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ZENI (PD) – INTERROGAZIONE * PROTOCOLLI COVID: « PERCHÈ PER LA PULIZIA DELLE SCUOLE SI POSSONO USARE SOLO ALCOL ETILICO E VARECHINA? »

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15.34 - venerdì 10 luglio 2020

Perchè per la pulizia delle scuole si possono usare solo alcol etilico e varechina?

Il consigliere Luca Zeni ha presentato un’interrogazione all’assessore Bisesti per capire come mai i protocolli per le scuole prevedano che si possano usare per le pulizie esclusivamente etanolo (alcol etilico) al 70% e ipoclorito di sodio (varechina) al 0,1. Varechina peraltro eliminata da tempo dalle scuole perché più aggressiva su superfici e per le persone.

Al contrario, i protocolli approvati dalla giunta provinciale per i centri estivi consentono l’utilizzo di tutti i prodotti virucidi presenti sul mercato autorizzati dal Ministero della salute, come previsto dalle indicazioni dell’Istituto Suoeriore di Sanità e dal Ministero stesso.

Il consigliere Zeni nell’interrogazione chiede pertanto le ragioni di tale scelta e della diversità di previsione tra scuole e centri estivi, e se la Giunta non ritenga di armonizzare la previsione consentendo anche alle scuole di utilizzare i prodotti autorizzati presenti sul mercato, generosamente meno aggressivi su superfici e persone (e spesso meno costosi) rispetto ad alcol etilico e varechina.

 

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Confusione nei protocolli Covid per le scuole: perché si possono usare soltanto alcol etilico e varechina per le pulizie?

I protocolli Covid per la scuola dell’infanzia e per la scuole primaria e secondaria riportano con precisione quali prodotti devono essere usati per sanificare gli ambienti (banchi, pavimenti, arredamento, attrezzature..), indicando che i principi attivi utilizzabili sono esclusivamente etanolo (noto come alcol etilico) al 70% ed ipoclorito di sodio (noto come “varechina”) al 0,1%. Non altro.

L’Istituto Superiore di Sanità fornisce invece una serie di indicazioni, recepite dal Ministero della Salute, che ammettono anche altri prodotti, con una indicazione di “apertura”, ossia che si possono utilizzare per la sanificazione degli ambienti tutti i prodotti biocidi o virucidi presenti sul mercato che riportino il marchio o codice di autorizzazione del Ministero della salute.

Tutte le scuole della Provincia autonoma di Trento da molti anni utilizzano per la pulizia e la sanificazione degli ambienti prodotti certificati presenti sul mercato, e li hanno nei loro depositi, mentre hanno eliminato l’ipoclorito di sodio – la varechina – seguendo le indicazioni sanitarie, essendo particolarmente aggressivo sia sulle superfici che per le persone.

Quindi le scuole trentine negli ultimi mesi hanno dovuto reintrodurre la varechina per pulire gli ambienti, prodotto particolarmente aggressivo già eliminato per l’impatto, mentre non possono utilizzare altri prodotti certificati e autorizzati dal Ministero della salute presenti sul mercato, meno dannosi per le persone e generalmente meno costosi.

Il 19 giugno è stata approvata una revisione del “protocollo salute e sicurezza – Covid 19 Servizi conciliativi ed estivi 2020 per bambini ed adolescenti”. Il documento, approvato con delibera della giunta provinciale, riprende le indicazioni ministeriali; infatti al punto 2.4.3 si prevede: “Per le pulizia effettuate durante la giornata si possono utilizzare i comuni detergenti. Per le pulizie di fine giornata, almeno una volta al giorno o comunque al bisogno, si deve procedere alla disinfezione con prodotti a base di alcool etilico al 70% oppure di ipoclorito di sodio al 0,1%, o con altri prodotti virucidi autorizzati seguendo le istruzioni per l’uso fornite dal produttore.”

Tutto ciò premesso, interrogo il presidente della Provincia e l’assessore competente per sapere:

1) per quale motivo i protocolli per le scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e secondarie prevedono l’utilizzo, per la pulizia e sanificazioni degli ambienti, esclusivamente di alcol etilico e varechina, mentre per i servizi estivi si è recepita l’indicazione dell’Istituto superiore di sanità, con la possibilità di utilizzare tutti i prodotti virucidi autorizzati, meno dannosi per superfici e persone, e reperibili sul mercato generalmente ad un prezzo inferiore;

2) se vi siano riscontri scientifici di una diversa reazione del virus ai prodotti presenti sul mercato qualora si trovi in un centro estivo invece che in una scuola;

3) se si intenda armonizzare le previsioni, consentendo anche alle scuole di utilizzare per la pulizia degli ambienti i prodotti autorizzati dal ministero della salute e non soltanto alcol etilico e varechina.
A norma di regolamento, chiedo risposta scritta.

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