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LANCIO D'AGENZIA

PARLAMENTO EUROPEO GIOVANI PER L’ACQUA: 80 RAGAZZI NELL’AULA DEL CONSIGLIO PAT

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18.13 - lunedì 2 ottobre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Avviati i lavori del Parlamento europeo dei giovani per l’acqua. Consapevolezza e impegno comune a sostegno di un bene prezioso

Oggi pomeriggio alle 15 il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha accolto nell’aula di Piazza Dante ottanta giovani arrivati da tutta Europa per partecipare al 14° “Parlamento europeo dei giovani per l’acqua”.

Si tratta di un’iniziativa di confronto e studio sul tema dell’acqua, sulla governance di questa preziosa risorsa e sulla sua gestione qualitativa e quantitativa. Il tema di questa edizione, che proseguirà per l’intera settimana con esperienze pratiche e incontri con esperti e attivisti che si occupano della difesa di quello che è un bene pubblico fondamentale, è “Acqua e Pace”.

Un argomento che si inserisce pienamente nelle finalità della Fondazione opera campana dei Caduti, del Comune di Rovereto città della Pace e di Solidaritè Eau Europe, istituzioni che hanno contribuito a promuovere questo incontro tra giovani europei.

Aldilà della sensibilizzazione delle giovani generazioni sul problema cruciale della irregolare distribuzione della risorsa sul pianeta, il Parlamento dell’acqua vuole rappresentare una scuola di democrazia, tolleranza, solidarietà e riflessione, proponendo ai giovani le vie democratiche del confronto per arrivare alla soluzione dei problemi.

 

 

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Acqua e Pace: una goccia nella mano di ciascuno per irrigare il mondo

Per questo, ha notato il presidente del Consiglio nell’intervento introduttivo, è significativo che questa “settimana di conoscenza” abbia inizio proprio nella sede del Parlamento dell’autonomia, all’interno delle istituzioni.

Istituzioni, quelle autonomiste, ha ricordato Dorigatti, che hanno a cuore il tema dell’acqua, così come quello della pace. L’acqua, ha detto, è uno strumento di comunicazione e di collaborazione cruciale, oltre che preziosa risorsa per lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità, dove 5 dei 18 miliardi di Pil, sono prodotti proprio dall’utilizzo di questo patrimonio naturale.

L’acqua può anche essere fonte di conflitto, ha notato il presidente del Consiglio e noi siamo qui, assieme alla Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto, per lavorare affinché l’acqua sia un diritto di tutti e per tutti.

La riflessione sta nella ricerca di soluzioni alla carenza d’acqua, nella ricerca di modi per risparmiarla e garantire un futuro equo nella sua disponibilità a tutto il pianeta.

Il filo conduttore della riflessione deve essere il modello di sviluppo, che a suo avviso va cambiato: la proiezione demografica parla di un incremento della popolazione mondiale da 7 a 10 miliardi e ben si comprende dunque come a questo livello occorra avviare un dibattito serio sul consumo dell’acqua e sul suo risparmio.

E poi rivolto ai giovani, Dorigatti ha espresso un appello alla responsabilità, che poi è il “cuore” di questa iniziativa: “immaginate una goccia d’acqua nelle mani di ciascuno di noi e di quelli che possiamo sensibilizzare su questo argomento: tutti assieme potremo irrigare il futuro e renderlo più equo e pacifico”.

 

 

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Una settimana di pensiero e cuore per sviluppare un dialogo sulle cose che uniscono

Alberto Robol, reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti ha ricordato come il tema dell’acqua sia uno dei momenti fondamentali dell’agenda delle Nazioni Unite.

L’acqua deve diventare ragione di dialogo, ha detto e la Fondazione sta già facendo la sua parte. Si tratta, ha aggiunto riprendendo le parole di Dorigatti, di un “lavoro intellettuale ed etico” che non può che partire da un momento istituzionale, in un contesto come questo “che ha fatto della pace il suo tempo permanente”: la nostra autonomia come valore etico, la sede del Consiglio provinciale come luogo di dialogo per la pace e i diritti umani. Il reggente ha poi sottolineato che il tema richiede un impegno gravoso per la coscienza di ciascuno ed esige una “partecipazione totale e completa dell’animo umano”.

E rivolto ai ragazzi ha aggiunto che “il mondo ha bisogno di chi vuole essere protagonista di un dialogo sulle cose che uniscono: “questa settimana di pensiero e cuore” vuole significare proprio questo”.

 

 

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Blue Peace: la nascita di un movimento

E’ intervenuto dunque Pio Wennubst, capo del Dipartimento della Cooperazione globale della Svizzera che ha parlato della trasformazione del Parlamento dell’acqua in un vero e proprio Movimento chiamato Blue Peace: “per questo sono qui oggi”, ha dichiarato, “in un momento cruciale perché ora abbiamo un quadro globale negoziato a livello internazionale orientato a discutere della gestione dell’acqua transfrontaliera”.

Qui si uniscono coloro che credono nel cambiamento e coloro che lottano per la pace, ha proseguito: “solo insieme a questi attori protagonisti e a voi giovani in cui riponiamo le nostre speranze, potremo diventare sorgente di cambiamento”.

 

 

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Consapevolezza e concentrazione di sforzi comuni

A seguire ha preso la parola Antonella Cagnolati, Presidente dell’associazione Solidarity Water Europe a ribadire l’importanza del lavoro sulla consapevolezza e sulla concentrazione di comuni sforzi nella salvaguardia della risorsa dell’acqua, volano di sviluppo e opportunità per costruire una società equa dove tutti facciano la loro parte.

Cagnolati ha citato in tal senso il prezioso rapporto di collaborazione avviato con Dolomiti Energia.

 

 

 

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L’esperienza dei giovani a sostegno del cambiamento

Infine sono intervenute Christine Dericq, consigliere del Direttore generale dell’Agenzia Acqua Artois Picardie e la giovanissima Claire Pace, Presidente del XIII Parlamento europeo dei giovani per l’acqua che ha raccontato brevemente la propria esperienza nel contribuire al cambiamento, ribadendo il proprio convincimento che acqua significa vita e che una corretta gestione di questa risorsa può garantire un futuro migliore per tutti.

Il giuramento per un impegno concreto nelle rispettive comunità
L’evento si è concluso con la cerimonia del giuramento con i capi delegazione che dai banchi del Consiglio provinciale, ciascuno nella propria lingua, hanno pronunciato la promessa di impegno ad implementare assieme ai partner locali azioni concrete nelle proprie regioni e diffondere i risultati del Parlamento presso le comunità di provenienza.

Questi i paesi rappresentati: Armenia, Belgio, Bulgaria, Europa, Francia, Grecia, Italia, Kosovo, Lettonia, Malta, Marocco, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Turchia.

 

 

 

 

 

 

Foto di Romano Magrone (da comunicato stampa)

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