News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

CONSIGLIERI MINORANZA PAT – MOZIONE * CICLOVIA GARDA: «SOSPENDERE LA PROGETTAZIONE, PER COSTI NON PREVENTIVABILI (DA OGGI A CONCLUSIONE) COMPLESSITÀ E PERICOLOSITÀ »

Scritto da
11.37 - venerdì 22 dicembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///

Premesso che:

Il progetto della Ciclovia del Garda è stato avviato nel 2018. Si tratta di un’iniziativa straordinaria per estensione e che coinvolge due regioni del Nord, Veneto e Lombardia, e la provincia autonoma di Trento come soggetto capofila. Risale allo stesso anno la presentazione del progetto di fattibilità a cura dell’Assessore Provinciale ai lavori pubblici e ambiente Mauro Gilmozzi , che venne pubblicamente presentato agli amministratori locali e cittadinanza. La proposta progettuale si basava sul recupero delle vecchie gallerie – oggi per altro non utilizzate – e nuovi tratti con inserti a “C” nella parete della roccia, che avevano il fine di ridurre drasticamente il rischio crolli e quindi di mitigare l’impatto paesaggistico e visivo;

in data 24.04.2019 viene siglato il (nuovo) Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), le Regioni Veneto e Lombardia e la Provincia Autonoma di Trento (DGP n. 559/2019), avente come oggetto la progettazione e realizzazione della “Ciclovia del Garda”, rientrante nel Sistema nazionale delle ciclovie turistiche;
ai sensi dell’art. 6 lettera l) del Protocollo la Provincia di Trento si impegna a ‘favorire l’interconnessione della Ciclovia del Garda con altre ciclovie e/o altre reti infrastrutturali (ferroviarie, fermate bus, mezzi attrezzati al trasporto di biciclette, navigazione)’;

con delibera DPG n. 575 del 13.04.2021 ai sensi dell’art. 60 bis della legge provinciale 13 maggio 2020 n. 3, introdotto con l’art. 3 della L.P. 30 novembre 2020, n. 13 che recita tra l’altro: ‘la Provincia può nominare commissari per la realizzazione o l’ultimazione di opere pubbliche o d’interesse pubblico … che abbiano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico provinciale o siano caratterizzate da un elevato grado di complessità progettuale’ la Provincia nomina il Commissario Straordinario ing. Francesco Misdaris. Nella stessa delibera è scritto: ‘la Ciclovia del Garda è un’opera particolare con problematiche tecniche importanti, soprattutto per gli aspetti geologici del versante montuoso e per le interferenze con le strutture ricettive presenti’;
la finalità di velocizzare l’iter autorizzativo, dichiarando l’opera di specifico interesse strategico e istituendo il commissariamento riguardante le opere relative alla sola sponda ovest, è il completamento dell’intervento entro il 2025. Tale organizzazione permette di sottoporre i progetti a un iter semplificato, passando solo dalla Conferenza dei Servizi provinciale (che nel dicembre 2022 ha espresso parere positivo, pur con una serie di prescrizioni);
in data 21.10.2021 il Tavolo Tecnico Operativo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili formula osservazioni sul Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE, inviato dalla Provincia in data 11.08.2021 al Ministero), evidenziando gravissime criticità in ordine al rischio geologico, al consistente incremento dei costi rispetto al Documento di Fattibilità (DF) del 2017 ed all’impatto paesaggistico-ambientale, chiedendo chiarimenti;

riguardo ai costi, in data 04.11.2021 il Dipartimento Infrastrutture della Provincia di Trento invia al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili la nota n. 9392 in cui motiva l’incremento dei costi rispetto al progetto 2017 con ‘l’aumento della lunghezza, ma soprattutto con la necessità di messa in sicurezza delle pareti rocciose’ e per motivazioni di natura paesaggistica con la scelta di soluzioni in galleria ‘più costose di quelle all’aperto’;

la nota precisa: ‘La parte più consistente di incremento dei costi del PFTE è però determinata da ragioni di sicurezza geologica. Infatti tra la stesura del DF nel 2017 e quella del PFTE nel 2021 ci sono stati dei fenomeni franosi e di caduta massi lungo le sponde rocciose est ed ovest della parte trentina del lago e sulle SR249 e SS45bis rispettivamente, anche in conseguenza alla “tempesta Vaia” del 29/10/2018 (successiva al DF). Inoltre l’entrata in vigore della nuova Carta del pericolo (approvata con deliberazione della Giunta Provinciale n° 1337 del 04/09/2020), che di fatto ha aumentato il livello di sicurezza richiesto per le opere pubbliche rispetto al pericolo geologico, idrologico, incendi ecc., ha richiesto degli standard di sicurezza più elevati; conseguentemente è stata la sostituzione in alcuni punti di sezioni con mensola a sbalzo (sezioni tipo S4.T.1. e S4.T.2 con un costo unitario pari ad 3.550 €/m), con sezioni in galleria (sezioni tipo S5.T.2 “galleria con rivestimento” con un costo unitario pari ad 7.480 €/m o addirittura sezioni tipo S5.T.3 “galleria artificiale protetta” con un costo unitario pari ad 13.950 €/m ).’;

la nota conclude: ‘L’aver optato per tipologie costruttive a galleria, anziché con mensola a sbalzo, ha migliorato anche l’inserimento paesaggistico dell’opera in quei tratti dove la presenza delle pareti rocciose rende evidenti gli interventi infrastrutturali all’aperto. Quindi l’aumento dei costi del tratto di ciclovia nel territorio trentino ha delle ricadute positive anche nella soluzione di criticità di natura paesaggistica.’;

nella successiva Relazione di chiarimento sul PFTE (novembre 2021) inviata al Tavolo Tecnico Operativo si afferma che:

a) (pag 16) ’La c.d. “via acqua” è stata considerata come potenziale alternativa ma non è stata integrata nelle previsioni progettuali in quanto rappresenta una scelta politico programmatica più che progettuale’ e che ‘La scelta progettuale portante dell’intervento è quella di creare un tracciato continuo, un anello perilacuale dove la “via d’acqua” è utilizzata solo per connessioni indirette.’;

b) (pag. 16 ) ’con la ciclovia del Garda, nonostante le difficoltà tecniche, si è optato di realizzare un’infrastruttura interamente “pedalabile” ‘. Inoltre si afferma che ‘La relazione geologica, con particolare riferimento al tratto nord e alle pericolosità geologiche, ha approfondito gli aspetti di competenza sulla base delle indagini del PFTE’ e inoltre ‘La relazione ha evidenziato, sulla base delle suddette indagini e rilievi che era possibile attuare a livello di PFTE, le particolarità geologiche che necessitano di approfondimenti ad hoc’;

c) ( pag. 30) ‘Comunque i progettisti ed i consulenti assicurano sulla fattibilità della parte trentina della ciclovia nei costi prospettati nel PFTE, compatibilmente al livello di conoscenza di questa fase progettuale, che è molto inferiore a quello di un progetto definitivo ed esecutivo’;
d) (pag.12) ‘Nel caso di avvenimenti straordinari quali ad esempio il distacco di roccia, sarà possibile ricorrere all’intermodalità locale. Non è infatti sostenibile introdurre delle ulteriori opere per gestire dei fenomeni imprevisti e di natura straordinaria’;
In data 20.03.22 il Tavolo Tecnico Operativo ministeriale esprime la propria definitiva valutazione sul PFTE evidenziando ancora notevolissime criticità del PFTE riguardo alle parti lombarda e veneta in ordine all’impatto paesaggistico e geologico, applicabili anche alla parte trentina, suggerendo, ‘per ridurre l’intrinseca pericolosità del territorio attraversato’, anche ‘soluzioni di intermodalità espressamente riservate ai soli ciclisti (via acqua con traghetti dedicati)’;

 

Considerata:
la soluzione proposta nella progettazione esecutiva del tratto Riva-Limone con soluzioni tecniche in completa antitesi con le proposte di fattibilità nel 2018 pubblicamente promosse e sostenute dell’allora Assessorato ai Lavori Pubblici e Ambiente.
la mobilitazione di cittadini e cittadine delle 3 realtà territoriali coinvolte nella realizzazione della ciclovia volta a chiedere la sospensione e revisione del progetto per la pericolosità, il costo e l’impatto paesaggistico-ambientale e la sostituzione con la via d’acqua intermodale;
l’esposto depositato l’11.08.2023 presso la Corte dei Conti di Trento dal Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda riguardante l’incremento esponenziale dei costi del progetto ed integrato in data 15 novembre 2023 con ulteriori documentazioni;

l’importo complessivo dei lavori previsto con l’aggiornamento del DOPI (DGP n. 1787 del 06.10.2023, all. 2 pag. 17) che, per la ciclovia sulla sponda ovest (5,5 km) solo in parte realizzata (420 metri realizzati e 1,1 km in esecuzione) o progettata in via esecutiva (0,098 km) su un totale (col tratto Riva-Torbole e sponda est) di 19 km circa, prevede la somma di 81.585.129;

i numerosi, pregressi fenomeni di franosità del territorio altogardesano in cui si dovrebbe realizzare la ciclovia, destinati, a detta anche degli esperti consultati dalla Provincia, a moltiplicarsi ed aggravarsi a causa del cambiamento climatico in atto che in questo periodo segna costanti eventi franosi proprio sul versante della Rocchetta e del Monte Tombo;

l’enorme frana verificatasi in data 16 dicembre 2023 tra Campione e Limone sul Garda (BS) in un punto dove la ciclovia sarebbe stata costruita a sbalzo o comunque su sedime esterno della ex Gardesana 45, analogamente al progetto trentino;

 

il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale a:

sospendere la progettazione della ciclovia per i costi non preventivabili da adesso alla sua conclusione tra molti anni, data la complessità e l’altissima pericolosità di tutto il territorio provinciale coinvolto (quindi non solo la sponda ovest, ma anche la sponda est), caratterizzato, appunto, dal livello P4 secondo la Carta di Sintesi della Pericolosità;

riconsiderare la progettazione di ogni singolo tratto, optando per l’intermodalità, come auspicato dai cittadini e previsto anche dai sopra elencati atti ministeriali;

a riferire nella commissione competente relativamente allo stato dell’arte per ciascun tratto, sia dal punto di vista progettuale che di iter procedurale e aggiornamento del quadro economico dell’opera;

promuovere un incontro pubblico in Altogarda con lo scopo di presentare lo stato dell’arte dell’opera, come analogamente fece l’Assessorato ai Lavori Pubblici ed Ambiente nel 2018, e avviare un confronto con i portatori di interesse per concorrere ad individuare le modalità e il percorso realizzativo, che coinvolga anche l’entroterra gardesano.

 

*

Cons. Lucia Coppola – Alleanza Verdi e Sinistra
Cons. Filippo Degasperi – Onda
Cons. Michela Calzà – Partito democratico del Trentino
Cons. Alessio Manica – Partito Democratico del Trentino
Cons. Lucia Maestri – Partito Democratico del Trentino
Cons. Francesca Parolari – Partito Democratico del Trentino
Cons. Andrea de Bertolini – Partito Democratico del Trentino
Cons. Mariachiara Franzoia – Partito Democratico del Trentino
Cons. Paolo Zanella – – Partito Democratico del Trentino
Cons. Roberto Stanchina – Campobase
Cons. Michele Malfer – Campobase
Cons. Chiara Maule – Campobase
Cons. Francesco Valduga – Campobase

 

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.