Benefici post-covid anche a chi non ha subito danni da Vaia.
Premesso che:
il decreto legge 19 maggio 2020 n.34 convertito dalla legge n.77 del 17 luglio ha previsto un contributo a fondo perduto per quelle attività che avessero subìto un calo di fatturato durante il lockdown;
la legge contiene un requisito secondo il quale chi aveva il domicilio fiscale o la sede operativa in Comuni colpiti da eventi calamitosi poteva avere accesso al contributo pur non avendo avuto alcun calo di fatturato;
come ha ricostruito il giornalista Domenico Sartori sull’Adige del 13 ottobre 2020, il presidente della Provincia di Trento, il 5 agosto, ha prima dichiarato all’Agenzia delle entrate e al Dipartimento della protezione civile che sul territorio trentino era ancora in vigore lo stato di calamità per la tempesta Vaia e che la calamità riguardava tutti i Comuni del Trentino, di conseguenza ha fatto inviare la comunicazione ufficiale ai Comuni e alle Comunità di valle che di fatto permetteva a tutti, in tutti i Comuni trentini, di accedere e ottenere il contributo dello Stato;
molti dei soggetti che hanno beneficiato dei contributi che ammontavano a 1000 o 2000 euro non avevano di fatto subìto cali di fatturato e le loro attività non si trovavano nei Comuni colpiti dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018 mentre altre categorie sono rimaste escluse degli aiuti.
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Tutto ciò premesso:
SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER SAPERE:
1. quali siano i dati effettivi sui contributi a fondo perduto;
2. quali i dati relativi all’accesso al credito agevolato sia statale che provinciale;
3. a quanto ammonta il contributo complessivo erogato;
4. quante partite iva hanno beneficiato del contributo e il settore di appartenenza;
5. quante società hanno beneficiato del contributo e il settore di appartenenza;
6. se ritiene etico utilizzare la calamità di Vaia per poter distribuire contributi a fondo perduto per la ripresa post Covid 19 su tutto il territorio provinciale anche al di là delle zone realmente colpite dall’evento calamitoso dell’autunno 2018.
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PAOLO GHEZZI
Gruppo provinciale FUTURA