In riferimento alla richiesta dell’Apss ai dirigenti medici di Rovereto di essere reperibili nelle ore notturne per i trasporti secondari dei pazienti sulle ambulanze, sguarnendo l’ospedale e sovraccaricandoli di turni di lavoro non dovuti, segnaliamo (come cisl medici dei dirigenti medici e della medicina generale) che, nel contratto della medicina generale, c’è tutt’ora, appena riconfermato, un intero settore, quello dei medici dell’emergenza sanitaria territoriale, che non viene preso in nessuna considerazione solamente nella Provincia Autonoma di Trento mentre nelle altre Regioni è adibito anche a questo compito: essere dedicato ai presidi fissi,nei Dea/118 e di supporto alle attività sulle autolettighe, come si può ben verificare con il collega che lavora in Centrale a Trento.
Non solo. Ci domandiamo come mai, a fronte di un costo professionale cinque volte minore che quello di un dirigente medico, e la metà di quello di un infermiere professionista, si continui ad insistere nel non accettare la realtà del nostro contratto nazionale,provinciale e men che meno si fanno i corsi obbligatori per l’idoneità dei medici titolari di guardia al sistema dell’emergenza sanitaria territoriale.
E questa sarebbe la politica sanitaria che dovrebbe sgravare i dirigenti medici dei nostri ospedali da compiti del territorio?
*
Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino
[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2018/03/Sisac-ACN-MMG-2018-artt.6-7-Cisl-medici-di-medicina-generale.pdf” title=”Sisac ACN MMG 2018-artt.6-7-Cisl medici di medicina generale”]