Parte la riqualificazione dell’istituto di formazione professionale. Fugatti: “Una risposta molto attesa dalla comunità scolastica”. Spazi a certificazione Leed, aree verdi e ricucitura urbana. Aule, “atelier”, laboratori per l’acconciatura e il legno: al via i lavori del nuovo Pertini.
Al via la prima unità funzionale, in pratica il lotto principale, per la nuova sede dell’Istituto di formazione professionale Servizi alla persona e legno “Sandro Pertini” di Trento. “Parte finalmente un intervento importante, di circa 21 milioni di euro, per realizzare nuovi spazi di alta qualità architettonica e ambientale e con i migliori standard per le attività formative, che consentiranno di dare una risposta da tempo attesa dalla comunità scolastica del Pertini, fatta da circa 400 studenti e da tutto il personale”.
Queste le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti alla firma in mattinata del verbale di consegna del cantiere alle imprese. “Ringraziamo – ha aggiunto – tutte le realtà della scuola per la tenacia e pazienza in un percorso lungo, che ha avuto le sue difficoltà come l’esito negativo della prima gara di appalto, che è stato successivamente rifinanziato. Ringrazio anche i tecnici provinciali e i progettisti. Siamo soddisfatti inoltre che adoperare sarà un pool di imprese territoriali che saprà certamente garantire qualità e attenzione alle esigenze della scuola”. Assieme al presidente hanno partecipato la dirigente scolastica Maria Rita Magistro, il dirigente del Servizio Opere civili della Provincia Marco Gelmini, il direttore dell’Ufficio di gestione del Servizio Matteo D’Ignazio, che è anche direttore dei lavori, i rappresentanti delle imprese realizzatrici.
L’intervento è finanziato con le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, come sancito dall’accordo Stato-Provincia siglato questa settimana dal presidente Fugatti con il presidente del consiglio Giorgia Meloni.
“Siamo felici che possa partire questa realizzazione e riqualificazione che la scuola attende dal 2017. Gli spazi di apprendimento non sono solo il cuore, la mente e le mani di ragazze e ragazzi, ma anche i luoghi fisici dove gli studenti si formano – così la dirigente Magistro -. Ringrazio la Provincia che in questi anni ha aiutato a mantenere efficienti le strutture esistenti e tutto il nostro personale che nonostante le difficoltà logistiche ha continuato a lavorare favorendo le migliori condizioni possibili agli studenti”.
Agli ingegneri Gelmini, D’Ignazio ed Emiliano Leoni – quest’ultimo libero professionista e progettista architettonico del primo lotto – il compito di illustrare la valenza tecnica dell’opera. Gelmini in particolare ha sottolineato la qualità degli spazi didattici, veri e propri laboratori e “atelier” che ricreeranno le condizioni di lavoro dei futuri parrucchieri, estetisti ed artigiani del legno.
Evidenziata inoltre la creazione di aree verdi nell’area centrale esterna, la valorizzazione del nucleo storico del complesso risalente agli anni Trenta, con la chiesa e una parte del portico, la ricucitura urbana su via Chini e quindi il miglioramento complessivo per la parte di città attorno a viale Verona.
DESCRIZIONE DELL’OPERA
La realizzazione dell’opera prevede un costo complessivo pari a 21.191.280,88 euro al netto degli oneri fiscali e una durata stimata in 998 giorni naturali e consecutivi, decorrenti dalla data di consegna dei lavori, mentre l’investimento totale (che comprende somme a disposizione per imprevisti e altre voci) è pari a 26,5 milioni.
L’intervento apre di fatto la seconda e principale fase della riorganizzazione del polo scolastico sito in viale Verona, iniziata con la demolizione del corpo centrale dell’Istituto. La riorganizzazione permetterà altresì di razionalizzare ed ottimizzare gli ambienti destinati alla didattica, superando le attuali difficoltà determinate dalla necessità di dover espletare l’attività formativa in due differenti edifici.
A lavori ultimati il nuovo edificio scolastico ospiterà 13 aule, 19 laboratori, un’aula insegnanti, 3 uffici, oltre a spogliatoi e locali tecnici, per un totale di 11.120 metri quadrati e 59.767 metri cubi.
Il nuovo complesso verrà realizzato con alti livelli di sostenibilità ambientale: sarà infatti un edificio «ad energia quasi zero» e verrà certificato Leed con il livello Gold.
PRINCIPALI DATI TECNICO – AMMINISTRATIVI
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: ing. Marco Gelmini del Servizio Opere Civili PAT
PROGETTO: gruppo misto formato da professionisti interni all’amministrazione e liberi professionisti.
DIREZIONE DEI LAVORI: Servizio Opere Civili PAT
DITTA APPALTATRICE: Associazione temporanea d’imprese “MAK COSTRUZIONI SRL” (capogruppo) – “MACOS S.R.L.” (mandante) – “ZORZI GEOM. MARIO S.R.L.” (mandante)