Intervista a cura Luca Franceschi
Onorevole de Bertoldi, la nuova normativa sull’ “Equo compenso” (sotto il link della news, Fonte: Camera Deputati), quali aspetti innovativi contempla a favore del libero professionista?
L’approvazione definitiva, ieri alla Camera, della proposta di legge sull’equo compenso per le prestazioni dei liberi professionisti che ricevono incarichi da soggetti pubblici e privati mette – finalmente – all’angolo i tentativi di non ricompensare in maniera congrua il lavoro degli autonomi.
de Bertoldi, lei è dottore commercialista con studio professionale a Trento, pertanto conosce bene il tessuto imprenditoriale e istituzionale locale: le chiedo, come è possibile che nel recente passato via sia stato un ente pubblico locale (il Consiglio provinciale di Trento, sotto link notizia Opinione) che abbia concepito retribuzioni nette a meno di 4 euro l’ora ad un professionista (un giornalista esterno)? Come è possibile in una Provincia autonoma con 5 circa miliardi di dotazione annua?
Un episodio come quello che emerse nel 2019, a Trento, quando si offrì ad un giornalista una remunerazione non dignitosa per svolgere mansioni di addetto stampa di un Ente pubblico, non potrà quindi più accadere, anche perché la legge voluta da FdI e dalla nostra leader Giorgia Meloni istituisce, tra l’altro, un Osservatorio al ministero della Giustizia per vigilare sulla corretta applicazione delle norme sull’equo compenso per i professionisti. Insomma i contratti in violazione dell’eco compenso saranno inapplicabili.