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UILM – TRENTINO * TRENTINO DIGITALE: « LA MANCANZA DI UN SERIO PIANO INDUSTRIALE E DI UNA VISIONE FUTURA PER L’AZIENDA FAVORISCE LA FUGA DI RISORSE »

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17.38 - venerdì 17 gennaio 2020

Marcello Decarli, rappresentante sindacale di Trentino Digitale per la UILM, e Willj Moser Segretario Provinciale della UILM esprimono il loro disappunto in relazioni a quanto affermato attraverso gli organi di stampa dal consigliere Provinciale Luca Zeni in merito alla situazione attuale di Trentino Digitale.

Ricordiamo, sommessamente, che la maggior parte dei colleghi che ha dato le dimissioni, sono spinti dal blocco dei giusti inquadramenti professionali, con stipendi che non crescono dal 2012, per via di una delibera voluta dall’allora giunta provinciale. Oggi come oggi il mercato privato ha ampiamente superato le remunerazioni erogate in Trentino Digitale, dovute, in particolare, a tecnici con elevata professionalità, ma stranamente per alcune posizioni apicali vi è stata comunque la possibilità di derogare a quanto previsto dalla delibera.

Non solo, anche la mancanza di un serio piano industriale e di una visione futura per l’Azienda favorisce questa fuga di risorse, sicuramente la situazione è però frutto di una mala gestione che viene da lontano e non è sicuramente frutto degli ultimi mesi di gestione del Presidente Roberto Soj. Non dimentichiamoci che anche la classe Dirigente attuale dell’Azienda non è ancora stata sostituita e quindi non vi sono ancora cambi di rotta evidenti e necessari.

La presenza del dott. Roberto Soj, in termini di presenza fisica, in Azienda sono equiparabili alla presenza che garantiva il dott. Sergio Mancuso, a fronte di un emolumento notevolmente inferiore del nuovo Presidente.

Inutile parlare poi dell’enorme mole di contenziosi giudiziari, mancanti pagamenti dei PDR, violazioni delle norme di sicurezza e salute, mancati affidamenti per la manutenzione della rete e non solo, che sono il frutto della precedente gestione.

Anche per le osservazioni sul piano industriale quanto affermato è assurdo, l’ultimo vero piano industriale è datato anno 2005, l’accusa di plagio del progetto Internet of Things fa sorridere, se il consigliere vuole lo aspettiamo in Azienda per spiegargli le differenze, evidenti solo a chi mastica la materia.

Questo non toglie che l’attuale giunta deve accelerare nel dare risposte alle varie problematiche ereditate e che è necessario un cambio di passo soprattutto nei rapporti con il personale da parte dell’Azienda, che sono ancora conflittuali, anche sui temi più banali e facilmente risolvibili.

 

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Willy Moser
Segretario Provinciale
Uilm del Trentino

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