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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * AULA: « SLOI E BYPASS FERROVIARIO AL CENTRO DEI LAVORI, KASWALDER HA RICORDATO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA »

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15.39 - mercoledì 8 marzo 2023

Sloi e bypass ferroviario al centro dei lavori d’Aula. La Sloi è stata protagonista dei lavori d’Aula di questa mattina con la comunicazione della Giunta numero 54/XVI sull’“Impiego di fondi statali connessi al disinquinamento dell’area della Sloi interessata dal passaggio della circonvallazione ferroviaria”, proposta dai consiglieri Marini, Zanella, Coppola, Manica, Maestri, Zeni, Demagri, Dallapiccola, Degasperi, De Godenz, Tonini e Olivi.

Una comunicazione durante la quale il vicepresidente Tonina ha parlato della costituzione dell’Osservatorio sui lavori e della possibilità di anticipare, qualora tardasse il trasferimento dalle casse dello Stato, le risorse messe a disposizione dal Ministero sul 2023 e il 2024. Presentate quattro risoluzioni a prima firma di Leonardi, Marini, Coppola, Zanella. Prima dell’inizio dei lavori il presidente del Consiglio Kaswalder ha ricordato la giornata internazionale della donna ed espresso un augurio a tutte le consigliere e un ringraziamento alle collaboratrici d’Aula.

 

La Giunta potrà anticipare le risorse in attesa dei trasferimenti statali
È stata quindi la volta dell’intervento del vicepresidente Mario Tonina che ha fatto riferimento alle ulteriori risorse trovate tramite emendamento dalle parlamentari Ferrari e Cattoi per far fronte alle ulteriori analisi e approfondimenti e per cercare di completare un lavoro che, ha sottolineato, Appa ha sempre svolto con attenzione. L’assessore ha citato l’istituzione dell’Osservatorio ambientale, che avrà un ruolo preciso per far fronte a queste problematiche, un ruolo fondamentale – ha detto – di garanzia.

Poi le risorse: sul Sito di interesse nazionale (Sin) 12 milioni di euro di derivazione statale sono previsti per la bonifica delle rogge fino a via Fontana, altri 32,5 milioni sono appostati sul bilancio di Adep (Agenzia per la depurazione). Il bypass che non interessa il sito Sin ma le aree limitrofe è opera Statale con l’approvazione del ddl 77/2021 in carico a Rfi su fondi Pnrr con una gara bandita per un miliardo e 200 milioni. Ulteriori somme a disposizione del Ministero come quelle riportate sul bilancio statale 2023 e 2024 potranno sicuramente essere attribuite transitando sul bilancio provinciale e ad oggi ancora non ci sono, ma se necessario come previsto da alcune risoluzioni presentate, potremmo eventualmente anticiparli, non è un problema, ha rassicurato Tonina. L’Osservatorio ambientale ha previsto un fondo apposito per analisi ambientali a cura di Rfi e relative alle controanalisi a cura di Provincia e Appa relative al contesto ferroviario allargato comprensivo di sedime del bypass, del sito Sin connesso e a eventuali analisi tecniche e giuridiche su costi e modi della bonifica.

L’assessore ha sottolineato quindi l’importanza del rispetto delle norme in corso d’opera e fatto accenno al malcontento: di fronte a un’opera di questo tipo – ha affermato – non si possono garantire soddisfazioni a tutti, ma una decisione deve essere presa per garantire un risultato. Ci vorrà tempo, il lavoro dovrà essere completato con un tratto di ferrovia e in quel di Rovereto, ma la Giunta crede che sia la strada giusta.

 

Presentate 4 risoluzioni di Leonardi, Marini, Coppola, Zanella
Quattro le proposte di risoluzione (in allegato) presentate a prima firma di Paolo Zanella (firmatari anche Manica, Rossi, Olivi, Coppola, Maestri, Tonini, Degasperi), Lucia Coppola (sottoscritta da Degasperi, Marini, Manica, Olivi), Alex Marini (Coppola, Zanella, Manica, Degasperi, Rossi, Tonini, Maestri), Giorgio Leonardi (firmata anche da Dalzocchio, Cavada, Paoli, Moranduzzo, Paccher, Savoi). Su queste l’assessore Tonina ha detto di voler accogliere lo spirito di una richiesta di garanzia di trasparenza nei confronti della cittadinanza, sicurezza e di sollecitazione al Governo per il trasferimento delle risorse che comunque, ha ribadito, se ci sarà bisogno la Giunta potrà anticipare. Sul fronte della sicurezza, ha rimarcato, ancora una volta Appa svolgerà il suo lavoro fino in fondo a garanzia dei cittadini: anche in sintonia con Palazzo Thun si potrà tranquillizzare la cittadinanza.

 

Marini: si fa una domanda in tedesco e la Giunta risponde in siciliano
A dare il la al dibattito è stato Alex Marini (5 Stelle) che si è detto profondamente insoddisfatto dalla risposta dell’assessore. Quest’ultimo, ha detto Marini, ha fatto delle osservazioni generali sui terreni, sull’Osservatorio, ha menzionato i protocolli sottoscritti ieri e appresi dalla stampa odierna, ha fatto riferimento a un bando da un miliardo e 270 milioni, mentre si parlava di una cifra di 970 milioni, una differenza presumibilmente legata al fondo opere indifferibili. Sarebbe stato opportuno secondo il consigliere dare elementi più dettagliati, senza essere imprecisi. Alla Giunta, ha ricordato, si chiedeva come si voglia coinvolgere Appa e nemmeno su questo sono state date delle risposte che vengono invece lette sui giornali. Si fa una domanda in tedesco e la Giunta risponde in siciliano.

 

Lucia Coppola: Provincia e Comune si arrabbino
La consigliera Lucia Coppola (Europa Verde) si è detta sconcertata nel nel leggere la posizione di Rfi sul quotidiano L’Adige. Ha ricordato l’importanza di carotaggi svolti linearmente ogni 4 mesi per scongiurare pericoli per Trento. Si parla di un’area, ha ricordato, a poche centinaia di metri da piazza Duomo, non in una steppa desolata. Coppola si è detta anche estremamente preoccupata e convinta che Provincia e Comune di Trento dovrebbero arrabbiarsi e richiedere con estrema forza che le cose vengano fatte nel modo migliore possibile con sondaggi seri. Non è possibile che ci si lavi le mani in questo modo. Relativamente agli inquinanti ha affermato che è lapalissiano che non si sa cosa ci sia sotto i terreni: l’ultima parola secondo la consigliera non si può lasciare a Rfi perché si sta parlando del capoluogo, della salute dei cittadini, della sicurezza. Coppola ha quindi annunciato la presentazione di una risoluzione.

 

Alessio Manica: la Giunta trovi risorse umane e finanziarie Anche Alessio Manica (Pd) ha chiesto che la Giunta si sbilanci, entri in partita, cerchi le risorse umane e finanziarie, pretenda da Rfi nel senso delle analisi il massimo possibile. Il consigliere ha parlato di una Giunta troppo alla finestra in un momento in cui servirebbe invece uno sbilanciamento a favore dei timori, una Giunta che dica con chiarezza che la Provincia pretenderà analisi dettagliate e non si accontenterà delle analisi di Rfi. Se si investissero sulla questione la metà delle risorse umane che si sono viste girare sulla gestione dell’ospedale di Cavalese si sarebbe tranquillizzato il comitato, se si fossero messe in campo la metà delle risorse finanziarie usate per recintare il campo di Vasco si sarebbero già fatti sondaggi, ha detto. I tempi del confronto compressi sono stati una stortura legata al Pnrr, ha concluso, ma di fronte a ciò serve un surplus di impegno della Giunta che deve trovare le risorse umane e finanziarie.

 

Filippo Degasperi: cittadini spesso raggirati
Filippo Degasperi (Onda) ha detto di non essere ancora riuscito a capire le iniziative che la Giunta vuole intraprendere per garantire sicurezza ai cittadini. Ancora una volta, ha detto, apprendiamo le cose dai giornali, intanto sembra che le scelte siano già state fatte. La questione è sempre stata trattata con leggerezza dalla maggioranza, anche in passato, ha proseguito: quando si chiedevano lumi sul numero passaggi urbani di treni che avrebbe comportato il progetto ci si sentiva rispondere che i retrogradi erano coloro che chiedevano. Nel 2014 si diceva di verificare la possibilità di espropri, temi che ricorrono ancora e che furono bocciati dalle persone che oggi si allarmano o fanno finta di allarmarsi. I cittadini, secondo le parole di Degasperi, vengono spesso raggirati, fino agli anni Quaranta quando si leggeva sulla stampa che per i lavoratori della Sloi sarebbe stata garantita una sorveglianza medica adeguata, che ci sarebbe stata un’areazione dei locali che avrebbe potuto garantire massima tranquillità sul lavoro. Il riferimento è stato quindi alla stampa quotidiana: quel che si legge sul giornale per le verifiche fa un po’ ridere, ha detto Degasperi. Per la bonifica per le rogge si prevedevano carotaggi ogni 50 metri con 10 metri di profondità, invece per il cantiere per il bypass ne bastano sei?

 

Zanella: la Provincia ha scaricato il peso sulle spalle del Comune
Secondo Paolo Zanella (Futura) il ruolo nella partita della Provincia è stato marginale, si è scaricato il peso sulle spalle del Comune. Il consigliere ha quindi indicato diversi problemi: da quello del Sin alla destinazione delle terre di scavo (il tema è come lo si porta). Serve più trasparenza, ha dichiarato, bisogna decidere come Provincia e Comune come si vuole agire, il ruolo delle istituzioni è quello di chiedere garanzie e fare in modo che le cose siano fatte come vanno fatte, un prelievo ogni cento metri non trova un’eventuale contaminazione, per trovare focolai di contaminazione servono prelievi congrui rispetto all’obiettivo. Il modello di campionamento deve essere concordato con Appa.

 

Katia Rossato (FdI): tracciato non condiviso
Katia Rossato (FdI) ha precisato prima del suo intervento la contrarietà di Fratelli d’Italia non è contro il progetto di interramento della ferrovia, ma contro quello a sinistra Adige. Quindi ha fatto riferimento all’emendamento di Ferrari e Cattoi che, ha affermato, porta a riflettere sulle conseguenze sulle conseguenze di un intervento su un’area così compromessa dal punto di vista dell’inquinamento ambientale. È molto importante, ha proseguito, che l’ente pubblico riesca a dare delle garanzie ai cittadini preoccupati sugli effetti sulla salute di un intervento che nella sua progettazione ha visto grandi carenze dal punto di vista dell’analisi ambientale delle zone oggetto dei lavori. Bisognerà rassicurare anche chi i lavori li svolgerà, bisognerà pensare alle generazioni future: non avere certezze sugli impatti ambientali e sanitario sulla popolazione significherebbe fare un torto ai cittadini di oggi e di domani, ha detto. Ha quindi citato le disposizioni del Codice per l’ambiente e auspicato che Rfi rispetti le norme e che chi deve controllare verifichi che le norme vengano applicate. La consigliera di Fratelli d’Italia ha anche espresso preoccupazione relativa al possibile utilizzo della discarica di Sardagna che potrebbe ospitare il materiale dello scavo per la realizzazione del passante ferroviario nel tratto cittadino. Tante le incongruenze, ha concluso, i dubbi e le perplessità per un’opera fondamentale per la città ma che seguirà un tracciato non condiviso da Fratelli d’Italia.

 

Ugo Rossi: analisi, serve una struttura straordinaria
Ugo Rossi (Misto) ha ricordato di aver sottoscritto le risoluzioni dei colleghi sul tema. Ci si concentra oggi, ha affermato nel proprio intervento, sulla partenza dei lavori per il bypass, su interventi dolorosi in alcuni casi e sulla presenza eventuale di inquinamenti: la situazione è complicata ma non si sono mai viste idee di progresso che non portassero con sé preoccupazioni. Ciò non significa però, ha aggiunto, che le cose non vadano fatte al massimo livello possibile per ridurre i disagi; la Provincia mette il suo cappello quando si parla dei soldi arrivati con il Pnrr, ma ha lasciato il Comune di Trento solo per mesi a subire le giuste recriminazioni di chi è toccato dalla vicenda. Ancora: ora si è appreso appreso che c’è l’Osservatorio, una bella cosa, ma non si possono affrontare cambiamenti così grossi con ricadute così impattanti dicendo che sono inevitabili perché vuol dire fregarsene. Non si può gestire la cosa con una struttura ordinaria dell’Appa, deve essere straordinaria.

 

La risoluzione di Marini
Dopo una sospensione dei lavori di mezz’ora, Alex Marini è stato il primo a presentare la propria proposta di risoluzione che impegna la Giunta a disporre una valutazione di impatto sulle disposizioni normative e sulle procedure che disciplinano la concertazione per le grandi opere pubbliche, con l’obiettivo di individuare le barriere strutturali alla partecipazione dei cittadini e di elaborare proposte di modifica normativa per rimuovere tali barriere, per assicurare il corretto svolgimento dei processi deliberativi in ordine alla scelta, la localizzazione, la progettazione e la realizzazione delle grandi opere pubbliche. La normativa provinciale, ha ricordato Marini, in questo caso non è stata applicata ma è il caso di rileggerla per capire se adeguarla o meno e per prevenire situazioni come quella che si è verificata per il bypass.

La Giunta ha espresso parere negativo perché, ha detto Tonini, gli strumenti ci sono già. Pur condividendo nei contenuti la proposta del consigliere, ci si sta già muovendo, la partecipazione viene già garantita e lo strumento è efficace ed è in grado di far emergere e risaltare le argomentazioni dei cittadini, del territorio e dei portatori di interesse.
Zanella è intervenuto dicendo che l’accelerazione comportata dal Pnrr ha fatto sì che il dibattito pubblico sia stato compresso in un mese sotto Natale con grandi difficoltà: già nel 2021 il consigliere ricorda di essersi mosso per impegnare la Giunta a chiedere alle ferrovie dello Stato di tenere un dibattito pubblico e, qualora non lo avesse fatto, di farsene carico. Sarebbe interessante attivare un dibattito pubblico anche sul nuovo ospedale di Trento, ha aggiunto anche. Un voto favorevole quello espresso da Degasperi che ha parlato di tempi del dibattito compressi per scelta politica. Ai cittadini tocca stimolare il dibattito, verificare se le affermazioni di qualche parte politica corrispondono ai fatti, sennò rischiano di farsi prendere in giro. Degasperi ha quindi fatto riferimento all’intervento di Rossato e detto che bisogna stare attenti a ciò che si vota.
Il voto: La risoluzione è stata respinta con 18 no, 12 sì e 3 astenuti.

 

La risoluzione di Leonardi
Giorgio Leonardi ha presentato la sua proposta di risoluzione che impegna la Giunta a usare i due milioni di euro resi disponibili per i sondaggi del terreno interessato dal tracciato ferroviario con la supervisione di Appa. L’opera è fondamentale, non si può tornare indietro, ha aggiunto, ma è importante che venga tutelato il territorio, le persone che ci lavoreranno e quelle che abitano nelle vicinanze. Importante la terzietà di Appa nella analisi, ha aggiunto.
Marini ha espresso il proprio sostegno alla proposta di risoluzione che, ha detto, avrebbe comunque preferito emendare. L’assessore, ha proseguito Marini, ha affermato che il processo partecipativo è andato bene e che la normativa va bene così, ma non è così. Sono processi partecipativi che impongono scelte dall’alto verso l’alto, mentre dovrebbero essere basati sulla democrazia.

La Giunta ha espresso favorevole con un emendamento concordato con il consigliere proponente. Il voto: risoluzione approvata all’unanimità (32 voti).
I lavori d’Aula proseguiranno nel pomeriggio con l’esame delle altre risoluzioni.

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