News immediate,
non mediate!
Categoria news:
L'INTERVISTA · LANCIO D'AGENZIA

SAT * NUOVO LIBRO “AL PASSO DELLA MONTAGNA”: FACCHINI, « PRESENTATO IL VOLUME DI 27 AUTORI, PER LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO NELLA STORIA »

Scritto da
13.19 - giovedì 8 dicembre 2022

Al passo della montagna. Conoscenza e tutela del territorio nella storia della Società degli Alpinisti Tridentini. Il nuovo libro di SAT indaga la complessità del territorio montano e la poliedricità di prospettive che la montagna offre attraverso un intreccio descrittivo di 27 autori. Ieri la presentazione del volume.

La presidente SAT, Anna Facchini: “È un recupero di memoria, è attenzione alla cultura, un altro tassello che si aggiunge alla storia di SAT. La SAT può dare speranza, tenere viva e accesa la luce dell’intelletto. Abbiamo una responsabilità nel prenderci cura delle fragilità che ci circondano e dobbiamo assolvere all’impegno”. Presenti all’appuntamento anche Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino; Flavio Deflorian, rettore UNITN; i curatori e alcuni autori del libro. Così il rettore: “I temi che ci vedono oggi impegnati devono andare nella direzione della tutela del territorio, della valorizzazione della nostra identità e della nostra specificità”. Per Ferrandi: “Rileggere i 150 anni della SAT è compiere un viaggio nella storia del Trentino.

Un viaggio ricco di esperienze, vissuti e memorie che ci restituiscono le grandi questioni che hanno caratterizzato questa nostra regione alpina”. Preziosi gli interventi che, partendo dalla lettura di un passaggio del libro, hanno aperto ulteriori ambiti di riflessione. Lorenzo Delladio, La Sportiva: “Stiamo esagerando. Si sta portando la città in montagna e sembra che ci sia bisogno di divertirsi come si fa in città. Un po’ va bene, ma si sta andando oltre”. Fabrizio Giurgevich, Dolomiti Energia: “Oggi ci interroghiamo su scelte che devono essere essenziali, performanti, sostenibili e necessarie.

Oggi lavoriamo affinché i rifugi siano green grazie a nuove modalità di efficientamento energetico”. Mauro Paissan, presidente Confesercenti del Trentino: “Il turismo di montagna è sempre stato attraversato da dinamiche e cambiamenti. Dobbiamo guardare a una nuova frontiera del turismo alpino e far vivere la montagna tutto l’anno in modo più sostenibile e autentico”. Fabrizio Lorenz, presidente di Itas Vita: “Possiamo impegnarci affinché l’uomo con la sua volontà crei comunità, cercando di coniugarle attraverso rapporti e associazioni. Socialità significa condividere il cammino con gli altri e la funzione delle nostre associazioni non può che essere anche quella di creare reti di relazioni, reti che contano ancora di più nel territorio montano”.

Si intitola “Al passo della montagna. Conoscenza e tutela del territorio nella storia della Società
degli Alpinisti Tridentini”, il nuovo libro di SAT edito in occasione dei 150 anni della Società Alpinistica Tridentini. Un libro che è stato raccontato, ma che ha fatto soprattutto da volàno per riflessioni, analisi e visioni sul futuro della montagna, in un incontro che si è tenuto mercoledì pomeriggio allo Spazio Alpino di via Manci a Trento.

Presenti all’appuntamento: Anna Facchini, Presidente SAT; Giuseppe Ferrandi, Direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino; Bruno Zanon, tra i curatori del libro “Al passo della montagna”; Flavio Deflorian, Rettore UNITN.

A partecipare anche alcuni autori del libro: Claudio Ambrosi, Giordana Anesi, Paola Giacomoni, Alessio Bertolli, Francesco Festi, Marco Avanzini, Renato Morelli, Riccardo Decarli, Christian Zendri. Richiamandosi al libro, Ambrosi si è soffermato sulla storia della SAT ripercorrendone le trasformazioni attraverso gli Statuti; Giacomoni ha indagato il rapporto che lega la montagna con il “non umano” andando oltre l’antropocentrismo; Bertolli e Festi si sono soffermati, con sguardo “botanico”, sulla ricerca floristica e la divulgazione scientifica; Avanzini ha ricordato il ruolo della SAT nella prima esplorazione geologica del Trentino.

A dare lettura dei brani l’attrice Maura Pettorruso a cui sono poi seguite le considerazioni di: Fabrizio Giurgevich, responsabile digital sales & marketing di Dolomiti Energia; Mauro Paissan, presidente Confesercenti del Trentino; Lorenzo Delladio, imprenditore e amministratore delegato La Sportiva; Fabrizio Lorenz, presidente di Itas Vita. I relatori hanno quindi tracciato delle possibili vie di “conoscenza e tutela del territorio” attraverso diversi ambiti: sociale, economico, ambientale guardando a oggi e a domani, partendo dal ricco contenuto nozionistico e storico del libro.

Curato da Claudio Ambrosi, Rodolfo Taiani e Bruno Zanon, con la collaborazione della Fondazione Museo storico del Trentino, il volume raccoglie riflessioni e contenuti di ben 27 autori tra collaboratori, storici, studiosi. I contenuti spaziano dalla botanica alla geologia, dalla riflessione filosofica alla pianificazione territoriale, dall’etno-antropologia alla storia economica, alla difesa del suolo e ad altri approcci ancora.

“L’insieme dei tratti che caratterizza ogni singolo contributo – spiegano i curatori – ha permesso di comporre un quadro certamente non esaustivo, ma capace di restituire un intreccio descrittivo che consente di afferrare la complessità del territorio montano e la poliedricità di prospettive che la montagna offre a chi provi a osservarla da vicino”. Il volume offre pertanto una varietà di voci che riflettono la vividezza e la problematicità tipiche della storia della ‹sensibilità ambientale› e la cui percezione ed evoluzione scorrono parallelamente alle vicende della SAT, raccolte in quattro sezioni tematiche: “Ambiente, paesaggio, società: uno sguardo di lunga durata”, in cui si propongono gli elementi utili per collocare l’ambiente alpino, e gli immaginari collegati, a un percorso di senso legato al vastissimo concetto di ‹natura›; “Esplorazione scientifica e descrizione dell’ambiente montano”, con la quale si vuole dare conto di una ricerca di senso che abbraccia le molte discipline scientifiche utili ad analizzare sia i fenomeni naturali sia quelli socioculturali; “Gli agenti di trasformazione”, dove si passa alla contemporaneità con l’antropizzazione e lo sfruttamento economico che hanno generato disequilibri e conflitti; “Ambiente, paesaggio, società: nuove consapevolezze per buone pratiche”, intende dare conto della reazione ai cambiamenti. È questa una fase che segna il passaggio dalla storia alla cronaca, che vede nascere e crescere una sempre più diffusa coscienza ambientale.

Così Anna Facchini, presidente SAT: “E’ un recupero di memoria, è attenzione alla cultura, un altro tassello che si aggiunge alla storia di SAT. A cosa si guardava 150 anni fa e le scelte fatte avranno portato i risultati in linea con la visione dei fondatori? E quello che mettiamo in atto oggi, come verrà letto domani? Guardare alla SAT in una prospettiva di futuro significa provare a considerare anche storicamente il rapido cambiamento che stiamo vivendo: cosa lasceremo in eredità? Quale sarà l’associazionismo del futuro? Ci sarà ancora la voglia e la motivazione per condividere esperienze, luoghi, interessi? Sono domande di un presente in divenire. La SAT in questo può dare speranza di tenere viva e accesa la luce dell’intelletto. Abbiamo una responsabilità nel prenderci cura delle fragilità che ci circondano e dobbiamo assolvere all’impegno”.

Per Giuseppe Ferrandi, direttore generale del Museo Storico del Trentino: “Rileggere i 150 anni della SAT è compiere un viaggio nella storia del Trentino. Un viaggio ricco di esperienze, vissuti e memorie che ci restituiscono le grandi questioni che hanno caratterizzato questa nostra regione alpina. Come Fondazione Museo storico del Trentino siamo onorati di aver potuto collaborare alla realizzazione delle iniziative di questo importante anniversario: prima con la mostra “Sguardi sulla montagna” e oggi con questo volume che offre importanti e originali contributi. Credo che il valore di quest’opera sia proprio nella capacità di saper attualizzare il rapporto con la storia e la tradizione rappresentata dalla SAT”.

Flavio Deflorian, rettore Unitn: “Parlare di SAT e territorio significa parlare di entrambi. In questo libro non si ripercorre la storia della SAT ma c’è un discutere del nostro territorio. I temi che ci vedono oggi impegnati devono andare nella direzione della tutela del territorio, della valorizzazione della nostra identità e della nostra specificità. SAT porta avanti questi temi da 150 anni. Questo testo mette al centro il territorio, con la montagna che fa da minimo comune denominatore, guardiamo a come è tutto cambiato in 150 anni e ci interroghiamo su come cambierà nei prossimi 150. È un libro di domande più che di risposte. Ed è importante farsi le domande giuste, più che pensare di avere già le risposte in tasca”.

Preziosi gli interventi che, partendo dalla lettura di un passaggio del libro, hanno aperto ulteriori ambiti di riflessione.

A commentare “Abitare sotto le vette: i rifugi” dell’autore Stefano Morosini, è stato Fabrizio Giurgevich, di Dolomiti Energia che ha messo in evidenza come ci sia ancora la necessità, per queste strutture, di un’attenta manutenzione straordinaria e continua. “ma oggi ci interroghiamo su scelte che devono essere essenziali, performanti, sostenibili e necessarie. Oggi lavoriamo affinché i rifugi siano green e sostenibili grazie a nuove modalità di efficientamento energetico”.

A commentare “Turismo alpino: da esperienza d’elite a fenomeno globale” dell’autore Andrea Leonardi, è stato Mauro Paissan, presidente Confesercenti del Trentino. “Il turismo di montagna è sempre stato attraversato da dinamiche e cambiamenti. Andrea Leonardi ben racconta i processi evolutivi che hanno caratterizzato la nascita del turismo montano partiti da alcuni prerequisiti: la bellezza e la suggestività dei posti, la salubrità dell’aria, condizioni climatiche favorevoli. Di primaria importanza sono diventati i sistemi di comunicazione e l’accoglienza. Oggi dobbiamo guardare a una nuova frontiera del turismo alpino, ovvero alla destagionalizzazione. Per ridurre i picchi di dicembre e agosto, fortemente impattanti e far vivere la montagna tutto l’anno in modo più sostenibile e autentico”.

Sulla “Disneyland dolomitica” dell’autore Christian Arnoldi si è soffermato Lorenzo Delladio, imprenditore e Amministratore Delegato La Sportiva. “Nella ‹disneyland› dolomitica, oggi – scrive Arnoldi – è possibile: sciare di giorno e di notte su un’immensa varietà di piste, sempre perfettamente innevate; raggiungere antiche malghe spesso trasformate in ristoranti; partecipare a feste tradizionali, nelle quali gli abitanti interpretano ruoli mettendo in scena usanze e mestieri abbandonati… “. Alla domanda se oggi ci troviamo a dover convivere con una montagna così consumistica come raccontata nel capitolo, Delladio ha guardato alla necessità di tornare ad avere un approccio più lento. “Stiamo esagerando, anzi abbiamo già esagerato. Dobbiamo tornare indietro. Si sta portando la città in montagna e sembra che ci sia bisogno di divertirsi come si fa in città. Un po’ va bene. L’offerta deve essere migliore di quella proposta negli anni ‘60 o ’70, ma si sta andando oltre. Dobbiamo far vivere la montagna in tutte le quattro stagioni con proposte adeguate”.

A commentare “Associazionismo alpinistico e territorio montano: uno sguardo d’insieme” di Alessandro Pastore è stato Fabrizio Lorenz, presidente di Itas Vita. Lorenz si è soffermato su quella necessaria capacità di “visione d’insieme e di comunità” che dobbiamo avere. “In chiave negativa possiamo guardare all’uomo che cerca di dominare, illusoriamente, la natura. Possiamo però impegnarci affinché l’uomo con la sua volontà crei comunità, cercando di coniugarle attraverso rapporti e associazioni. Oggi celebriamo 150 anni di SAT, come Itas abbiamo appena finito di celebrare i 200 anni. Guardiamo a questi traguardi in un ambito più ampio, portiamoci a confrontarci con il mondo. Socialità significa condividere il cammino con gli altri e la funzione delle nostre associazioni non può che essere anche quella di creare reti di relazioni, reti che contano ancora di più nel territorio montano”.

Categoria news:
L'INTERVISTA · LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.