Futura del Trentino ha partecipato questa mattina al presidio organizzato da Libera del Trentino davanti al Tribunale di Trento dove è iniziato il processo “Perfido” con 18 imputati, 15 dei quali devono rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione di armi, voto di scambio, violenza, intrusione informativa e vari falsi.
Il caso è noto. Da anni la ’ndrangheta ha preso il controllo di un grosso giro d’affari nel settore del porfido con infiltrazioni nel mondo economico e politico locale.
Nel processo Libera, i sindacati, la Provincia e i comitati sono parte civile.
Oggi vogliamo ricordare e ringraziare chi, in questi anni, molto spesso in solitudine, senza paura ha denunciato, scritto e parlato anche subendo intimidazioni e minacce.
Per molti, parlare di infiltrazioni mafiose in Trentino ha rappresentato per troppi anni un peccato di lesa maestà. Non siamo quell’isola felice che ci hanno fatto credere di essere. Ormai si sa che le organizzazioni criminali mafiose operano in settori tra i più disparati e sempre più spesso nel nord Italia e nel nord Europa.
Spetta a noi, cittadini, istituzioni, categorie mantenere alta l’attenzione e mettere in atto ogni strumento di controllo e prevenzione contro infiltrazioni mafiose nel nostro territorio.
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PAOLO ZANELLA
Consigliere provinciale gruppo FUTURA