di legge n. 33: Modifiche alla legge regionale 21 settembre 2012, n. 6. maggio 2023 ritirato dal Consigliere regionale Degasperi e adottato dai Consiglieri regionali Bisesti, Amhof e Vettori); disegno di legge Nr. 44 : Modifiche alla legge regionale 21 settembre 2012, n. 6 (Trattamento economico e regime pensionistico dei componenti del Consiglio regionale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige) con successive modifiche (presentato dai Consiglieri regionali Dello Sbarba, Foppa, Staffler, Zanella e Coppola).

Nella sessione di maggio, il disegno di legge n. 33 era stato sostituito da un emendamento della maggioranza. In base a questo, viene superato l’adeguamento automatico e la rivalutazione viene agganciata a quella dei dipendenti della Regione, esclusi i dirigenti. Per le rendite vitalizie viene introdotto lo stesso meccanismo che viene generalmente applicato ai pensionati. Oggi, un altro emendamento della maggioranza ha proposto un nuovo articolo 2 della legge in trattazione: “Questo emendamento mira a colmare una lacuna nel calcolo del valore attuale delle pensioni introducendo l’indice dei prezzi al consumo armonizzato,l’ Ipca, ha spiegato Magdalena Amhof (SVP).

Luca Zeni (Pd) ha detto che” il tema è delicato e che la materia meriterebbe di essere approfondito. Ora si modificano i criteri in corsa, creando una possibile materia di contenzioso con gli interessati”. Il presidente Noggler ha notato che il Consiglio regionale ha vinto in passato tutte le cause sul tema con una sola eccezione. Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha osservato come “ancora una volta si debbano fare i conti con emendamenti presentati la mattina stessa. Per non è una procedura corretta”. Uli Mair (Freiheitliche). ha detto di trovarsi in difficoltà con documenti che non si possono studiare prima e che il tema del trattamento economico di chi si appresta ad andare in pensione dovrebbe essere presentato in anticipo”. Hanspeter Staffler (Verdi) ha chiesto un’interruzione per studiare l’emendamento con Giorgio Tonini (Pd) che ha osservato che sul provvedimento sarebbe servita una relazione tecnica e con Alex Marini che ha proposto di ritirare l’emendamento per ripresentarlo con il bilancio suppletivo. Il presidente Noggler ha negato questa possibilità perché nel frattempo due degli interessati avrebbero compiuto 60 anni e quindi acquisito il diritto al ricalcolo.

Alla ripresa dei lavori Roberto Paccher (Lega) è intervenuto nelle vesti di consigliere e non già di vicepresidente dell’aula: “Non c’è solo un dato tecnico ma c’è anche e soprattutto un dato politico. Il nocciolo della questione è che c’era un centrosinistra che ha fatto una norma che aveva previsto di dare nel passato cifre di un milione e passa di euro, oltre ad un vitalizio di 4800 euro al mese. Qui si parla di giustizia sociale. Chi oggi dal centrosinistra si indigna o mette paletti sembra non sapere che c’è chi chi incasserà anche due milioni di euro. Noi togliamo quel meccanismo dell’inflazione programmata che avete messo in legge”. Giorgio Tonini, Pd, ha detto che in effetti si tratta di una legge virtuosa che, ad occhio, riduce la spesa. Ma serve sempre un approfondimento più attento, per evitare i pericoli delle scelte fatte in fretta”. Ugo Rossi (Upt) ha detto di “voler votare questa norma” ma che la legge è stata fatta nel 2012 dalla Svp e dall’Ufficio di presidenza di allora. La legge ha prodotto effetti anche non voluti. Quando abbiamo governato la Regione noi però abbiamo provato a rimediare gli errori”. Il nuovo emendamento a quel punto è stato votato ed approvato con 23 sì. In tema di dichiarazione di voto Rieder (Team K) ha annunciato che il proprio gruppo, per come si è proceduto in aula, non parteciperà al voto. Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha detto di sperare che ci saranno i risultati sperati ma “che la procedura è stata problematica. Non si è discusso nulla in questione. Non lo voteremo”. Alex Marini (Cinquestelle) ha detto che si è proceduto in modo inusuale su un tema delicato. Il presidente Josef Noggler ha detto che la legge avrà come effetto un risparmio di denaro pubblico e se non si è a favore di questo non so di che cosa si possa essere a favore. Non ha senso oggi parlare qui di chi saranno i colleghi che avranno un impatto da questo nuovo provvedimento”. La legge è stata definitivamente approvata con 25 si, 7 astenuti e 18 non partecipanti al voto. I lavori sono proseguiti con il disegno di legge n.44 che non ha ottenuto il via libera per il passaggio alla discussione articolata e che è stato dunque respinto.

L’aula ha poi preso in esame, la proposta di legge Nr. 34: Modifica all’articolo 54 della legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 “Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige” con successive modifiche (presentata dal consigliere regionale Urzì). Attualmente, nei comuni altoatesini, gli italiani fanno parte della giunta comunale solo se ce ne sono almeno due in consiglio comunale, ha spiegato Marco Galateo (Fratelli d’Italia), La legge vorrebbe che anche in presenza di un solo consigliere italiano questa possa entrare a fare parte anche della giunta. “Il tema – ha detto l’assessore regionale Lorenzo Ossanna – è delicato e a rischio impugnativa. Quindi il parere è negativo”. Ugo Rossi (Upt) ha detto di non vedere il divieto per un singolo consigliere di diventare anche assessore, di non capire come si sia impedita nel passato questa facoltà”. La legge non ha ottenuto il passaggio alla discussione articolata ed è stato respinto.

L’aula a quel punto ha preso in esame la proposta di legge Nr. 51: Disposizioni in materia di nomina degli organi di amministrazione delle società a partecipazione regionale: modifiche alle disposizioni legislative regionali vigenti in materia (presentata dai consiglieri regionali Marini e Nicolini). La proposta di legge mira a coinvolgere maggiormente il Consiglio regionale nella procedura di nomina degli amministratori delle società e degli enti pubblici a partecipazione regionale, ha spiegato Alex Marini (Cinquestelle). In particolare, si propone “che anche le minoranze abbiano il diritto di nominare persone nei consigli di amministrazione di A22 e Pensplan, e che si preveda esplicitamente lo svolgimento di audizioni in cui le persone proposte dalla Giunta regionale o dal Presidente della Regione possano illustrare la propria esperienza professionale e istituzionale, nonché le proprie idee in merito all’indirizzo amministrativo che intendono portare avanti nell’istituzione, ente pubblico o azienda per cui sono state proposte”.

Hanspeter Staffler, Verdi : “Noi abbiamo visto in questa bozza un segno di democrazia liberale, in cui anche l’opposizione e altre parti interessate sono state coinvolte nel dibattito dopo le elezioni. Nella cosiddetta democrazia elettorale invece, solo il vincitore decide e occupa tutti i posti”

 

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