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ISPAT – PAT * OCCUPAZIONE TRENTINO: « FORZE LAVORO A QUOTA 254 MILA, IN CRESCITA PER ENTRAMBE LE COMPONENTI DI GENERE (+3,4%) »

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14.34 - lunedì 25 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Occupati e disoccupati in Trentino 4° trimestre 2023 e Anno 2023.

Dal 1° gennaio 2021 la Rilevazione sulle forze di lavoro recepisce la nuova normativa europea1 con l’introduzione di un insieme di innovazioni metodologiche2 che hanno comportato una modifica delle serie trimestrali territoriali diffuse in precedenza. I dati relativi all’offerta di lavoro sono stati ricostruiti dall’Istat per il periodo da gennaio 2018 a dicembre 2020 recependo le indicazioni del Regolamento europeo; pertanto non sono confrontabili con quelli diffusi nelle comunicazioni precedenti. I dati sull’occupazione e sulla disoccupazione sono relativi al 4° trimestre 2023 (da ottobre a dicembre 2023) e alla media dell’anno 2023. La rilevazione in provincia di Trento è coordinata dall’ISPAT (Istituto di Statistica della provincia di Trento). Nel 4° trimestre 2023 prosegue la crescita tendenziale del numero degli occupati già osservata nei due trimestri precedenti.

Nello stesso trimestre si assiste a un marcato incremento dei disoccupati e a una flessione degli inattivi in età lavorativa. L’aumento degli occupati coinvolge entrambe le componenti di genere con intensità simili; l’incremento dei disoccupati e la flessione degli inattivi sono più rilevanti per la componente maschile. La crescita degli occupati incide positivamente sul tasso di occupazione totale; allo stesso modo le dinamiche dei disoccupati impattano sull’incremento del tasso di disoccupazione e il calo degli inattivi si riflette nella diminuzione del tasso di inattività.

Nel confronto congiunturale l’occupazione si riduce per entrambe le componenti di genere con intensità simili, mentre per i disoccupati e gli inattivi è la componente maschile a crescere maggiormente. Il quadro fornito dalla media 2023 conferma un mercato del lavoro in leggera crescita con un andamento positivo delle forze di lavoro e dell’occupazione che si associa a una sostanziale stabilità della disoccupazione e a una contrazione degli inattivi in età lavorativa. Tali dinamiche influenzano positivamente i tassi caratteristici del mercato del lavoro. 4° trimestre 2023

❖ Le forze di lavoro superano le 254 mila unità, in aumento su base annua grazie alla crescita di pari intensità di entrambe le componenti di genere (+3,4%).

❖ Gli occupati crescono del 2,3% rispetto allo stesso trimestre del 2022 e superano le 243 mila unità. A tale incremento contribuiscono entrambe le componenti di genere con intensità simili (+2,5% gli uomini, +2% le donne).

❖ La crescita occupazionale è trainata dal settore delle costruzioni, che prosegue il trend positivo già rilevato nei due trimestri precedenti con un aumento su base annua del 32,5%, cui si affianca in misura più contenuta la crescita del comparto del commercio, alberghi e ristoranti (+6%). Segnali negativi si confermano invece per l’agricoltura (−2,5%) e per l’industria in senso stretto (−1,7%). In calo anche l’occupazione nelle altre attività di servizi (−0,9%), dopo l’incremento registrato nel trimestre precedente.

❖ Per posizione professionale, aumenta su base tendenziale la componente degli indipendenti (+22,8%), a fronte di un calo dei dipendenti (-2,1%). Gli indipendenti crescono in tutti i settori: in modo più consistente nelle costruzioni (+52,4%) e, a seguire, nel commercio, alberghi e ristoranti (+28,6%), nell’industria in senso stretto (+22%), nell’agricoltura (+20,6%) e nelle altre attività dei servizi (+11,2%). I dipendenti invece registrano l’unico incremento nelle costruzioni (+21,7%), mentre sono in calo nei restanti settori, tra cui l’agricoltura, che rileva la flessione maggiore (-26,3%).

❖ I disoccupati sono poco meno di 10,8 mila unità, in aumento su base annua del 38,8%, coinvolgendo entrambe le componenti di genere (+40,2% i maschi, +37,9% le femmine). I disoccupati ex-occupati, che rappresentano la quota maggiore dei disoccupati complessivi (62,9%), aumentano del 60,3%, cui contribuisce maggiormente la componente maschile (+61,8% e +58,7% le femmine). I disoccupati ex-inattivi rilevano l’unico calo (-0,8%), determinato esclusivamente dalla componente maschile (-7%), a fronte di un incremento di quella femminile (+1,1%). I disoccupati senza esperienza di lavoro, che rappresentano il 15,3% tra chi cerca lavoro, crescono invece del 41,3% per un consistente incremento della componente femminile (+73,5%), mentre quella maschile risulta in flessione (-1,8%).

❖ Gli inattivi in età lavorativa sfiorano le 92 mila unità, in calo su base annua (-8,5%), grazie a entrambe le componenti di genere (-10,6% i maschi e -7% le femmine).

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