Complessivamente, le regioni con il maggior numero di presenze si confermano il Veneto (16,1% delle presenze complessive negli esercizi ricettivi italiani), il Trentino-Alto Adige (12,0%, con la Provincia autonoma di Bolzano al 7,8% e la Provincia autonoma di Trento al 4,2%), la Toscana (11,1%), l’Emilia-Romagna (9,5%) e la Lombardia (9,1%). In queste cinque regioni si concentra il 57,8% delle presenze turistiche in Italia, pari a oltre la metà (52,0%) di quelle relative ai clienti residenti e a quasi due terzi (63,5%) di quelle dei non residenti.
Nel 2018, gli esercizi ricettivi italiani, con circa 428,8 milioni di presenze e 128,1 milioni di arrivi, hanno raggiunto un nuovo massimo storico, superando il picco già raggiunto nel 2017.
Con una quota del 13,6% sul totale della Ue28, l’Italia è il terzo Paese in Europa per numero di presenze negli esercizi ricettivi, dopo Spagna e Francia.
Rispetto all’anno precedente, i flussi turistici aumentano del 4,0% in termini di arrivi (quasi 5 milioni in più) e del 2,0% in termini di presenze (8,2 milioni di notti in più). Le presenze risultano in crescita per gli esercizi alberghieri (+1,6%), ma soprattutto per quelli extra-alberghieri (+2,7%); questi ultimi hanno registrato un incremento degli arrivi del 6,5%, il doppio di quello, già significativo, degli esercizi alberghieri (+3,2%). Si consolida così un trend che ha visto crescere il peso degli esercizi extra-alberghieri in termini sia di arrivi (dal 19,2% del 2008 al 24,5% del 2018) sia di presenze (dal 32,6% al 34,8%).
Continua la dinamica positiva della domanda interna di turismo, con un aumento sia degli arrivi (+3,6%) sia delle presenze (+1,1%) di clienti residenti in Italia. L’incremento della clientela residente ha interessato soprattutto le presenze nelle strutture extra-alberghiere (+1,7% rispetto al 2017).
Questa tendenza è confermata dai dati dell’indagine “Viaggi e vacanze”: si stima che nel 2018 siano aumentati del 18,1% i viaggi effettuati dai residenti pernottando negli esercizi ricettivi italiani.
Un andamento particolarmente positivo riguarda la componente non residente: rispetto al 2017, gli arrivi crescono del 4,4% e le presenze del 2,8%; queste ultime aumentano soprattutto nel settore extra-alberghiero (+3,6%, a fronte del +2,3% degli alberghi). La dinamica positiva dei clienti fa sì che le presenze degli stranieri superino, come già nel 2017, quelle dei clienti italiani (216,5 milioni le presenze dei non residenti e 212,3 milioni quelle dei residenti).
La permanenza media, ossia il numero medio di notti trascorse negli esercizi ricettivi, è pari a 3,35 notti per cliente e risulta in lieve calo per tutte le componenti del turismo, con riferimento alla tipologia della clientela e dell’offerta. La maggiore flessione riguarda il settore extra-alberghiero (-0,18 notti contro -0,05 notti degli alberghi).
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