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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * QUARTA COMMISSIONE: « RINVIATI I DDL SULLA CELIACHIA E L’ACCESSO AI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA »

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11.57 - lunedì 7 marzo 2022

Quarta commissione, rinviato il ddl Zanella sulla celiachia. Oggi in Quarta commissione, presieduta da Claudio Cia (FdI), si sono affrontati i ddl che riguardano interventi per la celiachia, l’accesso ai servizi per la prima infanzia e le imprese sociali. Due ddl, il primo di Zanella (Futura), il secondo di Sara Ferrari (Pd), sono stati rinviati su richiesta di proponenti. Per il terzo, quello sulle imprese sociali di Alessio Manica (Pd), sono state decise le audizioni.

Primo punto, il ddl n. 83 di Paolo Zanella (Futura) sulla tutela dell’alimentazione fuori casa per i celiaci che è stato rinviato su richiesta del proponente. In apertura l’assessora Segnana ha ricordato che il confronto con l’associazione celiaci è sempre stato aperto e approfondito, mentre Maria Grazia Zuccalli, dirigente del Dipartimento prevenzione dell’Apss, ha espresso perplessità su alcuni punti del disegno di legge. Con l’obbligo di notifica all’Apss da parte dei ristoratori che offrono alimenti per celiaci (5500 imprese di ristorazione e circa 600 tra mense scolastiche e aziendali) si rischierebbe di imporre un sovraccarico sia alle imprese e all’Azienda sanitaria.

La formazione, ha continuato la dirigente, viene fatta dall’Accademia d’impresa con corsi concordati con l’Apss e l’Associazione celiaci. Inoltre, nelle scuole alberghiere sono stati inseriti percorsi formativi sulla celiachia. L’obbligo di rinnovare la formazione ogni tre anni non sembra opportuno, perché questa va fatta quando serve, cioè quando ci sono reali novità. Inoltre, ha ricordato la dottoressa Zuccalli, l’Azienda sanitaria sta elaborando linee guida per affrontare tutte le intolleranze e non solo quella al glutine.

Paolo Zanella ha difeso la necessità da parte di chi si propone di fornire alimenti senza glutine di darne comunicazione all’Apss , sull’esempio di altre regioni e in base alla normativa UE.

L’assessore Failoni ha affermato che il ddl di Zanella sarebbe stato necessario 20 anni fa ma non oggi perché, oltre alle linee guida della sanità, baristi e ristoratori adottano pratiche ormai usuali e precise perché è il mercato a richiederlo C’è, insomma, una responsabilità nei confronti dei clienti celiaci e ristoratori e baristi non possono permettersi di sbagliare.

Secondo Paola Demagri (Patt) c’è una certa confusione tra controllati e controllori e questa proposta di legge potrebbe forse mettere un po’ d’ordine. Mentre Zanella ha ricordato che il ddl nasce dalla constatazione che i celiaci che vogliono mangiare fuori casa trovano ristoratori che non sempre conoscono i problemi del senza glutine. Dai dati di una recente ricerca, ha aggiunto, emerge che c’è tutt’altro che una conoscenza diffusa delle norme europee e delle pratiche sull’alimentazione per i celiaci. Il ddl chiede in sintesi di inserire nel manuale Haccp degli operatori, attraverso le associazioni di categoria, le linee guide per migliorare il servizio alle persone celiache, per alzare il livello di conoscenza e migliorare la qualità di vita dei celiaci.

Per Franca Dalvit, dirigente del Servizio artigianato e commercio, imporre l’obbligo di formazione a tutto il personale della ristorazione risulterebbe complesso, tenendo anche conto che il settore affronta grosse difficoltà nel trovare personale che, perlopiù, viene da fuori. La dirigente ha ricordato che in Alto Adige si è pensato a un marchio per i ristoranti “gluten free” e da noi sarebbe possibile pensare alla pubblicazione di un elenco di locali che offrono una particolare attenzione agli alimenti per celiaci.

Infine, Paolo Zanella ha chiesto al presidente Cia di rinviare ad altra seduta la votazione il ddl per accogliere in alcuni emendamenti le osservazioni fatte dai dirigenti oggi. Questo perché, ha ribadito Zanella, c’è la necessità, senza aggravi burocratici, di potenziare le conoscenze e la qualità dell’offerta per i celiaci.

Si è passati poi al ddl n. 91 che mira a introdurre rimborsi per garantire il diritto alla famiglie di accedere ai servizi socio – educativi per la prima infanzia. La proponente Sara Ferrari (Pd) ha chiesto di rinviare la discussione del ddl per approfondire il confronto. Proposta che l’assessore Spinelli ha accolto anche se, ha aggiunto, la Giunta non condivide i contenuti del ddl. Comunque, un tavolo di confronto tecnico – politico verrà istituito per un analisi della proposta Ferrari.
Infine, si è passati al ddl n. 78 che ha l’obiettivo di inserire nelle leggi che riguardano le coop sociali le imprese sociali. Nella seduta di oggi della Quarta commissione si è decisa la scaletta delle audizioni.

Paola Demagri (Patt), in conclusione di seduta, ha ricordato di aver avviato una richiesta di audizione dell’Ordine degli psicologhi riguardo al decreto del Governo sul tema delle conseguenze psicologiche sulla popolazione dell’epidemia da Covid. Richiesta che è stata accolta all’unanimità. Sì anche all’audizione, in una delle prossime settimane, del sindaco di Giovo sulle criticità della riforma dell’Azienda sanitaria. Infine, Mara Dalzocchio ha chiesto di sentire, in merito al ddl 104 sull’assegno unico, il presidente nazionale dell’Istat e il centro studi Rosario Livatino.

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