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CALZÀ (PD TRENTINO) * VVF PAT VOLONTARI: « DEPOSITATO DDL PER ENTRARE NEL CORPO SENZA AVERE I REQUISITI PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE »

Scritto da
14.40 - mercoledì 21 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il Gruppo consiliare del PD del Trentino, prima firmataria la consigliere Michela Calzà, ha depositato un disegno di legge per permettere anche agli aspiranti Vigili del fuoco volontari non in possesso dei requisiti d’idoneità richiesti per lo svolgimento dei compiti interventistici in emergenza di essere inquadrati all’interno dei corpi volontari con la qualifica di “Vigile del fuoco di Complemento”con mansioni di collaborazione con la squadra per i servizi di caserma e per alcuni tipi di intervento non attivo.

La crisi che sta interessando gran parte delle associazioni di volontariato ha interessato negli ultimi anni anche i Vigili del fuoco volontari costringendo alcuni corpi alla pubblicazione di un bando per attirare nuovi allievi.

Con il disegno di legge si vuole intervenire rendendo possibile l’ingresso nel corpo dei Vigili del fuoco volontari anche chi non può svolgere veri e propri interventi di emergenza, perché non in possesso di specifici requisiti di idoneità previsti dalla legge, come ad esempio l’età (over 65) o requisiti fisici.

Vanno messe in campo tutte le azioni per poter mantenere efficiente il modello di protezione civile del Trentino preso spesso come punto di riferimento nel resto d’Italia.

Con questo disegno di legge si vuole permettere alle persone che aspirano ad entrare nel corpo dei Vigili del Fuoco Volontari, senza averne i requisiti previsti dalla normativa vigente, di essere inquadrati all’interno dei corpi con compiti diversi da quelli di soccorso pubblico e di supporto tecnico e logistico come stabilito dalla Federazione dei corpi volontari.

 

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DISEGNO DI LEGGE concernente “Integrazione dell’articolo 61 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 (Disciplina delle attività di protezione civile in provincia di Trento)”.

I vigili del fuoco volontari in Provincia di Trento svolgono un compito prezioso e fondamentale per la sicurezza della popolazione e del territorio. Sono più di cinquemila uomini e donne sempre pronti ad intervenire in qualsiasi situazione di pericolo e di emergenza. Sono organizzati in una struttura gerarchica costituita da 239 corpi, raggruppati in 13 unioni distrettuali che fanno capo alla Federazione dei corpi dei vigili del fuoco volontari. Quest’ultima svolge una funzione di raccordo tra i vari corpi e una funzione di rappresentanza nei confronti delle istituzioni e del mondo esterno.

Nella provincia di Trento il servizio antincendi comprende il corpo permanente nella città di Trento, i corpi dei vigili del fuoco volontari nei comuni della Provincia, le unioni distrettuali dei corpi dei vigili del fuoco volontari, la Scuola provinciale antincendi e le squadre aziendali antincendi.
Il modello di protezione civile del Trentino, visto spesso come punto di riferimento e modello nel resto d’Italia, è basato su valori di generosità, volontariato e passione trasmessa molte volte di padre in figlio, di generazione in generazione.

La selezione per diventare vigile del fuoco volontario è impegnativa e prevede un corso base obbligatorio di 108 ore di cui 49 ore di teoria e 45 ore di pratica più 14 ore di addestramento nei corpi. La crisi che sta interessando gran parte delle associazioni di volontariato schiacciate da oneri burocratici, aumento delle responsabilità, carenza di nuove leve e di ricambio generazionale ha interessato negli ultimi anni anche i vigili del fuoco volontari costringendo alcuni corpi alla pubblicazione di un bando per attirare nuovi allievi, situazione del tutto nuova in quest’ambito.
In passato si entrava per passione, con il passaparola, c’era un coinvolgimento molto maggiore ma ancora oggi soprattutto nei paesi è riconosciuto il valore dell’azione svolta dai vigili del fuoco volontari che quotidianamente sono pronti a intervenire con rapidità in situazioni di pericolo e di emergenza, quali ad esempio incendi, terremoti, frane, alluvioni ed altri grandi eventi disastrosi per soccorrere persone, salvaguardare beni e tutelare l’ambiente.

Per ovviare alla carenza di nuove leve con il seguente Disegno di legge si propone di poter accettare e rendere operativi tra i vigili del fuoco volontari anche chi non risulta abile al servizio attivo.
Queste persone rappresentano un’importante risorsa che può svolgere mansioni di collaborazione con la squadra per i servizi di caserma e per effettuare alcuni tipi di intervento non di emergenza.

Già nello Statuto dei corpi dei vigili del fuoco in vigore dal 2013 è stabilito che i vigili del fuoco volontari in servizio attivo della Provincia Autonoma di Trento non cessano più il servizio per anzianità ma restano inquadrati all’interno dei corpi con la qualifica di “Vigile del fuoco di Complemento”. Prima chi compiva 60 anni di età diveniva, insieme a quanti avevano prestato almeno 15 anni di servizio attivo, vigile “fuori servizio” rappresentando, con la loro esperienza, un importante punto di riferimento per i vigili più giovani e per le nuove leve. Inoltre partecipavano attivamente alle manifestazioni, assemblee e ricorrenze offrendo servizio ed aiuto nell’organizzazione di eventi di vario genere sul territorio provinciale.

Altro scopo del Disegno di legge è quello di promuovere l’inclusione e l’integrazione di persone che non possiedono i requisiti di idoneità per svolgere il servizio attivo come vigili del fuoco ma che risultano preziosi nello svolgimento di altri compiti utili per tutta la collettività.

Articolato

Il disegno di legge si compone di un articolo.
L’ Art. 1 integra il comma 4 dell’articolo 61 della legge provincia n.9 dell’ 1 luglio 2011 prevedendo che anche gli aspiranti vigili del fuoco volontari non in possesso dei requisiti d’idoneità psico-fisica richiesti per lo svolgimento dei compiti interventistici in emergenza possono essere inquadrati all’interno dei corpi volontari con le modalità stabilite dalla federazione dei corpi volontari, con compiti diversi da quelli di soccorso pubblico e di supporto tecnico e logistico alle attività del corpo.

 

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cons.ra Michela Calzà

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