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ON. URZÌ (FDI) * ORSI: « CASTRAZIONE CHIMICA E ACCOGLIENZA, MIEI CONTATTI PER EVITARE ABBATTIMENTI SERIALI E PER OSPITALITÀ IN ROMANIA IN AREA ATTREZZATA »

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14.09 - giovedì 20 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Castrazione chimica degli orsi e ricerca di soggetti interessati ad accogliere esemplari di plantigradi, in Italia e fuori di essa (personalmente ho già preso contatto personale con una struttura che per evitare abbattimenti seriali sarebbe disponibile ad accogliere uno o più orsi in un’area attrezzata molto vasta in Romania).

L’emergenza seguita alla mortale aggressione di Andrea Papi da parte dell’orso JJ4, non è l’unico fronte su cui mantenere alta l’attenzione: c’è infatti anche quello della gestione per il prossimo futuro della popolazione di grandi predatori che crea un problema grave alla sicurezza per lo spropositato numero a cui è lievitata. È evidente che non sarà immediatamente attuabile alcun progetto che dovesse immaginare lo spostamento di poco meno di 100 orsi in pochi giorni o settimane. Benchè debba essere considerata la via prioritaria.

Mentre rimane da capire come il numero di esemplari si sia moltiplicato in maniera esponenziale senza che venisse avviata una procedura di contenimento già nel passato, quando forse tutto era più gestibile, ora bisogna agire su più fronti. Uno di questi potrebbe comprendere, e solleciterò un’attenzione speciale da parte del ministero all’ambiente e delle autorità provinciali che hanno ereditato il progetto life Ursus, per intervenire con una sterilizzazione chimica a vasto raggio fra gli esemplari presenti in Trentino per almeno frenare la moltiplicazione futura. Non è comprensibile perché si sia atteso fino ad oggi.

Il metodo è totalmente gestibile senza bisogno di interventi chirurgici ma solo con supporti chimici. Occorre però una pianificazione della provincia.
Solleciterò in questo senso il presidente Fugatti che anche in questi giorni di emergenza non ha convocato il tavolo della coalizione di governo provinciale decidendo di fare e decidere da solo.

Avremo spero modo di confrontarci. Ora si segua quindi immediatamente, perché questo sì è nelle possibilità della provincia autonoma, un piano di sicurezza dei residenti nelle zone in cui è presente la popolazione di orsi. Non è sicuramente la rimozione di un solo esemplare ed eventualmente anche la sua soppressione (se non si troverà un ricovero adatto ad ospitarlo, senza procedere all’abbattimento) a normalizzare la situazione in Val di Sole e negli altri territori di insediamento dei plantigradi.

Alla camera dei deputati è già depositata la richiesta di legalizzare l’utilizzo a scopo di difesa personale delle bombolette di spray anti orso utilizzate normalmente in Nord America. Ma dopo contatti con organizzazioni che si occupano di difesa e vigilanza ho potuto appurare come possono essere allestiti anche presidi elettronici di grande efficacia almeno ad evitare che ci sia un immediato contatto negli ambiti residenziali.

Insomma, focalizzare il tema solo sull’abbattimento di JJ4 risulta riduttivo e non risolve il problema. Non vorremmo che fossero ripetuti errori del passato. Per poi piangerne le conseguenze e proporre con la pistola fumante solo piani di abbattimento generalizzati.

 

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On. Alessandro Urzì
Capogruppo Fratelli d’Italia commissione affari costituzionali della Camera

 

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