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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * GIORNATA AUTONOMIA:KASWALDER, « PRIMO FORUM, EDUCARE A CONOSCERE LA SPECIALITÀ TRENTINA »

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12.54 - martedì 5 settembre 2023

Si è concluso poco fa il Primo forum dell’autonomia, il primo panel dei lavori della Giornata dell’autonomia 2023. Un approfondimento, a cura del Consiglio provinciale, che ha visto la presentazione del programma formativo 2023/2024 ideato da Palazzo Trentini per le scuole trentine nell’ambito di un’attività che nello scorso anno scolastico, il 2022/2023, ha intercettato oltre 7.000 studenti. Presentata anche l’offerta per le scuole della Fondazione Museo storico trentino.

La mattinata in Sala Depero, presentata da Gianna Zortea (Ufficio stampa della Provincia), ha preso il via con un’introduzione del direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e del presidente del Comitato per il Cinquantenario del secondo Statuto di autonomia Giuseppe Ferrandi. Paolo Nicoletti ha parlato della Giornata dell’autonomia come di un’occasione celebrativa non fine a sé stessa: non si può dire che l’autonomia per i trentini sia sconosciuta, ma bisogna comunque riconoscere lo iato tra chi se ne occupa per professione e il cittadino, ha evidenziato. Bisogna quindi per Nicoletti lavorare per far conoscere l’autonomia soprattutto alle nuove generazioni. Gestire l’autonomia (che significa anche aggiornarla e interpretarla) implica un’assunzione di responsabilità straordinaria; in questo senso il ruolo delle scuole nei confronti delle nuove generazioni è estremamente importante.

Giuseppe Ferrandi ha ricordato come la Giornata dell’autonomia debba essere non solo un momento di rappresentanza, ma anche di riflessione, una sorta di cantiere per l’autonomia. Ha fatto riferimento ai forum previsti per la giornata e affermato che si pensa sempre a Degasperi e Gruber come in odore di santità autonomista, ma bisogna uscire dall’idea che sia sufficiente evocare i padri fondatori. Il Secondo Statuto di autonomia ha avviato 50 anni fa un percorso importante che, secondo il direttore, ora bisogna iniziare a documentare. Se si vuole fare un lavoro di revisione storica e critica (che si vuol fare per avere un esercizio dell’autonomia non di maniera) è fondamentale il ragionamento sulle fonti.

 

 

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALL’AUTONOMIA
Kaswalder: nell’anno 2022/2023 incontrati 7.049 studenti
I lavori, moderati dal giornalista del Consiglio provinciale Bruno Zorzi, sono entrati nel vivo con il saluto e l’introduzione alla presentazione dell’attività curata dal Consiglio per le scuole trentine di ogni ordine e grado del presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder. Questi ha ricordato, tramite il racconto di un aneddoto, la genesi dell’attività per le scuole: confrontandosi con un nipote, all’epoca alla scuola primaria di primo grado, si è accorto che di autonomia sapeva poco. Ne è nata una riflessione che ha portato alla creazione dei percorsi concepiti per far capire ai giovani cosa è l’autonomia e che è la nostra ricchezza. In un mondo globalizzato, ha proseguito Kaswalder, se le radici rimangono ben ancorate al terreno significa mantenere l’identità. Ha accennato alla storia e ricordato l’importanza per il Trentino e l’Euregio di un cammino da intraprendere con prudenza verso il Terzo Statuto per quanto riguarda le competenze dell’autonomia. Ha scelto poi, per inquadrare l’attività, di far parlare le cifre.

I ragazzi trentini che hanno avuto modo di toccare con mano la realtà consiliare e di conoscere da vicino l’autonomia speciale trentina sono stati 3.401 nel primo anno post Covid e ben 7.049 nell’anno scolastico terminato lo scorso giugno, ha ricordato. Il trend ha visto una crescita da 191 a 397 classi: un dato significativo della direzione di marcia impostata dall’Ufficio di Presidenza in carica e presidente, ha affermato lo stesso Kaswalder ricordando che si è voluto investire in quantità e qualità nel dialogo tra il Consiglio provinciale e le scuole trentine di ogni ordine e grado. Una scelta che è stata perseguita lungo tutta la legislatura, basata sulla consapevolezza che l’autonomia è nelle mani dei nostri giovani. In questo senso un bagaglio minimo di conoscenza, un attaccamento sincero e motivato al nostro modello di specialità, sono il presupposto necessario per qualsiasi discorso di prospettiva sul mantenimento e rafforzamento di quanto fu impostato nel 1948 e poi aggiornato e attualizzato nel 1972. Il presidente Kaswalder ha quindi ringraziato per il lavoro svolto lo staff di palazzo Trentini e i qualificati partner esterni. Si stanno per mettere in campo modalità nuove e un organico rafforzato per questo nostro strategico settore di attività, ha anticipato confidando che, con il programma 2023/2024 quest’anno segni un ulteriore passo avanti qualitativo e anche nei numeri sulla via della costruzione di una generazione di trentini attenti. Come cantava Pierangelo Bertoli, ha concluso: con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

 

Ceccato: scuola, esercizio di autonomia
Roberto Ceccato, dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura della Provincia, è intervenuto in rappresentanza della scuola. è giusto guardare l’autonomia in una visione a 360 gradi, ha detto: non solo riflettere su come parlare dell’autonomia alla scuola, ma anche cosa significa l’esercizio dell’autonomia nella scuola. Bisogna porsi la domanda di come un giovane può essere interessato alle vicende e alla storia dell’autonomia provinciale. Un interesse reale alla specialità autonomistica deve prendere le mosse da una consapevolezza profonda, dai temi della libertà e della responsabilità, fondamentali per la crescita della persona e della comunità. Ha indicato quindi la dimensione ontologica dell’autonomia: se si riesce a trasmettere quest’idea ai ragazzi cambia il modo in cui si comunica e si trasmette l’autonomia speciale. Il tema dell’autonomia scolastica, ha detto poi Ceccato, non è nuovo, ha poco più di 20 anni, un traguardo importante che al momento però ha portato a risultati inferiori alle aspettative. La domanda è quanto siamo ancora lontani da una piena autonomia della scuola? È giunto per il dirigente il tempo di riprendere il tema e riflettere sul significato dell’autonomia scolastica, con il coraggio di affidare a ciascuna realtà scolastica più libertà, più autonomia nella formazione della proposta scolastica.

 

#CONOSCIAMO AUTONOMIA
Zanin: una proposta in continua crescita
L’attività per l’anno scolastico al via è stata presentata dal responsabile Luca Zanin assieme a Rodolfo Ropelato e Nicola Tomasi dell’Attività di stampa, informazione e comunicazione del Consiglio. Luca Zanin ha proposto, accompagnato dalle immagini delle iniziative del passato, un excursus sull’attività proposta a partire dagli anni anni scolastici 2020-21 e 2021- 22: mentre mezzo Trentino si fermava per le restrizioni legate al Covid-19, ha detto, il programma di formazione del Consiglio per le scuole cresceva nei numeri e nei contenuti, con un escamotage vincente, quello degli incontri integralmente proposti in modalità online. Appuntamenti apprezzati da docenti e ragazzi (dalle primarie alle secondarie superiori) per la possibilità di dialogare con formatori, esperti e consiglieri provinciali e un impegno che ha permesso di consolidare una rete di collaborazioni con il Museo storico del Trentino, la Fondazione Alcide Degasperi, la Scuola di preparazione sociale, l’Autorità per le minoranze linguistiche, l’ufficio Europe Direct, il Forum trentino per la pace e i diritti umani, la rete delle Riserve del Brenta, la Fondazione Megalizzi, la Commissione provinciale per le pari opportunità fra donna e uomo.

Si è creato un network e l’impianto ha dato risultati eccellenti in pieno periodo pandemico. Un’ulteriore novità sperimentata nel 2022 e riproposta nel 2023, ha ricordato il responsabile dell’Attività di stampa, informazione e comunicazione, è stato il percorso laboratoriale “Ci Pensiamo Noi”, un programma che ha permesso ad alcuni istituti superiori di sviluppare una propria idea concreta di amministrazione del Trentino e che ha visto un’efficace restituzione pubblica delle esperienze. Con il ritorno graduale alla normalità, ha aggiunto Zanin, nel 2022-23 sono riprese le visite guidate in presenza, che permettono ai partecipanti di andare a vedere e conoscere i luoghi istituzionali dell’autonomia: Sala Depero, palazzo Trentini, l’aula consiliare a palazzo della Regione a cui si aggiungono ora lo Spazio Degasperi di via Belenzani e il museo dedicato a Degasperi a Pieve Tesino. L’attività dello scorso anno è culminata poi nell’evento “Parliamo di autonomia” che ha coinvolto 400 studenti delle scuole superiori. Zanin ha quindi parlato del futuro, pensando all’anno scolastico in partenza pianificato, ha detto, secondo una scelta di metodo chiara, quella di evitare noiose lezioni frontali. Lo sforzo è quello di colpire davvero l’attenzione ma anche la sensibilità dei ragazzi, perché muovano dei passi veri di avvicinamento alla realtà dell’autonomia speciale trentina. L’attività, ha anticipato quindi, partirà con uno staff rafforzato e una proposta variegata e aggiornata. Quello che preme è la scelta di metodo: evitare negli incontri con le scuole lezioni frontali e velleità di travasi di nozioni. Si danno informazioni accurate, certo, ma l’obiettivo è colpire il cuore degli studenti, instillare un interesse vero che li porti negli anni ad appassionarsi a questa prerogativa istituzionale.

 

Le novità: un approccio esperienziale e un linguaggio giovane, i 6 hashtag
Rodolfo Ropelato e Nicola Tomasi sono entrati quindi nel dettaglio della nuova articolazione dell’offerta indirizzata alle scuole. L’approccio scelto, ha affermato Rodolfo Ropelato, è più ampio rispetto a quello del passato e non è volto a insegnare e far imparare l’autonomia ai ragazzi, ma a farla conoscere, superando un approccio prettamente didattico in favore di uno esperienziale. “Amarla, sentirla mia, conoscere l’autonomia”, questo lo slogan scelto per sintetizzare questo nuovo approccio. Far amare l’autonomia, insomma, per sentirla parte di ciascuno di noi: questo l’obiettivo dell’attività volta a creare appartenenza attraverso la conoscenza in una sorta di circolo virtuoso. Nuovo non solo l’approccio, ma anche il metodo comunicativo, che rispecchia la volontà di parlare davvero con i giovani. Un linguaggio incentrato sugli hashtag che si articola su sei ambiti:

– #VISIT: visite guidate al Consiglio provinciale e ai luoghi dell’Autonomia (le scuole si muovono verso il Consiglio)
– #LEARN: videolezioni sui temi autonomia registrate con i partner
– #MEET: incontri con un consigliere provinciale per approfondimenti tematici
– #LIVE: partecipazione della classe a una seduta del Consiglio provinciale, come a un concerto o a un evento, esperienza della democrazia all’interno dell’aula consiliare
– #COME: partecipazione di esperti del Consiglio ad assemblee o incontri nelle scuole (il Consiglio si muove verso le scuole, si passa dal concetto di accoglienza a quello di muoversi verso l’autonomia)
– #WORK: percorsi laboratoriali sul tema dell’autonomia provinciale, per lavorare insieme per l’autonomia di oggi e di domani.

 

Nicola Tomasi ha approfondito la programmazione e gli ambiti di articolazione tramite hashtag (slide in allegato sul sito del Consiglio). #Visit significa conoscere i luoghi dove l’autonomia si esercita o espone, che prevede un incontro con un consigliere provinciale. Le novità in questo senso sono la possibilità di visitare Casa Moggioli e Casa Degasperi. #Learn non è un’offerta, ma un progetto, una modalità che sostituisce l’incontro con l’esperto che avveniva nelle visite guidate smart online. Una piattaforma multimediale permetterà di erogare contenuti preregistrati. #Meet è un momento di confronto e dialogo con un consigliere provinciale che consente allo studente di entrare in un’ottica conoscitiva dell’istituzione. Un incontro di un ora con una classe e un consigliere moderato dal team del Consiglio. #Live permette ai ragazzi di assistere in diretta a una seduta del Consiglio provinciale, al confronto all’interno dell’aula. #Come riprende l’esperienza dell’evento Parliamo di autonomia, un format agile e fresco che vede il Consiglio provinciale andare direttamente nelle scuole, ad esempio alle assemblee di istituto. #Work, ha approfondito Ropelato, è una proposta di laboratori sul tema dell’autonomia: con le scuole primarie si andranno a cercare, documentare e conoscere tracce e territori dell’autonomia (ad esempio una centrale idroelettrica, le montagne, la natura, l’arte, la cooperazione).

 

UN CATALOGO DI PROPOSTE FORMATIVE TRA STORIA E CONOSCENZA DEL TERRITORIO
Museo storico: parlare della storia dell’autonomia e riflettere sull’identità
A concludere i lavori del primo forum della Giornata dell’autonomia 2023 è stato Luca Caracristi, responsabile dell’Area didattica della Fondazione Museo storico del Trentino, che ha presentato le proposte del Museo. Il Museo, ha ricordato, gestisce diversi spazi, Le Gallerie, il Museo Caproni, il Forte di Cadine, lo Spazio Degasperi a Trento. La Fondazione aprirà un’esposizione permanente dedicata al Novecento trentino, ha anticipato. Le proposte per il mondo scolastico sono raccolte nell’opuscolo Fmst per la scuola pubblicato sul sito della Fondazione. La collaborazione è con diverse istituzioni, tra cui il Consiglio. Ad esempio, a Spazio Degasperi vengono messe alla prova le scuole sulla timeline del Novecento. Occuparsi della storia dell’autonomia trentina e delle istituzioni significa porre al centro le vicende di una terra di confine, parlarne con la scuola deve divenire occasione di riflessione sull’identità del territorio e delle istituzioni. Conoscere l’autonomia significa conoscere il Trentino, il territorio, le comunità. I percorsi svolti con le scuole possono prendere diverse direzioni: per le primarie vengono proposti percorsi di scoperta dell’appartenenza che si intrecciano con la competenza geografica (le iniziative sono Storie in scatola e La carta d’identità del Trentino). Con le scuole secondarie di primo grado si sviluppa una ricognizione dei luoghi dell’autonomia che si sviluppano poi con le scuole secondarie di secondo grado. Sono inoltre a disposizione altri percorsi di approfondimento tematici, l’attività Capire l’autonomia (che racconta la nascita, lo sviluppo, le funzioni e le ragioni dell’autonomia). Accanto a queste proposte la Fondazione collabora e supporta i singoli progetti scolastici.

La mattinata è proseguita con il secondo Forum dell’autonomia, inaugurato dal saluto del presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

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