L’Unione europea sta valutando la possibilità di autorizzare la “dealcolazione” del vino , ossia la possibilità di eliminare in parte o del tutto l’alcol dal vino e di aggiungere acqua per ripristinarne il volume. Questo significa minacciare un settore che rappresenta un’eccellenza per il nostro settore agroalimentare e che da solo vale 11 miliardi di fatturato.
Il Trentino vanta una produzione di eccellenza per il settore vitivinicolo e pur con una superficie circoscritta, circa 10mila ettari coltivati a vite, presenta una varietà di vitigni considerevole con ben 63 varietà di vite coltivate.
I produttori locali, si dicono pronti ad opporsi ad una norma che permetta di chiamare vino, ciò che vino non è, perché costituirebbe un inganno per il consumatore e un danno per chi in questo settore investe tempo e fatica per avere un prodotto sempre all’altezza del mercato e del palato.
Vanessa Masè, Consigliere de La Civica, ha presentato una mozione per promuovere la difesa ed il sostegno delle produzioni tipiche trentine e sostenere i produttori in questo, sperando che nel frattempo in Europa trovino una diversa soluzione.
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Vanessa Masè
Consigliere provinciale e Capogruppo La Civica