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PAT * WELFARE: SEGNANA, « NON SONO A RISCHIO I POSTI LETTO DELLE APSP TRENTINE »

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17.18 - venerdì 30 giugno 2023

Non ci sono rischi per i posti letto delle Apsp trentine. A precisarlo sono l’assessore alla salute, politiche sociali disabilità e famiglia, Stefania Segnana e il direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro. Proprio Azienda sanitaria ha da poco concluso un importante concorso per reclutare questa figura professionale negli ospedali del Trentino, in seguito al quale vi sono una settantina di posizioni che provengono dall’ambito delle Apsp: “Al fine di non intaccare il prezioso patrimonio di personale delle Rsa abbiamo deciso di chiamare a tempo determinato gli infermieri della nostra graduatoria – precisa il direttore generale Ferro -, inoltre valuteremo insieme agli enti gestori delle strutture, con i quali vi è sempre stato un confronto e una collaborazione costante in particolare nel periodo pandemico, un passaggio graduale che non vada ad incidere sull’attività”.

Di un prossimo confronto con le Apsp ha quindi parlato l’assessore Segnana: “Il confronto e la disponibilità sono sempre stati ampi, a tal proposito preciso che è di pochi giorni fa una determina che mette a disposizione quasi 3 milioni di euro per ripianare i bilanci di 25 Apsp trentine e far fronte all’incremento delle spese legate al Tfr del personale. Nei prossimi giorni è nostra intenzione incontrare i vertici di Upipa sia per discutere in merito al tema del personale, una problematica trasversale a moltissime realtà di ambito sanitario e non solo, sia per affrontare la questione della gestione dei farmaci”.

E proprio in merito alla fornitura di farmaci, presidi sanitari e ausili l’assessore Segnana precisa quanto riportato nelle Direttive 2023 per le RSA e quanto previsto dalla normativa nazionale di riferimento. L’Azienda sanitaria assicura a favore delle persone non autosufficienti residenti nelle RSA, la fornitura di farmaci e di dispositivi medici di uso corrente e materiale di medicazione. In coerenza con la necessaria continuità terapeutica e assistenziale e nel rispetto degli indirizzi per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, in caso di accesso in RSA dall’ospedale o di dimissioni ospedaliere di persone già in carico alla RSA, è garantita la fornitura personalizzata di farmaci tramite la farmacia ospedaliera sulla base del piano terapeutico e sotto la responsabilità dello specialista prescrittore con le medesime modalità attive per l’utilizzo di questi farmaci nell’assistenza domiciliare. La RSA può avvalersi in via sperimentale per i propri residenti non autosufficienti di un sistema automatizzato per la preparazione delle terapie, gestito internamente oppure da altra RSA.

“A tal proposito – spiega Segnana – abbiamo affrontato più volte in diversi incontri istituzionali il tema di alcuni enti gestori di RSA che si avvalgono di farmacie private e comunali per la preparazione dei farmaci monodose per le persone residenti nelle RSA. Si ricorda che le confezioni ospedaliere di farmaci, di proprietà APSS, sono affidate fiduciariamente agli enti gestori; le Direttive che abbiamo approvato come esecutivo hanno definito il perimetro entro il quale le RSA convenzionate con APSS possono avvalersi di un sistema automatizzato per la preparazione delle terapie, che prevede unicamente la gestione interna oppure l’esternalizzazione ad altra RSA, già dotata di sistemi di automazione ed autorizzata dal Dipartimento Salute. In queste settimane – conclude l’assessore – è in fase di predisposizione la specifica disciplina per permettere alle RSA di esternalizzare questo servizio alle RSA già dotate dei sistemi di gestione automatizzata delle terapie”.

 

 

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