(Fonte: Ufficio stampa Muse) – Con riferimento agli articoli apparsi oggi sui quotidiani locali, inerenti l’assemblea sindacale indetta al Muse da Fenalt, Cisl e Cgil, si rammenta che la valutazione dello Stress Lavoro Correlato a partire dal gennaio 2011 è obbligatoria per ogni contesto lavorativo, sia esso pubblico che privato ai sensi del D.Lgs. 81/2008, Testo Unico per la sicurezza sul lavoro.
Non deve quindi stupire l’attenzione del Muse per questi argomenti, anche in considerazione dell’obbligo per i datori di lavoro di ripetere la valutazione con una frequenza non inferiore ai tre anni.
Il Muse ha condotto una prima indagine a fine anno 2014 e, in virtù della particolare attenzione posta nei confronti delle proprie risorse umane, ha programmato nel corso del 2017 una nuova valutazione che vedrà l’esito tra poche settimane.
Indipendentemente dal livello di rischio che verrà riscontrato, il Muse ha deciso di attivare la dimensione di ascolto diretto del personale attraverso appositi focus group finalizzati a dare massima possibilità di partecipazione a tutti i suoi lavoratori.
La recente riorganizzazione, generata dalle nuove necessità di dimensionamento e di processo emerse successivamente all’apertura della nuova sede, ha introdotto una nuova definizione dei ruoli e, in tema di gestione, un sistema di condivisione degli obiettivi che permettono una focalizzazione per progetti dell’attività complessa dell’ente.
Tale processo è in corso di completamento, ma viene già considerato per molti aspetti una “best practice” da parte di accreditate istituzioni museali e network culturali nazionali e internazionali che guardano al Muse come un modello di riferimento.
Quanto al tema dei cosiddetti “precari”, in un contesto che non prevede l’ampliamento dei propri organici oltre le dimensioni attuali, il Muse ha identificato nella formula dell’appalto la modalità con la quale garantire lo svolgimento di mansioni oggi affidate a collaboratori esterni, quali ad esempio la guida museale, l’operatore educativo, il call center, lo shop.
Il soggetto che si aggiudicherà la gara d’appalto attualmente in pubblicazione avrà dunque il compito di assicurare professionalmente la qualità dei servizi oggi resi da collaboratori esterni, impiegando in primo luogo gli stessi attuali lavoratori.
Il processo di costruzione del bando ha visto, proprio sul punto delle tutele per i collaboratori, il coinvolgimento costante di tutte le sigle sindacali, le quali hanno sottoscritto su tali temi un accordo nel 2016, accordo che è stato dal Muse pienamente rispettato.