News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

PAT – ISPAT * OCCUPAZIONE: « 256MILA LE FORZE LAVORO (RIDUZIONE – 0,4%), DI CUI -0,5% I MASCHI E -0,3% LE FEMMINE »

Scritto da
13.46 - martedì 26 settembre 2023

Occupati e disoccupati in Trentino 2° trimestre 2023 Dal 1° gennaio 2021 la Rilevazione sulle forze di lavoro recepisce la nuova normativa europea1 con l’introduzione di un insieme di innovazioni metodologiche2 che hanno comportato una modifica delle serie trimestrali territoriali diffuse in precedenza. I dati relativi all’offerta di lavoro sono stati ricostruiti dall’Istat per il periodo da gennaio 2018 a dicembre 2020 recependo le indicazioni del Regolamento europeo; pertanto non sono confrontabili con quelli diffusi nelle comunicazioni precedenti. I dati sull’occupazione e sulla disoccupazione sono relativi al 2° trimestre 2023 (da aprile a giugno 2023). La rilevazione in provincia di Trento è coordinata dall’ISPAT (Istituto di statistica della provincia di Trento). Nel 2° trimestre 2023 il mercato del lavoro trentino registra su base tendenziale un aumento del numero degli occupati e un’importante riduzione dei disoccupati, cui si associa la crescita degli inattivi in età lavorativa.

L’aumento degli occupati interessa esclusivamente la componente femminile (in sostanziale stabilità quella maschile), così come l’incremento degli inattivi; anche la flessione dei disoccupati coinvolge maggiormente la componente femminile. L’aumento degli occupati si riflette positivamente sul tasso di occupazione totale; le dinamiche dei disoccupati impattano sulla flessione del tasso di disoccupazione, cui si affianca il lieve incremento del tasso di inattività.

Nel confronto congiunturale l’occupazione cresce maggiormente per la componente maschile, mentre la significativa flessione della disoccupazione coinvolge entrambe le componenti di genere sebbene con intensità diverse. 1 Il Regolamento (UE) 2019/1700 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilisce requisiti più dettagliati e vincolanti per le statistiche europee su persone e famiglie basate su dati a livello individuale ottenuti su campioni, con l’obiettivo di migliorarne l’armonizzazione. 2 Le innovazioni riguardano nuovi criteri di identificazione della famiglia e degli occupati. Inoltre Istat nella revisione dei dati statistici ha utilizzato la ricostruzione della popolazione, a seguito del Censimento permanente della popolazione.

Rispetto al 1° trimestre 2023 si registra un calo dell’inattività, soprattutto per la componente maschile. ❖ Le forze di lavoro superano le 256mila unità, in riduzione su base annua dello 0,4% coinvolgendo entrambe le componenti di genere con intensità simili (-0,5% i maschi, -0,3% le femmine). ❖ Gli occupati aumentano su base annua dello 0,8%, attestandosi a poco meno di 248mila unità. A tale incremento contribuisce solo la componente femminile (+1,9%), mentre quella maschile rimane sostanzialmente stabile (-0,1%). ❖ Il settore dell’industria in senso stretto, dopo il rallentamento rilevato nei trimestri precedenti, registra un aumento degli occupati del 5,8%, cui si affianca l’incremento delle costruzioni (+3,7%).

Segnali negativi provengono invece dal comparto del commercio, alberghi e ristoranti (-2,7%) e dall’agricoltura (-0,2%), mentre le altre attività dei servizi rimangono stabili. ❖ Per posizione professionale, aumenta su base annua il numero dei dipendenti (+3,2%), mentre gli indipendenti calano dell’8,5%. I dipendenti crescono in quasi tutti i settori, tranne che nel commercio, alberghi e ristoranti (-0,3%). Gli indipendenti registrano i maggiori decrementi nell’agricoltura (-20,4%), seguono quelli nel commercio, alberghi e ristoranti (-9,4%), nelle costruzioni (-6,8%) e nelle altre attività dei servizi (-6,4%). L’unico incremento degli indipendenti si registra nell’industria in senso stretto (+1,2%). ❖ I disoccupati sono poco più di 8,7mila unità, in riduzione su base tendenziale del 26%, prevalentemente per la flessione della componente femminile (-34%), cui si affianca quella maschile (-12,5%). I disoccupati ex-occupati, che rappresentano la quota maggiore dei disoccupati complessivi (48%), registrano una flessione del 26,8%, determinata esclusivamente dalla componente femminile (-39,8%), a fronte di un incremento di quella maschile (+2,4%).

I disoccupati ex-inattivi registrano il decremento maggiore (-42,3%), cui contribuiscono entrambe le componenti di genere con intensità importanti (-51,3% i maschi, -37,3% le femmine). I disoccupati senza esperienza di lavoro, che rappresentano il 27,2% tra chi cerca lavoro, registrano l’unico incremento (+2,2%), determinato esclusivamente dalla componente maschile (+7,4%), cui si affianca la flessione di quella femminile (-4,2%). ❖ Gli inattivi in età lavorativa raggiungono le 91mila unità, in aumento su base annua dello 0,7% coinvolgendo esclusivamente la componente femminile (+1,8%), cui si affianca la flessione di quella maschile (-1%).

Per il 2° trimestre 2023 i tassi caratteristici del mercato del lavoro evidenziano che: ❖ il tasso di attività (15-64 anni), pari al 73,3% registra su base annua una lieve flessione (-0,3 punti percentuali), cui contribuisce in maniera esclusiva la componente femminile (-0,7 punti percentuali), mentre risulta sostanzialmente stabile quella maschile; ❖ il tasso di occupazione (15-64 anni) è pari al 70,7% (76,3% gli uomini, 65,1% le donne), con un aumento tendenziale di 0,6 punti percentuali (+0,4 punti percentuali per i maschi e +0,8 punti percentuali per le femmine). Rispetto al trimestre precedente si rileva un aumento del gap di genere di 1,8 punti percentuali, mentre su base annua il differenziale fra uomini e donne si riduce in modo contenuto (-0,4 punti percentuali); ❖ il tasso di disoccupazione (15-74 anni) scende al 3,4% (2,8% per i maschi e 4,2% per le femmine), con una flessione annua di 1,2 punti percentuali (-1,1 punti percentuali su base congiunturale).

Nel confronto per genere il decremento è imputabile prevalentemente alla componente femminile (-2,1 punti percentuali), cui si affianca la lieve riduzione di quella maschile (-0,3 punti percentuali); ❖ il tasso di inattività (15-64 anni) è pari al 26,7%, in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al valore del 2° trimestre 2022. Tale aumento è riconducibile esclusivamente alla componente femminile (+0,7 punti percentuali), mentre quella maschile rimane sostanzialmente stabile. Rispetto all’Italia, il livello dei tassi del mercato del lavoro trentino evidenzia i seguenti differenziali positivi: ❖ il tasso di occupazione è superiore di 9,1 punti percentuali (61,6% in Italia); ❖ il tasso di disoccupazione è inferiore di 4,1 punti percentuali (7,5% in Italia); ❖ il tasso di inattività è inferiore di 6,6 punti percentuali (33,3% in Italia).

 

 

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.