Di Maio tace sulla cittadinanza austriaca ai tedeschi dell’Alto Adige, è cambiata la linea del governo?
Ormai sono quasi quattro giorni che il parlamento austriaco ha votato l’impegno per estendere d’autorità la propria cittadinanza ai cittadini italiani di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige e che il Ministro degli esteri Luigi Di Maio tace di fronte a questa provocazione.
Come va considerato questo silenzio, il governo di cui fa parte dopo l’ingresso del Partito democratico ha cambiato posizione rispetto al Conte 1°, che invece aveva sbarrato categoricamente la strada ad ogni anche semplice ipotesi di ragionamento sul tema?
Il precedente ministro Enzo Moavero Milanesi aveva usato parole inequivocabili: “la proposta è irricevibile” – aveva fatto sapere al Governo austriaco.
Qualche giorno fa la nuova provocazione che apre un conflitto diplomatico. E il silenzio del Capo politico dei 5 Stelle, insediatosi dopo Moavero alla Farnesina, è letteralmente inquietante.
Il Governo chiarisca immediatamente se è cambiata la posizione dell’Italia sulla volontà austriaca di mettere in discussione la quietanza liberatoria e con essa l’Autonomia come soluzione della vertenza altoatesina e se Vienna ritiene di poter avanzare pretese di fatto territoriali su una porzione di territorio sovrano italiano.
In Parlamento si segnalano già iniziative e prese di posizione di Deputati di Fratelli d’Italia, ultima delle quali, dopo quella del Capogruppo alla Camera Lollobrigida, dell’onorevole Maria Cristina Caretta.
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Lo ha dichiarato il consigliere provinciale de L’Alto Adige nel cuore – Fratelli d’Italia Alessandro Urzì.