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CONSIGLIO PAT * QUARTA COMMISSIONE: «PASSO AVANTI DDL SU VIOLENZA DI GENERE / CONSIGLIO PROVINCIALE GIOVANI, VIA LIBERA»

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16.19 - mercoledì 29 maggio 2024

Quarta commissione, passo avanti dei ddl sulla violenza di genere. Ok alla modifica della legge sul Consiglio provinciale dei giovani.

In Quarta commissione, nel pomeriggio, si è conclusa la discussione – ma non si è arrivati al voto – sui due ddl che riguardano il contrasto alla violenza di genere. Parere positivo sulla delibera sulla disciplina di applicazione dell’assegno unico provinciale e sì all’unanimità al ddl di maggioranza che introduce modifiche alla legge sul Consiglio provinciale dei giovani.

Dopo le audizioni che si sono tenute in mattinata in Quarta commissione nel pomeriggio si è svolto il dibattito sui due ddl il  n. 12  , interventi a favore degli orfani a causa di atti di violenza di genere della maggioranza e il n. 14​ , interventi per la prevenzione degli atti di violenza sulle donne, dell’opposizione. La proponente di quest’ultimo ddl ha affermato che, dopo le audizioni, presenterà una serie di emendamenti. L’assessore competente ha espresso l’ok della Giunta sul ddl 12, mentre sul 14 ha proposto un emendamento per rendere più chiaro il testo. La proponente di maggioranza ha presentato una serie di emendamenti per delineare con più precisione la fattispecie penale dei reati contro le donne, inserendo il femminicidio accanto ai crimini domestici, e per stabilire che il contributo agli orfani sia una tantum soprattutto per snellire l’iter burocratico e quindi per mettere le famiglie affidatarie nelle condizioni migliori e far sentire questi ragazzi figli dell’autonomia, perché le istituzioni si interessano al loro futuro. Un’altra proponente del ddl ha sottolineato che il disegno di legge ha avuto una buona accoglienza e ha sottolineato che è stato proposto, in seguito alle audizioni, un emendamento con il quale si prevede per questi orfani anche il sostegno per i percorsi medico – assistenziali.

Assegno unico adeguato all’inflazione. La minoranza: gli aumenti non bastano

Parere positivo, con 4 sì e tre non partecipanti al voto, della Quarta commissione alla proposta di delibera sulla disciplina per l’attuazione dell’assegno unico provinciale. La particolarità di quest’anno è che le quote non saranno calcolate sui 12 mesi ma solo su 6, da luglio a dicembre, perché, è stato specificato, si sta lavorando a una revisione sia dell’Icef che dello stesso assegno unico. Se non si riuscirà a dar vita alla riforma entro giugno è prevista comunque prevista una proroga fino a dicembre. Visti i tempi stretti per le domande è prevista fino a luglio una proroga per la quota A. Una consigliera di opposizione ha detto che gli aumenti del 4% della quota A e del 6% della quota B non coprono l’inflazione. Per ciò che riguarda la quota C, l’assegno di maternità, ha sottolineato che la delibera prevede maggiori contributi a chi ha una Icef più alto. Una scelta, hanno ricordato i funzionari, fatta lo scorso anno per bilanciare l’assegno, a fronte di un gran numero di sussidi per le fasce basse, verso quelle di reddito maggiori. Un meccanismo, ha detto un esponente della minoranza, che sembra perequativo al contrario e quindi, se i più poveri hanno accesso a molti sussidi, la Giunta dovrebbe trovare altre soluzioni più giuste. I consiglieri di opposizione, ritenendo di non aver avuto sufficienti spiegazioni, hanno deciso di non partecipare al voto.

Consiglio provinciale dei giovani, via libera unanime

Infine, è stato approvato, all’unanimità, il ddl  n. 2​ di maggioranza che modifica la legge sul Consiglio provinciale dei giovani. La vicepresidente della Giunta ha presentato una serie di emendamenti: tra questi il termine per nominare il nuovo Consiglio giovani che passa da 90 a 120 giorni dalla nomina del Governo provinciale; si prevede l’entrata di quattro membri provenienti dal mondo associazionistico e di due studenti designati dal Consiglio degli studenti dell’Università; i presidenti dei piano d’ambito. Infine, non potranno far parte del Consiglio giovani eletti nelle istituzioni locali. Rimane facoltativa l a richiesta di intervento del Consiglio giovani sui temi che vengono discussi nell’Assemblea legislativa e riguardano la gioventù. Respinto invece l’emendamento dell’opposizione che prevedeva due membri designate dalle associazioni giovanili trentine, uno in ambito culturale e l’altro sportivo, eletti dalle associazioni iscritte al Runts con voto ponderato sulla base del numero dei soci delle singole associazioni.

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