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RAI 1 * “ OVERLAND “: « UNA DELLE BELLEZZE NATURALI AL MONDO MENO CONOSCIUTE E PIÙ SPETTACOLARI, I LAGHI DI BAND-E AMIR »

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15.00 - venerdì 16 agosto 2019

“Overland”, il programma di Rai1 che porta i telespettatori in giro per il mondo, torna sabato 17 agosto, alle 7.05.

“Overland” arriva a Bamiyan e il viaggio d’andata non ha creato problemi. È la terra degli Hazara, dove la lingua parlata è il Dari, derivata da Turchi e Mongoli, che da qui passarono e si insediarono. Nella valle di Bamiyan c’è il famoso sito buddista, distrutto dai Talebani nel 2001. I Buddha, che avevano superato anche la furia di Gengis Khan, non sono sopravvissuti a quella distruttrice dei Talebani, che presero 110 ostaggi Hazara e li obbligarono a demolirli. Uno dei sopravvissuti racconta i tragici momenti passati.

Davanti allo splendore dei laghi di Band-e Amir, la squadra rimane senza parole: una delle bellezze naturali al mondo meno conosciute e più spettacolari, che gli spettatori difficilmente avranno visto in altri documentari.

Il ritorno a Kabul obbliga la spedizione a una sosta forzata a un posto di blocco. Nella zona del tragitto da percorrere, durante la notte, in un conflitto a fuoco sono morte delle persone, ma si presume che i terroristi siano ancora in fuga nella valle. Per precauzione, la squadra di Overland viene invitata all’interno della base, dove può assistere alla festa di primavera. Dopo la cerimonia, il Governatore le affida una scorta per intraprendere i 70 km di strada che porta a Kabul, che potrebbero riservare seri rischi per l’incolumità.

Si visita un centro dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, dove si viene a conoscenza del fenomeno di rimpatrio dei profughi di guerra: con il loro contributo, ben 370.000 persone scappate in Pakistan sono rientrate solo nel 2016 per rifarsi una vita dove sono nate. Il programma di inserimento prevede anche l’insegnamento, specialmente ai bambini, per riconoscere i micidiali ordigni che possono sembrare giocattoli: le mine anti-uomo.

Visita a Chicken Street e in un attimo ci si ritrova nella fabbrica di pregevoli tappeti afghani. Il loro nodo, che dal persiano si distingue per leggerezza ed eleganza di manifattura, chiude la giornata, improvvisamente sconvolta dall’attentato a Kabul nel quartiere delle ambasciate.
I visti per il Pakistan non sono arrivati: troppi problemi sul percorso consigliano vivamente di cambiare itinerario, proseguendo il viaggio direttamente in Iran.

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