News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

TRANSDOLOMITES * PASSI DOLOMITICI: « LE CODE DI AUTO A PREDAZZO E CANAZEI SONO UN PROBLEMA CRONICO, NON È SUFFICIENTE QUALCHE CORSIA PREFERENZIALE PER I MEZZI PUBBLICI »

Scritto da
05.42 - lunedì 24 agosto 2020

Ha suscitato forti reazioni la presenza massiccia di turisti che utilizzando gli impianti di risalita si sono recati in quota per le escursioni. Impressionanti ai punti di imbarco degli funivie le code di coloro che hanno atteso anche due ore (ad esempio a Passo Pordoi) per riuscire a imbarcarsi.

Il mondo dell’alpinismo e dell’ambientalismo sostiene che tutto ciò non fa bene alla montagna. Noi chiediamo; la difesa della montagna parte volgendo lo sguardo dai 1.800 metri di altitudine in su o in questo ragionamento manca un tassello importante.

Transdolomites è dell’opinione che ci desidera mobilitarsi per una difesa della montagna più efficace debba rivolgere lo sguardo verso il basso. Le code chilometriche di auto dei giorni scorsi tra Predazzo, Canazei ed i passi dolomitici sono la cronica testimonianza di un problema che va affrontato alla radice con visioni e soluzioni coraggiose che vadano ben oltre qualche corsia preferenziale dedicata ai mezzi pubblici.

La politica di difesa della montagna non deve partire dalle valli, bensì dalle città. L’alternativa all’auto privata si costruisce creando una corsia preferenziale unica che dalle città, si inoltri sino nelle vallate dolomitiche e alpine. Questa corsia si chiama ferrovia facendo sì che l’alta velocità che corre lungo le linee internazionali (nel nostro caso la ferrovia del Brennero) si trasformi in trasporto regionale per raggiungere le località turistiche della montagna e dei laghi.

Questa proposta non solo ha lo scopo di gestire le esigenze attuali, ma consente di governare un cambiamento importante che in futuro interesserà il mondo dei trasporti e del turismo. Lo sviluppo dell’alta velocità in Italia e nell’Unione Europea, la crescente sensibilità ambientale che si sta diffondendo nelle comunità soprattutto al di là delle Alpi, dimostrano come il treno sempre più sarà il mezzo utilizzato.

E c’è un altro segnale molto importante; alcuni studi stanno dimostrando che una volta esauritasi la crisi pandemica legata al Covid-19, in Italia si assisterà ad una importante crescita del turismo straniero. È a questi cambiamenti che dobbiamo prepararci e da questo punto di vista la ferrovia risulta essere l’unico strumento valido per essere pronti a governare il cambiamento.

Chi oggi non comprende le opportunità che potrebbero derivare dalla realizzazione dei una rete di ferrovie nella regione delle Dolomiti, non solo non ha in mente un futuro per la montagna, ma nemmeno possiede conoscenze della storia. Chi nei decenni addietro in Svizzera e nell’impero austroungarico si spese per la progettazione di ferrovie e funicolari, aveva ben chiaro in mente il concetto di difesa della montagna, della necessità di offrire ad essa un futuro che già allora di voleva sia difeso dai problemi del traffico automobilistico. Allo stesso tempo tale tutela doveva permettere di creare un’occasione di progresso per le popolazioni alpine e dolomitiche, nonchè dare un valore al paesaggio ed a quanto sarebbe stato bello ammirare.

Riteniamo che questa sia la strategia da adottare per dare un vero senso al riconoscimento delle Dolomiti Unesco. Oggi più che mai abbiamo bisogno di una classe politica che sia in grado leggere e comprendere le nuove emergenze della montagna.

In realtà dobbiamo fare i conti con dei governi regionali e provinciali incompetenti, senza alcun coraggio, incapaci di ascoltare, incapaci di assumersi la responsabilità di avere lungimiranza e di fare delle scelte veramente coraggiose. Con gli interventi che puntino solo a dare risposte dell’immediato e di basso profilo non si costruisce il futuro. Il tutto supportato da un esercito di dirigenti altrettanto incapaci, strapagati, e che nelle scelte pretendono di sostituirsi alla politica e che allo stesso tempo tolgono voce ai contributo che provengono dalla società civile.

 

*

Massimo Girardi

Presidente Associazione Transdolomites Aps

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.