Una corsa persa in partenza quella di Itas: non si può vincere con un cavallo zoppo, perché la candidatura di Girardi è stata esattamente questo.
La figura di Girardi di chiara appartenenza politica si è rivelata un flop e poteva essere prevedibile se si fosse analizzata seriamente la situazione.
Non ci si mette in gioco, in un contesto già critico come quello che sta attraversando Itas, con una proposta debole, priva di un progetto significativo e concreto.
L’avvocato, da sempre una persona fidata del Presidente Rossi, si era appena dimesso dalla presidenza di A22 con la motivazione di voler tornare a svolgere la sua attività, cosa che invece è stata smentita dalla sua scelta di candidare.
Proprio questo è stato uno dei motivi che, a mio parere, ha reso inopportuna e poco credibile la sua candidatura e che sommato alla mancanza di un sostanziale programma ha dato un esito scontato: 116 voti al presidente uscente contro i 62 incassati da Girardi.
Volendo leggere fra le righe della sconfitta, trapela anche che questa rappresenta una battuta d’arresto per il Presidente della Provincia, anche se a mezzo stampa ha voluto precisare che la politica va lasciata fuori.
Appare comunque evidente che la governance di Itas uscita vittoriosa, non è sicuramente targata Rossi e questo indubbiamente indebolisce anche il Trentino che è la cosa che sta più a cuore a tutti noi.
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Giacomo Bezzi
Forza Trentino