(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
///
La corsa all’accordo fra PD e Renzi/Calenda in Trentino pura fame di poltrone in odio verso l’annunciato successo di Giorgia Meloni e del centrodestra, e non parlino a nome dell’autonomia!
E ci siamo, ancora: il Pd che chiede ad Italia Viva di Renzi ed alla cosa di Calenda un nome su cui potere convergere per fare l’alleanza in Trentino con ciò che a livello nazionale è finito a stracci in faccia è quanto di più triste possa essere osservato nella delicata fase di avvicinamento alle elezioni.
Il tentativo di PD e la cosa di Renzi, Calenda e Conzatti di fare stare assieme ciò che evidentemente non regge un minuto in equilibrio senza puntelli pesanti mostra il lato oscuro di un’area che cerca i motivi del reggersi a vicenda solo per odio verso la forza del cambiamento di Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia e della coalizione del centrodestra e non per una idea o un progetto.
Come Fratelli d’Italia ribadiamo: non venga in ogni modo utilizzata l’autonomia a giustificazione della sola ipotesi di patti scellerati fra sinistra e area Calenda/Renzi, che a Roma si danno i pesci in faccia. Queste realtà che litigano su tutto e non hanno una idea in comune se cercano la quadra per reggersi l’un l’altra lo faranno solo per poltrone ed interessi, per spartizione pura del potere, in odio agli avversari comuni, e non certo perché “l’autonomia ce lo chiede”.
L’autonomia non c’entra nulla, ne abbiano rispetto, la lascino da parte, non la usino come giustificazione per ciò che non si può nemmeno sentire, ossia la spartizione di poltrone.
*
Alessandro Urzì
Commissario provinciale Trentino- Consigliere regionale