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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * PROTOCOLLO D’INTESA CON COMUNE TRENTO: « DALLA MOBILITÀ AL MASTERPLAN SULLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE / INTERVISTE A FUGATTI E IANESELLI » (ALLEGATO INTEGRALE ACCORDO E SLIDES)

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14.50 - venerdì 22 luglio 2022

Le azioni strategiche sulla città: dalla mobilità al masterplan sulle infrastrutture strategiche. Il futuro di Trento nel protocollo d’intesa tra Provincia autonoma di Trento e Comune di Trento.

Un protocollo d’intesa sulle strategie programmatiche 2022-2023 tra la Provincia autonoma di Trento e il Comune capoluogo, per promuovere i processi di innovazione e gli interventi di grande rilievo che nei prossimi anni avranno un impatto che andrà oltre i confini cittadini per coinvolgere l’intero ambito provinciale. È il valore del documento siglato oggi a Palazzo Geremia dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti e dal sindaco di Trento Franco Ianeselli, in cui si assumono gli impegni con le relative tempistiche per la collaborazione sui progetti strategici previsti. Dalla mobilità che vede in primo il progetto integrato della circonvallazione ferroviaria, con la possibilità d’interramento del tratto cittadino della linea storica e la realizzazione di un sistema di collegamento rapido tra nord e sud (includendo l’hub di interscambio all’ex Sit e la costruzione della nuova stazione delle corriere), fino alla definizione del masterplan per dare veste coerente agli interventi che riguarderanno la localizzazione dell’ospedale, la nuova scuola di Medicina, il nuovo stadio, la valorizzazione del piazzale Sanseverino, l’ex Italcementi e le modalità di utilizzo dello spazio di San Vincenzo. In uno sguardo d’insieme che comprende la riqualificazione delle aree inquinate di Trento nord e il raccordo con il grande impianto per il Monte Bondone, una scommessa per ampliare l’offerta del capoluogo al centro tra le Dolomiti e i laghi.

“Credo sia nota l’attenzione posta dall’esecutivo provinciale – afferma il presidente Fugatti – nel rapporto fra Piazza Dante e le varie amministrazioni comunali in una logica di equilibrio concreto e solidale fra il così detto centro e le aree più lontane e spesso svantaggiate. Un’attenzione che rientra all’interno di quella volontà di rendere davvero tutti i cittadini uguali, di fronte ad opportunità come pure responsabilità. Del resto è proprio questa la ricchezza del Trentino: il suo capitale umano e le sue tradizioni. Oggi siamo qui, nel capoluogo, con questa stessa logica, convinti che tutto il nostro territorio fa parte di un sistema. Ecco allora che questo protocollo diventa un atto dall’alto valore strategico ma allo stesso tempo è strettamente operativo. La prova di come la nostra Autonomia sia capace di arricchirsi nel confronto tra le diverse istituzioni, condividendo i progetti per la crescita. Sono tante le sfide che la città di Trento e il Trentino hanno di fronte, così come le opportunità, anche in relazione al PNRR e a tutte le opere previste. È quindi fondamentale costruire con l’apporto di tutti i soggetti coinvolti, in primo luogo il Comune e quindi Università, A22, un quadro coerente per compiere le scelte migliori in una logica di sistema. Un territorio sempre più attrattivo e sostenibile, questo è infatti il nostro obiettivo comune, è capace di garantire gli investimenti su infrastrutture, servizi, capitale umano, salute e lavoro. Questa intesa permette di finalizzare la collaborazione e lavorare insieme per raggiungere i traguardi prefissati”.

“Se guardiamo la città dall’alto – è il messaggio del sindaco Franco Ianeselli -, vediamo che molti degli interventi oggetto di questo protocollo sono concentrati attorno al corso dell’Adige. Pensiamo alla funivia che dall’ex Sit raggiunge l’ex Italcementi, Sardagna e quindi Vaneze e Vason. Pensiamo al compendio ex Sit, destinato a diventare un Hub intermodale. Pensiamo ancora all’impegno a realizzare la passerella sul fiume, “porta” e collegamento fondamentale tra il centro e il nuovo quartiere all’ex Italcementi. Sempre guardando Trento dall’alto, vediamo la riqualificazione dell’edificio ex Lettere al centro Santa Chiara: qui non si tratta solo di ricostruire un palazzo, ma di finanziare l’apertura di un polo della creatività e dell’innovazione, dove possano convivere industria culturale e start up. Spostandoci più a nord, ecco l’ex Atesina, da rigenerare e destinare a nuove funzioni, ecco il recupero ambientale delle aree inquinate, l’investimento sulle fognature. Tutti questi non sono segmenti separati, ma elementi di quel disegno complessivo che è rappresentato dal masterplan e da questo stesso protocollo. Il buon esito di queste sfide è fondamentale sia per la crescita e la qualità della vita della città sia per il futuro dell’intero Trentino. Per questo non possiamo permetterci di sbagliare. Per questo è necessario che la programmazione di ogni singola iniziativa possa contare sulla collaborazione e sul sostegno in primis della Provincia autonoma e poi di tutti gli attori coinvolti, dall’Università all’Autostrada del Brennero”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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