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COMUNE DI TRENTO * CIRCONVALLAZIONE FERROVIARIA: RAMPANELLI (APPA), « FOSSA ARMANELLI, IL RISULTATO DELLE ANALISI DIRÀ QUALI PRESÌDI DOVRANNO ESSERE MESSI IN ATTO DURANTE I LAVORI »

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15.51 - giovedì 15 settembre 2022

Circonvallazione ferroviaria. Cantiere pilota, in corso il campionamento degli inquinanti. Ieri con uno scavo profondo due metri è stata sbancata la fossa Armanelli dove finivano gli scarichi della Sloi. Rampanelli, dirigente Appa: “Il risultato delle analisi ci dirà quali presìdi dovranno essere messi in atto durante i lavori”.

Quattro metri per due metri per due metri: sono queste le dimensioni del cantiere pilota avviato a Trento Nord sulla fossa Armanelli, nei terreni che saranno interessati dal progetto della Circonvallazione ferroviaria. Come ha spiegato stamattina nel corso di un sopralluogo il dirigente dell’Appa Gabriele Rampanelli, lo scavo è stato realizzato da Italferr per conto di Rfi ed ha lo scopo di misurare gli inquinanti che possono disperdersi nell’aria in seguito al movimento della terra. “Il risultato delle analisi ci dirà quali presìdi dovranno essere messi in atto durante i lavori: maggiore sarà l’inquinamento rilevato, più consistenti dovranno essere i presìdi – ha spiegato Rampanelli – Il cantiere pilota ci permette di valutare in piccolo quello che succederà in grande”.

 

Il cantiere ha seguito questo programma: il primo giorno, martedì scorso, è stato misurato “il bianco”, ovvero la qualità dell’aria in condizioni normali con gli inquinanti caratteristici della fossa Armanelli. Ieri invece si è scavato fino alla profondità di due metri, ovvero fino alla sezione di terreno in cui si concentrano gli inquinanti. A questo riguardo va precisato che una maggiore profondità non avrebbe portato nessuna informazione aggiuntiva a quelle fornite da questo scavo che è rappresentativo di quanto sarà realizzato quando partirà il cantiere vero e proprio. La rappresentatività del cantiere proposto da Italferr è stata infatti valutata e approvata da parte degli uffici provinciali competenti in materia. Dopo lo scavo, ieri la terra è stata rimestata più e più volte in modo da disperdere la quantità massima di inquinanti: i dati sono stati raccolti da numerosi tipi di campionatori in grado di rilevare e misurare la presenza di diverse sostanze, dal piombo al mercurio alle polveri. Oggi lo scavo è stato richiuso e sono stati raccolti nuovi campioni, così da verificare nuovamente tipologia e quantità di emissioni.

A questo riguardo, Rampanelli ha spiegato: “Appa acquisisce le stesse informazioni raccolte dai tecnici di Rfi con rilevamenti autonomi. Come da prassi, i risultati delle controanalisi condotte da Appa saranno però secretati fino a quando non saranno pronti quelli di Rfi, che si avvale anche della consulenza dell’università di Tor Vergata per le valutazioni”.

Servirà qualche settimana di tempo per avere le relazioni conclusive di Rfi, relazioni che saranno utilizzate per quantificare i rischi eventuali sia per i lavoratori sia per la collettività e per adottare le contromisure più adatte a garantire la massima sicurezza.
La roggia Armanelli su cui è stato eseguito il cantiere pilota è una “fossa di guardia” della ferrovia dentro cui sono finiti gli scarichi della Sloi, la fabbrica che fino al 1978 ha prodotto il piombo tetraetile, l’antidetonante della benzina. Ieri, quando la roggia è stata sbancata completamente fino alla profondità in cui si trovano gli inquinanti, si è sentito l’odore caratteristico dei composti organici del piombo. Per le rilevazioni è stato utilizzato anche un Canister in grado di aspirare l’aria per otto ore: il contenuto sarà poi analizzato in laboratorio insieme alle altre fiale dei campionatori.

Nei giorni scorsi, su richiesta del Comune, sono stati eseguiti inoltre alcuni sondaggi in profondità nella zona in cui sarà realizzata la galleria artificiale.
Il sindaco di Trento, presente al sopralluogo, ha commentato: “L’esecuzione del cantiere pilota risponde a una precisa e giusta richiesta del Consiglio comunale. Si tratta di una strada obbligata: dobbiamo capire prima il livello dell’inquinamento per sapere quali misure adottare, come potranno essere svolti i lavori. Il cantiere della Circonvallazione ferroviaria ci dà la possibilità di intervenire su quella che è una ferita aperta per la città e di cercare soluzioni non solo per i terreni interessati dal tracciato ferroviario, ma per l’intera area inquinata”.

 

 

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