(Fonte: Giacomo Bezzi) – Interrogazione. Scuola di sci: sono stati verificati i requisiti o ne sono stati creati nuovi e diversi rispetto al regolamento?
Il riconoscimento delle scuole di sci in provincia di Trento compete al Servizio turismo e sport della Provincia, il quale ne verifica i requisiti necessari per il riconoscimento e il permanere nel tempo.
Con Determina del Dirigente del Servizio sopra citato è stato revocato il riconoscimento a una scuola di sci. Tale revoca è stata motivata con il mancato rispetto del requisito essenziale prescritto dall’art. 31 del D.P.P. 27 febbraio 2007, n. 3- 83/Leg. (Regolamento di esecuzione della legge provinciale 20/1993, d’ora innanzi “Regolamento”).
Cardine normativo attorno a cui ruota la controversia fra la scuola e la Provincia, come evidenziato nella lunga e dettagliata nota del Difensore Civico (allegata), è l’interpretazione della disposizione contenuta nella lettera a) art. 31 del Regolamento che fissa requisiti e condizioni per il riconoscimento e recita:
“a) adesione da parte di maestri di sci in numero minimo di diciotto e rispettivamente di quattro nel caso di scuole che esercitino esclusivamente l’insegnamento delle discipline del fondo e di cinque nel caso di scuole che esercitino esclusivamente le discipline dello snowboard.
Al fine di garantire la necessaria continuità nel funzionamento dei servizi turistici, i maestri costituenti l’organico minimo devono presentare una dichiarazione con la quale affermano di assumere l’impegno a prestare la loro opera presso la scuola per almeno sessanta giorni nel periodo di apertura invernale delle strutture ricettive della località turistica e di non aver assunto analogo impegno presso altra scuola;”.
Preme rimarcare che il Regolamento statuisce esplicitamente una dichiarazione con l’impegno e non l’obbligo, da parte dei maestri di sci, di prestare la loro opera presso la scuola per almeno sessanta giorni; questo per garantire la necessaria continuità nel funzionamento dei servizi turistici, cosa peraltro garantita dalla scuola in questione.
Nella lettera di revoca, in uno dei vari passaggi, si scrive…Nell’ambito dei controlli effettuati dal Servizio turismo e sport, è emerso che dei 18 maestri di sci costituenti l’organico minimo della scuola, diversi maestri di sci non hanno rispettato l’impegno all’esercizio della professione per almeno i sessante giorni previsti della lettera a), comma 1, dell’articolo 31 del regolamento dei esecuzione della l.p. 20/93. Preme evidenziare che anche in questo caso si parla di impegno e non di obbligo ad esercitare la professione nell’ambito della scuola.
*
si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
1. se nell’attività di verifica compiuta dal Servizio sopranominato sia stato rispettato quanto contenuto nella delibera di Giunta n. 2284 dd 11/12/2015, ossia il rispetto dei requisiti contenuti nel regolamento di esecuzione e non ne sia stato piuttosto creato uno nuovo o diverso;
2. se le disposizioni contenute nella lettera a) art. 31 del Regolamento per il mantenimento del requisito, ovvero “assumere l’impegno a prestare la loro opera presso la scuola per almeno sessanta giorni” siano da considerarsi intese come obbligo ad effettuare le sessanta giornate in questione;
3. in considerazione del fatto che il requisito della presenza dovrebbe giustificare il “fine di garantire la necessaria continuità nel funzionamento dei servizi turistici,” cosa peraltro assicurata dalla scuola in questione, quale sia l’elemento oggettivo che determina la mancanza del requisito e la successiva revoca;
4. se nell’attività di verifica compiuta dal Servizio sopranominato siano stati riscontrati elementi determinanti che hanno portato alla revoca della licenza ad altre Suole di sci esercitanti l’attività in provincia di Trento, eventualmente quali siano state le motivazioni.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
*
Cons. Giacomo Bezzi
Foto: archivio Pat
