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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « APERTO IL DDL DELLA GIUNTA; L’OBIETTIVO È CONTENERE GLI INTERESSI SUI FINANZIAMENTI ALLE AZIENDE »

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18.26 - giovedì 22 settembre 2022

Prima commissione, aperto il ddl della Giunta che ha l’obiettivo di contenere gli interessi sui finanziamenti alle aziende

In Prima commissione, oggi pomeriggio, è stato avviato l’iter del disegno di legge n. 161 del presidente della Giunta che prevede il cofinanziamento per 5 milioni all’anno per il 2022 – 23 degli interessi sui prestiti alle aziende e che si colloca all’interno del pacchetto di misure straordinarie per le famiglie e le imprese e gli investimenti pubblici per far fronte all’emergenza bollette. Un ddl urgente che si aggiunge, ha affermato il presidente, all’intervento da 40 milioni per dimezzare il costo dell’energia che interesserà circa 200 mila famiglie e sarà finanziato con il fondo di 100 milioni per le crisi energetiche inserito nella manovra di assestamento di luglio. Quaranta milioni, ha continuato, che si basano sulla stima dei valori medi delle bollette degli ultimi quattro mesi che va dagli 80 ai 100 milioni. Quindi, i 40 che verranno erogati dalla Pat permetteranno di dimezzarle.

Col ddl aperto oggi, invece, ha affermato il presidente, si interviene sulle imprese con 5 milioni del 2022 e altrettanto sul 2023 come contributi in conto interessi. Quindi, la norma va a sostegno della liquidità delle ditte, nel momento in cui si trovano a dover rimborsare i finanziamenti Covid e ad affrontare i costi energetici, co – finanziando i costi degli interessi sui nuovi mutui nei prossimi due anni. Un importo che dovrebbero contribuire a cofinanziare interessi 330 milioni di finanziamenti per 330 milioni di euro. A questo ddl, ha ricordato il presidente, vanno aggiunti i finanziamenti Psr e Pat per l’efficientamento energetico e gli interventi sulle bollette da 25 milioni, concessi in base all’Icef, che coinvolgono una platea di 35 mila famiglie. Sempre in materia di energia, lunedì, ha concluso, la Giunta ha approvato un ddl che prevede la sospensione dei bandi delle concessione idroelettriche fino al 2029. Una proposta che è stata fatta in questo momento perché la situazione è di emergenza e si potrà probabilmente trattare, probabilmente, col governo attualmente in carica.

 

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Futura: tanta fretta, ma solo per gli annunci elettorali

Il consigliere Futura ha affermato che la Giunta ha affrettato gli annunci per motivi elettorali e ha criticato la misura che ha definito “iniqua” dei 180 euro. Le elezioni, ha aggiunto, hanno “svegliato” la Giunta anche sulle concessioni. Anche questo ddl è urgente così come per i 180 euro alle famiglie c’è stata tanta fretta. Fretta di annunciarli, visto che verranno erogati a gennaio. Nel merito del disegno di legge l’esponente di Futura ha affermato che un’iniezione di 5 milioni è insufficiente e ha ricordato che gli interventi si sarebbero potuti fare già nell’assestamento di luglio.

 

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Misto di minoranza: assurdo dare soldi a pioggia per le bollette

Il consigliere del Misto di minoranza ha ricordato che crisi energetica e rialzo dei costi vanno imputate a Putin, personaggio che è stato osannato da alcuni esponenti politici compreso il leader del partito al quale fa riferimento il presidente della Pat. Un fatto che le famiglie trentine devono sapere. E così, ora la Provincia meritoriamente si sta muovendo e sta cercando di mettere in atto qualche correttivo di una situazione causata dal leader del Cremlino. Sono stati presi, ha aggiunto, alcuni provvedimenti così tutti, compresi consiglieri provinciali e presidente della Giunta, a gennaio riceveranno 180 euro. Quelli, come le famiglie unigenitoriali con uno stipendio di 1.200 euro e l’affitto, potranno trarne un sollievo, ma non cambieranno nulla nel portafoglio dei benestanti. Più logico, ha detto ancora, sarebbe stato impiegare queste cifre per il sostegno dell’assistenza sociale, o concedere contribui sulla bolletta per le piccole e piccolissime imprese.

Assurdo, invece, concedere prestiti, stile helicopter money, per pagare le bollette. Si spera, ha aggiunto il rappresentante del Misto di minoranza, che questa scelta non sia stata fatta per il bilancio di Dolomiti Energia. Infine, ha detto di rifiutarsi di credere che la Pat non sia in grado di mettere un campo un meccanismo per rendere razionale e giusto questo contributo. Sulle gare per le concessioni, ha affermato che anche questo caso si è approfittato dell’effetto Putin per cambiare idea e prorogare le concessione. Ma dopo 4 anni di legislatura, ha detto ancora, il presidente della Giunta non ha mai espresso una linea, una strategia su questo tema fondamentale. Il ddl che arriverà, ha chiuso, si chiama piano industriale di Ds, ma sul ruolo dei capitali privati non c’è una posizione della Giunta e, in generale, non si capisce cosa la Pat voglia fare dell’acqua e quindi dell’energia.

 

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Misto di maggioranza: i 180 euro sono un aiuto apprezzato dai cittadini

Il consigliere del Misto di maggioranza ha mosso invece una critica al Governo che avrebbe potuto fare una piccola variazione dell’Iva per dare una mano alle aziende e ha aggiunto che i 180 euro saranno un aiuto apprezzato da pensionati e bassi redditi. E quindi, pur non essendo la soluzione per tutti i mali, la misura rappresenta non un segnale elettorale ma di vicinanza nei confronti dei cittadini. Inoltre, con numeri così alti approntare una procedura non è semplice.

 

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Il Pd: mettendo liquidità nel sistema economico si alimenta l’inflazione

Il consigliere del Pd ha affermato che vanno evitate le semplificazioni perché siano in un momento assai speciale dove un’alta inflazione coincide con alti tassi di interesse. Il Covid, ha detto, ha spinto governi e banche centrali a fare politiche fortemente espansive che stanno alla base dell’inflazione. La ripresa c’è stata ma anche la fiammata inflazionistica che è concisa con la strozzatura dei costi dell’energia. Su tutto questo si è innestata la strategia di Putin che ha mosso guerra ora non a caso, perché pensava di trovare un’Europa molto fragile sul piano energetico. L’idea di dipendere dalla Russia, ha aggiunto, è stato un pensiero con la sua razionalità perché prevedeva l’integrazione di Mosca nell’area europea. La reazione di Putin, invece, è stata quella tipica dei sistemi autocratici. Reazione che deve far riflettere sull’importanza della difesa della democrazia e dello stato di diritto. L’occidente, ha aggiunto l’esponente Pd, ha saputo mantenere una certa coesione che ha reso difficile la strada dei russi. In questo quadro, viene spontaneo pensare che mettere mano al portafoglio sia la soluzione migliore, ma si finisce invece per alimentare l’inflazione e tenere alti i prezzi. Ciò non toglie, ha aggiunto, che si debbano aiutare le categorie più fragili, ma in una situazione del genere, gettare soldi a pioggia in un sistema economico già caratterizzato da una eccessiva liquidità è negativo.

Ma queste scelte, ha affermato, sono frutto dell’accantonamento dei 100 milioni consegnati con l’assestamento al presidente, mentre, come ha chiesto la minoranza, si doveva riflettere su come impiegarli anche a favore delle famiglie. Sarebbe stato necessario un confronto democratico che è utile per fare scelte oculate. Mentre, con queste manovre si buttano i soldi dall’elicottero quando, contrariamente alla fase Covid, c’è il bisogno di una politica opposta. Infine, ha chiesto perché i 5 milioni del ddl non sono posti nel fondo dei 100 e dal testo del ddl non si capiscono quali siano le coperture di questa cifra. Inoltre, i primi due articoli, secondo il consigliere Pd, si potrebbero definire viziati ad un eccesso di delega alla Giunta che il legislativo del Consiglio ha puntualmente rilevato. Quindi, sui regolamenti dei primi due articoli, così come sulla misura dei 180 euro, sarebbe e sarebbe stato necessario un passaggio in Consiglio. Sull’articolo tre (la possibilità della cessione di imposta tra enti strumentali Pat) ha raccomandato prudenza.

 

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Il presidente: in emergenza non si possono chiedere Icef e domande ai cittadini

Il presidente ha detto che risponderà nella discussione dell’articolato sui temi riguardanti le fasce di reddito per i 180 euro delle bollette. Con questi 40 milioni, ha aggiunto, si sta ragionando su una misura emergenziale partendo dal fatto, una discriminante tra Giunta e opposizione, che non si possono trattare le famiglie trentine in una situazione di emergenza come vengono trattate nei momenti normali, applicando Icef, chiedendo di inoltrare domande eccetera. Le famiglie trentine, ha detto il presidente, spesso anche per motivi di dignità, non hanno voglia di fare carte per chiedere i soldi, anche se ne hanno bisogno. Quindi, questo dei 180 euro per abbattere le bollette è il modo più rapido e immediato per dare una risposta. La novità è quella che ci si trova lo sconto in bolletta e quindi tecnicamente è impossibile stabilire criteri diversi.

Il limite dei 4,5 kilowatt, ha continuato, è comunque discriminante. Il provvedimento sulle imprese serve contenuto nel ddl aperto oggi in commissione riguarda i finanziamenti nuovi e quelli Covid che sono a rischio perché le aziende si trovano in difficoltà a causa della crisi energetica. Il modello adottato per le famiglie non sarebbe sostenibile per il mondo delle imprese che hanno un monte spese energetiche di un miliardo e due . Quindi, per dimezzarlo sarebbero serviti 600 milioni. Quindi, la Giunta, non guarda ai modelli macroeconomici per contenere l’inflazione, ma punta ad aiutare subito 200 mila famiglie.

Sul tema delle concessioni il presidente ha affermato che le scelte vennero fatte in un mondo completamente diverso da quello attuale e comunque un rinvio delle concessione non sarà cosa facile. Infine, rispondendo al consigliere Pd ha affermato che le maggiori entrate, per coprire i 5 milioni del ddl, verranno dall’intervento del Governo sugli extra profitti. Sulla cessione del credito tra enti strumentali, invece, la ratio è quella di permettere la serenità finanziaria all’Itea per la grossa operazione di ristrutturazione delle Torri di Man.

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