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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE PAT: SESSIONE POMERIGGIO: ” IL DIBATTITO INCENTRATO SULLE LINEE DI GOVERNO DEL PRESIDENTE FUGATTI “

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17.56 - martedì 11 dicembre 2018

Consiglio, la prima parte del dibattito del pomeriggio sulle linee di governo del Presidente Fugatti.

Savoi: questa è la Giunta dei fatti non delle chiacchiere.

Il primo ad intervenire oggi pomeriggio è stato Alessandro Savoi della Lega. Il leghista, rivolto all’opposizione, ha affermato che questa maggioranza risponde alle chiacchiere con i fatti. Non c’è, invece, alcuna volontà di far arretrare il Trentino, come afferma la minoranza; Trentino al quale, il centro sinistra, avrebbe lasciato solo “lacrime e sangue”. Il vento politico, ha continuato, è cambiato preannunciandosi con il referendum del dicembre 2016 su una riforma che avrebbe distrutto l’autonomia; vento che è arrivato per volontà dei trentini, dopo 50 anni di centro sinistra prima e centro sinistra autonomista poi. Una sconfitta che, secondo Savoi, deriva dal fatto che la coalizione di governo ha dimenticato il popolo. “Il nostro sarà – ha detto – il governo del buonsenso, che fa le cose il semplici come la riapertura del punto nascite di Cavalese”. Un altro dato di orgoglio della Lega, ha continuato rivolgendosi a Lucia Coppola di Futura, sta nel fatto che il governo del cambiamento nazionale ha bloccato l’invasione degli immigrati clandestini. In sintesi, la Giunta Fugatti, deve affrontare una pesante eredità, a partire dalla situazione dei comuni. Duro l’atteggiamento dell’esponente leghista nei confronti delle opposizioni: le critiche, ha concluso, ad una Giunta che si è appena insediata è da “irresponsabili e criminali”.

 

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La reazione delle minoranze.

In seguito all’intervento di Savoi, Alessio Manica del Pd, è intervenuto per fatto personale rivolgendosi al Presidente del Consiglio: “Questo non è un bar – ha affermato – e le parole hanno un peso e non è accettabile farsi dare del delinquente e del mafioso. Questo non è un bar – ha sottolineato – e questo Presidente va chiarito”. Filippo Degasperi di 5 Stelle ha anche lui chiesto l’intervento di Kaswalder, perché quando si dice che chi critica è un delinquente è il caso che il Presidente intervenga. “Metterla in caciara – ha affermato – è un attimo, basterebbe parlare dei 49 milioni di euro. Nessuno della minoranza ha usato toni inopportuni. Se vogliamo metterla in politica da bar basta dirlo. Ci vuole un attimo a cambiare il tono”. Kaswalder ha ritenuto fondate queste posizioni e ha invitato i consiglieri ad una maggiore attenzione nell’uso delle parole.

 

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Rossi: sul maltempo fare chiarezza sulle risorse per i comuni.

Ugo Rossi del Patt, rivolgendosi ai consiglieri leghisti Ambrosi e a Savoi, ha ricordato che è duro stare all’opposizione ma e più duro stare al governo. Anche perché in Trentino, ha aggiunto, non ci si può nascondere. Ei trentini, quando le elezioni si allontanano, l’euforia elettorale va scemando vogliono risposte. Rossi ha poi ringraziato l’assessore Spinelli il quale, in contro tendenza, ha ricordato, ha detto che siamo in ripresa dalla fine del 2013. Quindi col governo ci centro sinistra. Altro ringraziamento all’ assessore Bisesti, il quale sul tema dei presepi a scuola, ha affermato che si tratta di un semplice auspicio, una cosa buona perché, ma che mostra le difficoltà di chi governa: un giorno si dice che i presepi di devono fare e poi che si tratta di un auspico perché non si possono imporre. Terzo ringraziamento di Rossi a Fugatti, che, sempre su presepi e crocefissi, di fronte alle critiche provenienti da alcuni esponenti della Chiesa, ha detto che si trattava di parroci di città e non di periferia. Però, ha aggiunto l’ex presidente della Giunta, anche da parroci di periferia sono venute critiche nei confronti di una smodata ricerca di consenso. Sul tema della viabilità, Rossi ha chiesto chiarezza: la terza corsia dell’A22 è la terza corsia o la terza corsia dinamica? Chiarezza ha chiesto anche sul tema delle autonomie locali. Legittimo, ha aggiunto, toccare le gestioni associate, cosa che si può fare velocemente, ma nella manovra di assestamento sarebbe interessate trovare un meccanismo per destinare una parte di gettito a progetti di sviluppo locale. Dando così ai comuni, associati in meno, delle risorse certe per programmi di investimento. Altri chiarimenti vanno dati, ha continuato, sul tema del maltempo in tempi brevi e in Consiglio in modo ufficiale. Rossi ha ricordato che la circolare di Fugatti sospende, a tutti i livelli, gli investimenti pubblici dei comuni e le comunità. Se era giusto fermarsi un attimo, ha detto, ma è tempo di prendere una decisione. Non vorrei, ha continuato Rossi, che il maltempo fosse una scusa per entrare nel merito di opere già decise e fermarle senza prendersi la responsabilità di dire a questo o quel sindaco che si tratta di errori. Lo abbiamo fatto anche noi, ha affermato, con il no al centro wellness di Pinè. In questo caso, invece, si è sospeso tutto e il presidente della Giunta potrà dare deroghe a chi decide lui. “Altro che protagonismo dei comuni – ha affermato – non è più il cappello in mano ma è la mano nel cappello”. Sui danni del maltempo, ha detto infine Ugo Rossi, va applicato il modello Moena per Dimaro e vanno previsti aiuti a chi deve scegliere la strada dell’imprenditoria tra i dipendenti che hanno perso il lavoro per l’alluvione.

 

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Paoli: bene l’appello di Fugatti su crocefissi e presepi.

Denis Paoli della Lega ha ricordato di aver proposto, 14 anni fa, da studente, i crocifissi nell’istituto Martino Martini e di aver avuto, in questa sua battaglia, il sostegno di Fugatti. S’è detto orgoglioso, quindi, del fatto che il Presidente e Bisesti abbiano invitato a esporre a scuola i simboli della nostra millenaria tradizione cristiana. Ed ha invitato Rossi a non fare ironia sui simboli. Rossi, per fatto personale, ha ribattuto di non aver per nulla ironizzato, ma di condividere l’auspicio, che non ci sono atti amministrativi che ne impongano l’esposizione nelle scuole e che ci sono alcuni parroci che hanno fatto un ragionamento un po’ diverso. “Per me poi – ha concluso – il crocefisso non è solo un simbolo di tradizione ma di realtà di oggi e di domani. Nella storia il crocefisso ha saputo anche interpretare i fatti dell’oggi”.

 

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Zeni: attenti, si rischia di frammentare la nostra comunità.

Luca Zeni del Pd ha ricordato di aver aperto la discussione sulle linee di governo in modo moderato e richiamando tutti i consiglieri al ruolo istituzionale e quindi a fare attenzione alle parole che si usano e alle loro conseguenze. “Perché – ha aggiunto – si rischia di frammentare la comunità provocando danni irreparabili, al di là della destra e della sinistra”. Negli interventi della maggioranza sembra, ha detto inoltre, che si consideri ancora all’opposizione. Sentire interventi della maggioranza incentrati sulle critiche dell’opposizione è strano. Chi ha responsabilità di governo ha il dovere di dirigere, risolvere le questioni e non solo quello di ascoltare. Sulle elezioni, secondo Zeni, ha inciso un’onda internazionale e nazionale, “dopo di che – ha ammesso – noi ci abbiamo messo del nostro”. Ora però è inutile disquisire su questo, meglio è dire cosa si vuol fare. Il problema, nel concreto, è come si affrontano i problemi, a partire da quello degli anziani. In questi primi giorni, ha aggiunto Zeni, la Giunta ha mostrato una certa superficialità e molto presidenzialismo. Magari comprensibili, ma, soprattutto nella fase iniziale, va dedicato tempo allo studio e all’approfondimento. Sempre nei fatti, secondo Zeni, sulla Valsugana non si è affrontato, a quanto pare, l’imbuto del colle di Tenna, per risolvere il quale occorrerebbe un’opera da 300 milioni di euro, secondo un progetto di qualche anno fa. Tra Pat e comuni i rapporti non sembrano semplici, s’è visto sulla sicurezza, sulle opere, ad esempio per le 4 corsie in Valsugana e la Valdastico in Vallagarina. Tra Giunta e comuni, insomma, non sembra esserci un rapporto idilliaco. Tutt’altro.

 

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Demagri: il governo è di fronte alla sfida dell’assistenza agli anziani.

Paola Demagri del Patt ha detto che, raccogliendo l’invito di Alessia Ambrosi, gli autonomisti sono pronti a incalzare la maggioranza a partire dagli anziani, ad esempio le direttive per le Apsp. Demagri ha invitato a incrementare le iniziative di cohousing; ha ricordato che va riempito di significato lo “Spazio Argento” e va capito se le Comunità di valle avranno ancora la competenza dei servizi sociali. Sulla sanità, ha aggiunto, non c’è solo il Punto nascite, ma, in una visione d’insieme, servono formule adeguate per consentire ai cittadini di avere un’integrazione tra sanità ospedaliera e quella territoriale. Servono, ha detto ancora, Lea per patologie che oggi non sono esentate dai ticket o che causano particolare difficoltà ai pazienti. Per ciò che riguarda l’artigianato, infine, per Demagri va posta attenzione alla viabilità delle zone periferiche e di montagna e va posta mano alla regolamentazione degli appalti e la sburocratizzazione.

 

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Dallapiccola: questo governo dovrà affrontare il tema dei lupi e degli orsi e capirà quanto è difficile.

Michele Dallapiccola del Patt si è soffermato sulla Valdastico e sul tema, fino a poco fa rovente, dei grandi carnivori. Una scelta, quella della Valdastico, che rappresenta, ha detto, una presa in giro per i cittadini della Valsugana; una presa per i fondelli che va a avanti da 50 perché la Valdastico è sempre stato un tema da sollevare quando non c’erano idee. “Anche questa volta – ha detto ancora – finirà in una lunghissima discussione che darà fiato ai comitati. Oggi il contesto sociale è difficilissimo da gestire e le decisioni sono influenzare da questi movimenti. Non c’è che lasciarvi fare e sarà il futuro a mostrare le vostre capacità di gestire il dissenso”.
Rivolgendosi all’assessore Failoni ha detto di averlo sentito portare, in questi primi giorni, solo le posizioni di una sola associazione di categoria, ma chi governa, ha ricordato, deve sentire tutti. Alla consigliera Ambrosi ha ricordato di non aver firmato alcun progetto Life Ursus perché si tratta di un bando internazionale, che si è chiuso nel 2004, quando Dallapiccola non era ancora in Consiglio. “Questo dimostra che è facile parlare dei problemi quando si parla dall’esterno e ben diverso è affrontarli con responsabilità di governo. Lascio in eredità – ha aggiunto – a Fugatti orsi e lupi, argomenti che sono spariti dopo la campagna elettorale, ma che rappresentano ancora un problema per gli allevatori. Ed ricordo che è stato il Governo vostro amico ad impugnare la nostra legge per proteggere almeno le persone dai grandi carnivori. Notizia del ricorso che, curiosamente, è stata comunicata nella prima seduta del Consiglio che vede la vostra maggioranza”. Ma, in tema di orsi, ha ricordato, c’è un altro problema all’orizzonte: la consanguineità. La nostra popolazione di orsi, ha affermato, si sta ibridando entro due linee famigliari e quindi o si fanno scelte o si estingueranno. Gli allevatori saranno contenti ma, ha aggiunto l’ex assessore, dall’altra vi troverete a dover dire che volete l’estinzione e ciò provocherà una crisi nazionale e internazionale. “Io ho provato cosa vuol dire avere a che fare con proteste che vi porteranno sulla ribalta nazionale e internazionale. Con Daniza, ha detto rivolto a Failoni, c’era la preoccupazione seria del boycot Trentino”. Governare, ha concluso, significa scegliere con tutte le conseguenze.

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