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CGIL CISL UIL – TRENTINO * DDL 55 PAT: « L’INGANNO DEMAGOGICO DI FUGATTI E SPINELLI, MEZZUCCI PER CONFONDERE I LAVORATORI – IL PRESIDENTE NON RICONOSCE LA SUA FIRMA SUL PROTOCOLLO DI GENNAIO? »

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15.56 - giovedì 30 aprile 2020

L’inganno demagogico di Fugatti e Spinelli. Una serie di mezzucci per confondere e dividere i lavoratori Fugatti non riconosce la propria firma sul protocollo di gennaio?

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, coi segretari Luigi Diaspro, Giuseppe Pallanch e Marcella Tomasi, denunciano il comportamento della giunta provinciale che ha defraudato i lavoratori pubblici di 20 milioni a loro già destinati.

«L’art. 48 del Ddl parla di soppressione e non di sospensione delle risorse per la vacanza contrattuale. Ecco il primo mezzuccio con cui la politica cerca di confondere e dividere i lavoratori. Secondo mezzuccio: riecco la demagogica contrapposizione tra lavoratori pubblici e privati. Drammatico che venga proprio da chi, nella sua funzione politica, si avvale del lavoro dei dipendenti pubblici. Ebbene si vergognino Fugatti, Spinelli e i loro colleghi, che predicano sacrifici ma ben si guardano dal decurtare anche di un solo centesimo i propri emolumenti e si affannano ad aumentare quelli dei dirigenti a loro più vicini, come recentemente accaduto.

Terzo mezzuccio: non stiamo parlando di aumenti ma di indennità di vacanza contrattuale che nel resto d’Italia, Alto Adige compreso, è già nelle tasche dei lavoratori da aprile 2019. Fugatti se li è tenuti stretti per poi, oggi, dirottarli altrove. Quarto grande inganno: togliere risorse ai lavoratori pubblici non sostiene affatto quelli del privato. Infatti la gran parte dei 150 milioni del Ddl va alle imprese e su 850 milioni complessivamente mobilitati, la giunta Fugatti ne destina solo 5 ai lavoratori alle loro famiglie. Agli imprenditori arriveranno invece circa 35.000 euro di cui oltre 6.500 a fondo perduto, a prescindere dal conto in banca, dal patrimonio immobiliare e mobiliare, dall’aver pagato le tasse, e se anticipano o meno la cassa integrazione ai dipendenti. Un premio quindi anche per potenziali evasori fiscali».

Per i sindacati, non può in alcun modo essere in discussione il senso di responsabilità del dipendente pubblico che in questi anni ha sopportato blocchi contrattuali e di retribuzioni per otto anni con perdita in media di circa 8.000 euro non più recuperabili, additando come casta lavoratori a 1300/1400 euro al mese, con oltre vent’anni di anzianità. Questa uscita squisitamente ideologica nasconde il tema vero: «Questa giunta – ben prima della pandemia – ha evitato accuratamente di erogare l’indennità di vacanza contrattuale, che ricordiamo è prevista dagli stessi CCPL. I dipendenti pubblici che lavorano e stanno lavorando nell’emergenza – sanità, case di riposo, tecnici, operai, amministrativi che hanno assicurato i servizi essenziali, polizia locale, vigili del fuco, Protezione civile – hanno ora ben chiaro cosa pensa l’attuale giunta di loro. Una giunta che parla di eroi, ma che non trova risorse fresche, come fatto nel resto d’Italia e che anzi toglie anche quelle che già aveva destinato».

L’appello finale è rivolto a tutti: «Non cadete nelle trappole demagogiche di Spinelli e Fugatti. I lavoratori pubblici hanno fatto sempre la loro parte nelle crisi. Il tema vero è la considerazione che di loro si ha, il togliere loro risorse senza neppure convocare i rappresentanti sindacali con cui si era firmato un protocollo. Su quel documento c’è la firma di Fugatti, il cui valore è evidentemente nullo per lo stesso Fugatti».

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