L’operazione contro lo spaccio di droga, magistralmente portata a termine nei giorni scorsi dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Trento, desta allo stesso tempo preoccupazione e soddisfazione.
Il primo sentimento deriva dalla rinnovata riprova di come la tossicodipendenza sia una piaga diffusa nel nostro tessuto sociale e di come la criminalità – anche quella organizzata di stampo camorristico – abbia potenti mezzi di penetrazione con i suoi lucrosi traffici, anche in terre come la nostra, apparentemente aliene al suo “habitat” più naturale.
C’è invece soddisfazione perché ancora una volta gli “anticorpi” in Trentino hanno funzionato, grazie al paziente lavoro degli inquirenti, che hanno concluso le loro indagini con numeri davvero importanti di denunce e di sostanza stupefacente sequestrata.
Le forze dell’ordine ci sono, possono far leva su una comunità trentina ancora reattiva e collaborativa, e tengono quindi alto il livello di attenzione e di contrasto allo squallido mercato della droga. Questa garanzia, coniugata con le politiche di prevenzione, assistenza e cura messe in atto dalla nostra Provincia Autonoma, rappresenta un’arma fondamentale per difendere l’alto livello di qualità della vita dei trentini e in Trentino.
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Il presidente del Consiglio provinciale di Trento
Walter Kaswalder