«Preservare sempre e comunque la dignità della persona condannata come prevede la nostra Costituzione»: sono le parole di Gherardo Colombo, ex magistrato della Procura di Milano, sulla vicenda di Marcello Dell’Utri, in un’intervista in onda oggi, venerdì 15 dicembre, nello Speciale “Matrix: Il caso Dell’Utri” in seconda serata su Canale 5.
«Il giudice può disporre che la cura sia portata avanti fuori dall’ambito carcerario perché, evidentemente, l’essere in carcere ha influenza sulla salute complessiva e quindi sulla dignità della persona», spiega Gherardo Colombo.
«Credo che la nostra Costituzione dia un fortissimo segnale di rispetto della dignità – prosegue l’ex magistrato di Mani Pulite – quando stabilisce, nell’art. 27, che la pena non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, e quando stabilisce nell’art.13 che è punita qualsiasi forma di violenza fisica o psicologica nei confronti delle persone a cui la libertà sia comunque limitata.
Un segnale molto forte è quello della necessità di rispettare la dignità della persona anche quando si trova in una situazione di limitazione forte della propria libertà, come ad esempio il carcere».
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SPECIALE “MATRIX: IL CASO DELL’UTRI”
L’EX MAGISTRATO DI MANI PULITE GHERARDO COLOMBO:
«PRESERVARE SEMPRE E COMUNQUE LA DIGNITÀ DELLA PERSONA CONDANNATA COME PREVEDE LA NOSTRA COSTITUZIONE»
QUESTA SERA, VENERDÌ 15 DICEMBRE, IN SECONDA SERATA SU CANALE 5