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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * RIFORMA APPALTI SOCIALI E COOPERATIVE: « IL TESTO DELLA RICHIESTA PRESENTATA DA GHEZZI E SOTTOSCRITTA DA ALTRI SEI CONSIGLIERI »

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13.01 - giovedì 3 ottobre 2019

Il testo della richiesta presentata da Ghezzi e sottoscritta da altri sei consiglieri provinciali. Allarme per la riforma dell’affidamento dei servizi socio-assistenziali. Martedì comunicazione in Aula.

“Riforma appalti sociali e cooperative: allarme sociale”: questo il titolo della richiesta di comunicazione in Aula del presidente della Provincia, presentata il mese scorso dal capogruppo di Futura Paolo Ghezzi, in base all’articolo 140 del Regolamento del Consiglio, e sottoscritta anche da Olivi (Pd), Degasperi (5 stelle), Coppola (Futura), De Godenz (UpT), Marini (5 stelle) e Ferrari (Pd). La comunicazione della Giunta è in programma la mattina di martedì 8 ottobre, nella prima delle due giornate consiliari convocate in Aula dal presidente Kaswalder, subito dopo il question time da cui saranno aperti i lavori.

Ecco il testo della richiesta.

«Desta un vivo allarme, in città e nelle valli, la riorganizzazione del settore delle politiche sociali in Trentino. Le linee guida in materia di affidamento dei servizi socio-assistenziali, in attuazione della legge provinciale 13/2007 sulle politiche sociali e in adeguamento al nuovo codice nazionale degli appalti, nel corso dell’estate sono state presentate agli enti locali e alla Consulta delle politiche sociali che rappresenta il mondo delle cooperative.
I tempi stringenti dettati dalla giunta e dalla dirigenza provinciale per il confronto su una materia estremamente complessa non sembrano consentire il necessario approfondimento del sistema degli strumenti previsti (procedure di coprogettazione, accreditamento libero, procedure concorrenziali) per arrivare, non oltre il 30/6/2021, a definire un nuovo regime degli affidamenti prorogati ex art. 38 comma 5 bis, LP 14/91 e la definitiva stesura del cosiddetto catalogo dei servizi sociali.
Il mancato approfondimento sulle nuove procedure rischia di “appiattire” la scelta di funzionari e dirigenti di Comuni e Comunità di Valle sugli strumenti consolidati delle gare d’appalto, procedure che risultano poco adattabili alle necessità di continuità del servizio, qualità dello stesso e attenzione alle particolarità dei vari ambiti territoriali tipiche dei servizi sociali (siano esse bandite sotto o sopra la soglia comunitaria di riferimento). La settimana scorsa, i sindacati hanno rilanciato la preoccupazione per la sorte di 9mila lavoratori trentini, affermando in un comunicato: “No alle gare di appalto dei servizi sociali costruite sulla pelle dei lavoratori”. Un’interpretazione “morbida” delle clausole sociali crea gravi disagi, come si è visto con la vicenda del portierato dell’Università. La logica del massimo ribasso, anche nel terzo settore, rischia di produrre conseguenze micidiali sulla dignità del lavoro degli operatori ma anche sulla qualità dei servizi, per le famiglie e in particolare per i soggetti sociali deboli.

Si chiede perciò una COMUNICAZIONE urgente, ai sensi dell’articolo 140 del regolamento consiliare, da parte del presidente della Provincia autonoma di Trento, sui tempi e sulle modalità con cui abbia intenzione di procedere nella delicatissima materia della riforma dell’affidamento dei servizi socio-assistenziali.

Cons. Paolo Ghezzi (Gruppo Futura)

Cons. Lucia Coppola (Gruppo Futura)

Cons. Filippo Degasperi (Gruppo M5S)

Cons. Alex Marini (Gruppo M5S)

Cons. Sara Ferrari (Gruppo PD)

Cons. Alessandro Olivi (Gruppo PD),

Cons. Pietro Degodenz (Gruppo Upt).»

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