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COLDIRETTI TRENTINO – ALTO ADIGE * VILLAGGIO DI MILANO: BARBACOVI, « UNA GRANDE OCCASIONE, PER FAR CONOSCERE LA BIODIVERSITÀ E SOSTENIBILITÀ DELL’AGRICOLTURA ITALIANA »

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09.54 - lunedì 3 ottobre 2022

Ottocentomila persone hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti a Milano a sostegno dell’agricoltura italiana, scesa in piazza per far conoscere i primati del Made in Italy messi a rischio dalla grave crisi energetica che pesa su imprese e famiglie. E’ il bilancio stilato dalla Coldiretti a conclusione della più grande festa di popolo mai realizzata in un centro storico di una città con 400 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, agrichef, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di oltre quarantamila agricoltori, nonostante il difficile momento legato al caro bollette e alla guerra in Ucraina.

Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo c’erano i vertici di Coldiretti Trentino Alto Adige: il presidente Gianluca Barbacovi e il direttore Enzo Bottos, ma anche i Segretari di Zona, i responsabili dei Giovani, delle Donne, dei Pensionati dell’Organizzazione e tanti agricoltori a completare una nutrita delegazione proveniente da tutta la regione.

Non sono mancate le personalità delle Istituzioni e del mondo politico, dalla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, dal segretario della Lega Matteo Salvini al coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, fino all’europarlamentare Paolo De Castro, il senatore Gian Marco Centinaio, gli ex ministri dell’Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio, Gianni Alemanno; i rappresentanti delle amministrazioni locali come il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Rolfi e il Sindaco di Milano Giuseppe Sala; le autorità ecclesiastiche come il presidente della Cei, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, e l’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Enrico Delpini al quale la fondazione Campagna Amica ha donato oltre una tonnellata di prodotti tipici di alta qualità raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarietà la “spesa sospesa” da utilizzare nelle mense della Diocesi. Ma non sono mancati esponenti del mondo economico e civile: il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, è il responsabile della Direzione Agribusiness del Gruppo Intesa Sanpaolo Massimiliano Cattozzi, il ceo di Illimity Bank Corrado Passera, il presidente dell’Ice Carlo Ferro, il presidente e Ad di Philip Morris Italia Marco Hannappel, l’Ad di Plenitude Stefano Goberti, l’Ad Mercitalia Logistics e Responsabile Polo Logistica Gruppo Fs Gianpiero Strisciuglio, l’Ad di Novamont Catia Bastioli, Matteo Leonardi di Ecco climate, think tank, il Responsabile della UOC di Pediatria Generale e Malattie Infettive Alberto Villani.

In tanti, a partire dalla Meloni, hanno sottoscritto la petizione contro il cibo sintetico promossa da Coldiretti e Filiera Italia con partner di rilievo internazionale (World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe).

Tra le varie aree, una delle più “gettonate” – rileva Coldiretti Trentino Alto Adige – è stata sicuramente la fattoria degli animali dove gli splendidi esemplari di mucche, cavalli, asini, maiali, polli, tacchini e conigli dalla preziosa mucca Cabannina alla pecora Ciuta originaria della Valtellina, fino alla mucca Varzese hanno calamitato l’interesse delle famiglie, con una notazione particolare per gli asini come quello bianco dell’Asinara o il Romagnolo.

Sono decine di migliaia i bambini poi che hanno invaso – continua Coldiretti​ Trentino Alto Adige – l’area riservata ai piccoli nell’agriasilo e nella fattoria didattica, imparando ad impastare il pane, a pigiare l’uva, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica. In tantissimi hanno apprezzato le lezioni di economia domestica e i rimedi antichi per donne moderne promosse dalle imprenditrici agricole della Coldiretti. Per i giovani l’appuntamento clou è stato, invece, nello spazio Generazione Agricoltori dove sono state presentate le esperienze più originali nate nelle campagne italiane con una spinta all’innovazione che rappresenta ormai la vera caratteristica dell’agricoltura under35. Ma ad essere protagonisti sono stati anche i Coldiretti senior.

A Milano la manifestazione si è svolta in modo assolutamente regolare, con i massimi livelli di sicurezza nonostante la straordinaria partecipazione di pubblico, grazie alle forze dell’ordine, al Questore di Milano Giuseppe Petronzi e al Prefetto di Milano Renato Saccone, cui va il ringraziamento della Coldiretti, che hanno garantito un sereno svolgimento dei tre giorni, e a sistemi di controllo all’avanguardia con droni e torre centrale telescopica che sale fino a 14 metri d’altezza.

Molto apprezzati i menu a 8 euro con il meglio del Made in Italy a tavola ma i visitatori, molti dei quali stranieri, hanno colto l’occasione anche per fare acquisti al grande mercato di Campagna Amica con oltre duecento aziende – prosegue Coldiretti Trentino Alto Adige– che hanno proposto prodotti lombardi ma anche provenienti dal resto d’Italia.

“Il Villaggio di Milano è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, un modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione” ha dichiarato il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi nel sottolineare che “i cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi come la diffusione del cibo sintetico”.​

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