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INTERVISTA AL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ORDINE GIORNALISTI: 3,43 EURO NETTI ORARI DA CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO A GIORNALISTA ESTERNO: CARLO VERNA « NON È ASSOLUTAMENTE POSSIBILE PAGARE QUESTE CIFRE »

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18.37 - lunedì 15 luglio 2019

Opinione ha intervistato oggi il Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, riguardo un recente bando di gara organizzato dall’Ufficio stampa del Consiglio provinciale di Trento e vinto da una collega che si trova a lavorare con un compenso orario di 3.43 euro netti (calcolando che la metà circa del fatturato il possessore di Partita Iva lo paga in imposte).

 

Presidente Verna, lei in qualità anche di giornalista Rai ed avvocato, come reputa tale trattamento economico relativo all’istituzione Provincia autonoma di Trento che -solo nel 2019- può contare su un budget di 5 miliardi e 750 milioni di euro? L’Ordine e il Sindacato regionale da pochi giorni hanno appreso della situazione.

«Non è assolutamente possibile che la Provincia di Trento paghi queste cifre un giornalista esterno al Palazzo. La situazione la porterò sicuramente al tavolo del Ministro e dei suoi collaboratori per denunciare come emblematica questa situazione trentina. È il momento nel quale noi alziamo la testa e rimandiamo al mittente tutta una serie di provocazioni».

 

 

Un bando di gara così come quello di Palazzo Trentini -la sede del Consiglio provinciale- rischia di creare un precedente retributivo, e va fermato?

«L'”Indicatore di equità” è un progetto che io come presidente dell’Ordine ho fortemente voluto in questi mesi, visto l’articolo 36 della Costituzione che recita «Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa». Pagare chi lavora non è una variabile indipendente, di qualunque attività imprenditoriale. Non posso pensare che i costi siano ridotti all’osso a carico di qualcuno che subisce la proposta».

 

 

Il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha recentemente ipotizzato di fissare a 9 euro orari il “Salario minimo”…

«Un importo orario verrà definito prossimamente, ma se è vero che il Ministro del Lavoro parla di 9 euro all’ora di “Salario minimo” penso assolutamente che l’importo per gli iscritti dell’Ordine dei giornalisti sarà superiore».

 

 

L’Ordine e il Sindacato come affrontano il tema della retribuzione minima?

«Per la settimana prossima, il 24 luglio, sono stato convocato al Ministero di Giustizia per la questione dell’Equo compenso e sono stato dall’avvocato Pietro Gancitano consulente del Ministro vigilante Alfonso Bonafede. È un tema prioritario».

 

 

Come si sta evolvendo la professione?

«Il lavoro si sta trasformando da lavoro che una volta era prevalentemete subordinato ad attività fortemente autonomo. Data anche l’immaterialità delle redazioni che le nuove tecnologie portano».

 

 

Dal punto di vista normativo come si muoverà l’Ordine nazionale?

«Approfondiremo le proposte che sono praticabili nella nostra professione giornalistica, dato che c’è una Legge specifica che è la 103 del 2012 proprio relativa all’Ordine dei giornalisti. Poi cè la Legge 233 del 2012 relativa all'”Equo compenso”».

 

 

Qualcuno contesta la tipologia della fornitura del notiziario Opinione per il fatto che mancando un lavoro redazionale nel testo (l’agenzia di stampa diffonde integralmente i comunicati stampa per scelta e per evitare manipolazioni), ci sarebbe “poco di giornalistico”. Ma a nostra cura vi sono la creazione dei contatti con centinaia di fonti, la selezione delle notizie, la redazione dei titoli con estratti virgolettati delle citazioni…

«È assolutamente attività giornalistica, da come viene descritta non ho dubbi. Se c’è la selezione delle fonti mi pare proprio sia difficile contestare la vostra attività di agenzia Opinione. L’importante è che vi sia il lavoro di redazione circa il titolo, che è la sintesi della notizia».

 

 

 

 

PROFILO PRESIDENTE NAZIONALE ORDINE DEI GIORNALISTI

Giornalista Rai della sede regionale della Campania, dopo esser stato per vari anni giornalista pubblicista dal 1977, dopo aver concluso gli studi classici, diplomandosi al liceo classico Genovesi di Napoli col massimo dei voti e nel 1981 si è laureato, con 110 e lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Si occupa in particolare di sport ma è anche conduttore del telegiornale regionale della Campania. È inoltre una delle voci di “Tutto il calcio minuto per minuto” e segue dagli inizi degli anni 90 per il Giornale Radio Rai i campionati mondiali ed europei (e le Olimpiadi) di nuoto, pallanuoto, tuffi e nuoto sincronizzato.

In televisione nella prima metà degli anni novanta ha condotto la rubrica “C Siamo”, rotocalco della domenica pomeriggio di Rai 3 dedicato alla serie C di calcio.

È attualmente segretario dell’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai.In occasione delle Olimpiadi di Pechino 2008 sono state sue le radiocronache delle 8 medaglie d’oro conquistate da Michael Phelps, che ha cancellato il precedente primato stabilito da Mark Spitz a Monaco nel 1972.

 

 

 

 

 

 

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