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LANCIO D'AGENZIA TN-AA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE : « ULTIME AUDIZIONI DEGLI ASSESSORI SULLA MANOVRA, ZANOTELLI SU AGRICOLTURA – TONINA ENERGIA – BISESTI FORMAZIONE »

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19.49 - martedì 15 novembre 2022

La I Commissione ha concluso le audizioni degli assessori sulla manovra, incontrando Zanotelli sull’agricoltura, Tonina sull’energia e Bisesti sulla formazione. In questo settore nascerà in Trentino la Fondazione ITS Academy finanziata con le risorse del Pnrr e dei privati.

La Prima Commissione ha concluso nel pomeriggio le consultazioni con gli assessori sugli articoli e le politiche di loro competenza riconducibili ai tre disegni di legge 166, 167 e 168 – legge collegata, legge di stabilità e bilancio di previsione – che formano la manovra finanziaria 2023 e per il triennio 2023-2025. L’organo consiliare tornerà a riunirsi lunedì prossimo sul bilancio per il confronto con i soggetti esterni alla Pat. Di particolare rilievo l’annuncio dell’assessore Bisesti che con una norma inserita nel bilancio la Provincia darà vita in Trentino alla Fondazione ITS Academy per adeguare il nostro modello alla norma introdotta a livello nazionale. La Fondazione sostituirà l’Alta Formazione provinciale e sarà finanziata con i fondi del Pnrr e dei privati.

Giulia Zanotelli, assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca. Interventi per 61,6 milioni di euro

Zanotelli ha elencato tutti gli investimenti previsti dalla Giunta a sostegno del comparto agricolo, partendo da 1,3 milioni di euro destinati al premio per il benessere degli animali in alpeggio. Per il rinnovo dei frutteti sono a bilancio complessivamente 1,6 milioni di euro, mentre 1 milione andrà al progetto pilota trattamenti sopra chioma. Altri 300 mila euro per il 2023 sosterranno la certificazione del benessere animali con una riduzione del 20% negli anni successivi, mentre è prevista integrazione di risorse sul bando del Psr 2014-2022 pari a 2 milioni di euro di aiuti aggiuntivi a totale carico della Provincia. Ancora ammontano a 4 milioni di euro le risorse per un bando a sostegno di progetti per la valorizzazione delle biomasse per la produzione di energia in agricoltura, e a 2 mioni di euro le risorse per la promozione dei prodotti agricoli.

Fin qui le iniziative più significative già programmate, per un totale di 12.100.000 euro. Zanotelli ha poi ricordato le altre iniziative assicurate con stanziamenti operati con l’assestamento di bilancio 2022, relative a 4 bandi: fotovoltaico in agricoltura (4 milioni di euro); a sostegno degli investimenti per l’apicoltura da dicembre 2022 a febbraio 2023 (350.000 euro; adeguamento dei caricabotte 2022 (300.000 euro); per la realizzazione di centri lavaggio degli atomizzatori (600.000 euro). E ha poi ricordato il cofinanziamento provinciale Psr 2021-2022 e Psp 2023-2027 pari a 6.7400.000 euro e a 7 milioni di euro per gli anni successivi. Il totale in questo caso è di 11.119.000 euro (esclusi i caricabotte sul 2022). L’assessore ha assicurato la copertura anche per tutta una serie di interventi ordinari relativi all’assistenza tecnica ai Cmf (400 mila euro), al funzionamento del Consorzio Trentino di Bonifica (1.150.000 euro), al programma zootecnico in parte corrente (300.000 euro) e per quello in conto capitale (smaltimento carcasse e trote, test genetici, 970.000 euro), all’indennizzo dei danni provocati dalla fauna selvatica (150.000 euro), alle attività dimostrative e di informazione delle organizzazioni sindacali (150.000 euro), alla gestione del rischio attraverso Codipra (5.500.000 euro), alle attività di promozione delle Strade del vino, ecc. (160.000 euro). Il totale è di 11.480.000 euro.

Altri interventi che la Provincia finanzierà nel 2023 citati da Zanotelli riguardano i distretti biologici e la certificazione bio delle aziende (615.000 euro), le anticipazioni di quote U.E. a favore del funzionamento Appag (6.223.000 euro), i contributi annuali per progetti irrigui, fondi rustici e altri investimenti (9 milioni di euro). Il totale in questo caso ammonta a 15.838.000 euro. La somma generale degli interventi ricordati è di 50,6 milioni di euro, esclusi gli interventi minori e i costi per il personale che ammontano a quasi 11 milioni di euro. Si arriva in tal modo a 61,6 milioni di euro. Quanto agli interventi normativi previsti nella manovra di bilancio 2023, Zanotelli ha segnalato l’introduzione nella legge di stabilità di un nuovo articolo dedicato alle iniziative per la promozione dello sviluppo e della competitività nell’agricoltura trentina. Si tratta – ha spiegato – di interventi agevolativi finalizzati anche a favorire l’accesso al credito delle imprese agricole, che mirano a generare effetti moltiplicativi della spesa e leve finanziarie. Questi interventi possono essere integrativi di norme europee o statali e si possono attuare con apposite delibere della Giunta provinciale o ricorrendo a protocolli d’intesa o convenzioni. In secondo luogo, nella legge collegata al bilancio è prevista l’abrogazione di una norma diretta a semplificare alcune modalità di organizzazione dei compiti di Appag, stabilendo in particolare che l’attribuzione di nuove competenze all’Agenzia possa essere effettuata tramite una delibera della Giunta e non più con un atto regolamentare.

La discussione.

Rispondendo a una domanda di Ivano Job (Misto-Coraggio Italia) sui 5 milioni di euro e mezzo destinati al consorzio di difesa, Zanotelli ha segnalato che per il comparto zootecnico la quasi totalità delle aziende ha aderito allo strumento di stabilizzazione del reddito utilizzato solo dal Trentino sul fronte delle polizze e dei fondi mutualistici. A una seconda richiesta di Job su importi e tempistica relativi ai rimborsi per gli incidenti causati dagli ungulati, il dirigente Romano Masè ha ricordato che su questo versante il 2021 è stato un anno particolarmente pesante. Ha aggiunto che il bilancio ha previsto 350.000 euro, ma è stato necessario integrare le risorse messe a disposizione soprattutto a causa dei danni provocati dai cervi. I tempi medi di evasione della pratica sono di 60 giorni dalla presentazione della documentazione del danno.
U

go Rossi (Misto Azione) ha chiesto all’assessore di tracciare un quadro complessivo degli interventi nei settori di sua competenza. E ha esortato in particolare Zanotelli a non attendere l’assestamento di bilancio per sostenere il comparto agricolo oggi più in difficoltà costituito dagli allevatori, le cui esigenze dovrebbero a suo avviso avere la priorità assoluta perché da queste aziende dipende anche il paesaggio del Trentino. Bisognerebbe quindi anticipare gli aiuti recuperando queste risorse da altri comparti. L’assessore ha risposto ricordando i 6 milioni già destinati alla zootecnia, i fondi sul Psr 2021-2027 e i precedenti contributi al settore spalmati in dieci anni (9 milioni di euro). Con lo stanziamento di quest’anno le risorse per la zootecnica dalla sola Provincia ammontano a 10 milioni di euro. Inoltre è stata avviata una campagna promozionale a sostegno del comparto e ha preso il via uno studio del settore per capire quali interventi mettere in campo a fronte di una situazione di crisi e difficoltà. Zanotelli ha sottolineato anche la necessità di prestare attenzione al comparto dell’acquacoltura penalizzato dalla crisi energetica. E sul fronte degli investimenti relativi alla parte energetica – ha concluso – stiamo seguendo i soggetti del mondo agricolo anche con il Pnrr e la Giunta anticiperà 11 milioni e mezzo per l’indennità compensativa. Per l’utilizzo delle biomasse l’intervento andrà declinato con una delibera di Giunta dopo l’approvazione del bilancio, ma il tema più trasversale riguarda la partita legno.

La programmazione europea non prevede stanziamenti di fondi per le biomasse. Sempre rispondendo a Rossi sul problema del bostrico Zanotelli ha messo in evidenza che la lotta a questo parassita durerà ancora non meno di 5-6 anni. Quanto agli schianti causati dalla tempesta Vaia, ha rassicurato Rossi circa l’orientamento della Provincia a non procedere a una ripiantumazione di tutti i territori colpiti. Vaia – ha ricordato – ha danneggiato 20 mila ettari di bosco di cui 12.000 in modo gravissimo. Sono inoltre stati individuati altri 8.000 ettari danneggiati mentre il bostrico si sta diffondendo in zone che non avevano subito particolari conseguenze a causa della tempesta. La prima parte del piano bostrico è stato già approvato dalla Giunta, mentre la seconda riguarderà il rimboschimento da realizzare nei prossimi 10 anni. Le superfici da rimboschire, che riguardano sia il bostrico che Vaia, riguarderanno 3.000 ettari su 12.000. Vi è comunque una rinnovazione naturale di boschi del Trentino e inoltre la realizzazione dei rimboschimenti è un intervento difficile e oneroso. L’obiettivo non è di ripristinare tutti gli ettari di bosco distrutti da Vaia. Una modifica della legge provinciale sulle foreste consente di mettere a pascolo alcune superfici. Ne è un esempio la zona di Baselga di Pinè mentre in altre aree vi sono già stati interventi di recupero.

Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha chiesto precisazioni sulle biomasse e sugli impianti privati, sul biologico, sulla qualità delle acque pubbliche superficiali danneggiate dai nitrati scaricati dalle attività agricole e sulla speculazione finanziaria riguardante gli alpeggi.
Zanotelli ha risposto che a differenza che in passato, quando i controlli venivano fatti sugli alpeggi, ora si è deciso di effettuare i controlli a valle del bestiame che sarebbe stato alpeggiato. Si tratta di un metodo nuovo da estendere non solo al comparto ovi-caprino ma anche a quello bovino. Si sta poi lavorando per inserire nella programmazione interventi di contrasto alle speculazioni in alpeggio. In ogni caso i controlli prealpeggio sono stati fatti. Per le biomasse nel comparto agricolo è previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro. Sul fronte del PUA vi sono delle criticità e la Provincia è già intervenuta e interverrà ancora sugli impianti a biogas, anche studiando nuove progettualità. L’altra partita è legata alla nuova programmazione con gli investimenti a favore della aziende. Si sta discutendo con i portatori interesse al Tavolo verde di una misura dedicata al settore zootecnico. La direzione che si vuole e si può perseguire è orientata in questa direzione.

Mirko Bisesti, assessore all’istruzione, università e cultura: al posto dell’Alta Formazione nasce la Fondazione ITS Academy finanziata dai privati.

L’assessore Bisesti si è soffermato soprattutto sulla novità dell’ITS Academy introdotta dal legislatore nazionale per qualificare il sistema della formazione e che la Giunta deve recepire con questa manovra di bilancio. A dare un forte impulso alle Fondazioni ITS Academy è stato il governo Draghi perché la formazione professionale diventi istruzione tecnica superiore. Si tratta di un sistema fortemente professionalizzante che nel Trentino in realtà era già stato introdotto con l’Alta Formazione post diploma. Ora per l’ITS Academy si attendono 19 decreti attuativi del governo già in cantiere. A differenza dell’Alta formazione del Trentino – ha spiegato l’assessore – l’ITS Academy è un sistema caratterizzato dalla forte presenza e gestione dei privati rappresentati da aziende e categorie economiche, interessati alla specializzazione dei ragazzi.

In Trentino – ha proseguito l’assessore – è già stato instaurato un forte legame delle scuole con le aziende del territorio con l’attivazione di percorsi didattico-formativi flessibili e rispondenti alle richieste emergenti dal mercato del lavoro. Il mondo dell’Alta Formazione trentina ha raggiunto in questi anni punte di successo soprattutto nel settore tecnico e tecnologico, mentre difficoltà sono emerse nel settore dell’ospitalità. I fondi messi a disposizione del governo nazionale sono importanti – ha ricordato Bisesti – e per questo il Trentino recepirà l’ITS Academy valorizzando, però, l’esperienza positiva dell’Alta Formazione ma anche recepiendo l’obiettivo di coinvolgere ancor più i privati. I finanziamenti legati al Pnrr per l’avvio dell’ITS Academy sono nella fase iniziale e proseguiranno fino al 2026, dopodichè questo nuovo modello dovrebbe proseguire con le proprie gambe. Tutto questo – ha concluso l’assessore – racchiuso nell’unico articolo di competenza dell’assessorato contenuto nella legge collegata al bilancio.

La discussione

Rossi e Giorgio Tonini ((Pd) hanno ha chiesto chiarimenti sull’impatto dell’ITS Academy sul sistema provinciale e in particolare sugli aspetti di tipo organizzativo e finanziario, dal momento – ha osservato l’esponente dem – che dal documento tecnico che accompagna il bilancio questa operazione si deve realizzare a costo zero per la Provincia, perché il finanziamento della Fondazione è quasi solo di tipo privatistico.
Bisesti ha risposto che il Trentino ha chiesto al governo di poter creare un’unica Fondazione ITs Academy con varie branchie di specializzazione. Dal confronto con le categorie economiche è emerso che vi sono alcune aziende forti e strutturate che possono permettersi di spingere in questa direzione. L’assessore ha riferito di aver trovato disponibili diverse imprese a collaborare per attuare questo passaggio.

Il dirigente Roberto Ceccato ha aggiunto che il nostro sistema si diversifica dal modello statale. Mentre per quanto riguarda i curricula l’Alta Formazione trentina e l’ITS sono pressoché identici, il punto è che lo Stato sposta la competenza dalla formazione professionale all’istruzione e questo costringe anche la Provincia a un adeguamento per poter accedere ai finanziamenti. L’aspetto più delicato – ha proseguito Ceccato – riguarda l’organizzazione, perché creare una Fondazione ITS Academy anche nella nostra provincia diventa un requisito essenziale richiesto dall’investimento del Pnrr. Nasce quindi una branchia dell’istruzione che da noi non esiste. Se da una parte – ha spiegato – come Provincia non potevamo chiuderci all’opportunità offerta da questi finanziamenti, dall’altra stiamo trattando con lo Stato per poter creare da noi una sola fondazione ITS Academy e non 6 per ciascuno degli ambiti previsti come stabilito dalla legge nazionale. Attualmente il finanziamento provinciale per l’Alta Formazione resta di 3 milioni di euro mentre il modello della Fondazione prevede un forte investimento delle categorie economiche. Per il 60% i finanziamenti alle Fondazioni sono statali mentre il resto dovrà venire dalle imprese sostenute da un forte incentivo fiscale (30%). Il modello andrà costruito e per la formazione professionale si tratterà di un cambiamento importante perché le risorse non andranno più direttamente agli enti gestori dell’Alta Formazione ma alla Fondazione ITS Academy

L’assessore Bisesti, sollecitato da altre domande di chiarimento poste su questo punto da Rossi e Tonini, ha risposto che il bilancio 2023 non prevede alcun onere finanziario a carico della Provincia perché le risorse dovranno arrivare dal forte coinvolgimento dei privati e dai fondi di attivazione messi a disposizione dal Pnrr da qui al 2026. L’obiettivo è che un maggior numero di ragazzi (oggi gli iscritti all’Alta Formazione sono 400) scelga questi percorsi e la Provincia interverrà in proporzione al successo del nuovo modello. Anche l’Università – ha segnalato Bisesti – vede di buon occhio questa evoluzione qualitativa dell’Alta Formazione trentina che non è in competizione con l’Ateneo e offrirà ai diplomati della scuola media la prospettiva di un percorso di 7 anni e non più solo di 4 o 5 grazie all’Its Academy. Con il nuovo modello si potranno anche affrontare e risolvere le criticità emerse dall’Alta Formazione nel settore dell’ospitalità.

Paolo Zanella (Futura) ha posto l’accento in particolare sull’esigenza di adeguare all’inflazione le risorse destinate dalla Provincia all’Università e sulla questione degli alloggi universitari, per il quale sono saltati i finanziamenti che dovevano servire per lo studentato di Rovereto, per cui molti iscritti non troveranno una sistemazione abitativa.

L’assessore Bisesti ha risposto che la Provincia prevede di riservare ulteriori finanziamenti all’Università con l’assestamento di bilancio 2023 tenendo conto dell’aumento dei costi. Quanto agli studentati, Bisesti ha ricordato che il 28 agosto scorso il governo ha dirottato altrove in modo unilaterale e senza consultare i territori 300 milioni di euro legati al Pnrr che originariamente erano per gli studentati. Questo significa per la Provincia rinunciare al nuovo studentato di Rovereto per universitari, del quale beneficerebbe tutta la città, ma anche all’ampliamento di Sanbàpolis, mentre secondo l’assessore resta invece ancora in sospeso il progetto Lagorai nell’Alta Valsugana. Per questo sia lui che il presidente Fugatti hanno chiesto un confronto con il nuovo governo e il ministero dell’università, tenuto conto che vi sono già stati investimenti pubblici in questa direzione. Bisesti auspica che si arrivi a un accordo.
Ceccato ha informato Zanella che l’Opera universitaria ha fatto sapere all’assessorato che tutti gli studenti in graduatoria hanno ricevuto un alloggio, pur riconoscendo che il numero dei posti disponibili rimane inferiore alla domanda che risulta in forte crescita.

Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha sollecitato l’attuazione di tre ordini del giorno approvati dal Consiglio sul Cimec, su Chino e per la valorizzare turistico-culturale dei luoghi garibaldini del Trentino, ha chiesto quali siano state le ripercussioni a livello psicologico del Covid sugli studenti, ha posto una domanda sullo sviluppo dell’attività sportiva delle scuole e sulla didattica outdoor.
L’assessore si è riservato di acquisire gli elementi sull’attuazione degli ordini del giorno (quello su Padre Chino è in corso di definizione) mentre ha ricordato un finanziamento aggiuntivo assegnato alle scuole per le consulenze psicologiche. Sullo sport ha assicurato la sensibilità della Giunta, com’è dimostrato dai campionati studenteschi organizzati dalla Provincia insieme al Coni in varie località e dalla volontà di sviluppare l’attività sportiva soprattutto nelle scuole in vista delle Olimpiadi del 2026. Quanto all’apprendimento outdoor vi sono scuole che stanno sperimentando questa didattica.

Mario Tonina, assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione. Quattro comunità energetiche in forma cooperativa nasceranno entro l’anno.

Tonina ha ricordato che due soli sono gli articoli che in questa manovra di bilancio coinvolgono l’assessorato: il primo riguarda i plateatici per i pubblici esercizi che avranno una proroga delle maggiori opportunità offerte durante la pandemia. Il secondo articolo apporta modificazioni alla disciplina dell’impatto ambientale che viene razionalizzata rispetto alla legge del 2013.
Zanella ha chiesto se vi sono novità sui decreti attuativi legati alle bollette energetiche per il contenimento dei costi.
L’assessore Tonina ha risposto che a breve dovrebbero essere approvati dal governo i decreti attuativi, ma che è già possibile avviare le comunità energetiche, come è già avvenuto in alcuni comuni. Con i decreti attuativi, che si prevede arrivino nei prossimi mesi, una comunità energetica potrà passare da 200 chilowatt a un megawatt e vi sarà un prestito a tasso zero per 10 anni.

Per questo l’assessorato sta lavorando con il mondo della cooperazione che entro dicembre vorrebbe costituire quattro comunità energetiche in forma cooperativa in territori diversi del Trentino. Questo per dimostrare che questa è una strada percorribile. Tonina ha aggiunto che vi è un grande interesse dei Comuni e da altri soggetti che intendono muoversi in questa direzione. Si apriranno anche ulteriori spazi per garantire energia da fonti rinnovabili, tenendo presente che per le imprese e i privati che vogliono realizzare impianti questo sarà uno strumento ulteriore per fronteggiare difficoltà derivanti dall’aumento dei costi. “Se ognuno darà un piccolo contributo per garantire la produzione di energia rinnovabile – ha concluso l’assessore – questo nel tempo permetterà di ritornare quanto prima a valori di mercato e concorrenziali per quanto riguarda il costo dell’energia.
Marini ha sollecitato la risposta ad alcune sue interrogazioni dell’aprile scorso relativamente al bilancio energetico della Provincia e al contenimento dei consumi negli edifici pubblici. E ha chiesto conto di un sito da lui proposto sulla mobilità sostenibile.
Tonina gli ha risposto annunciando di aver appena inviato la risposta scritta alle sue domande.

La Prima Commissione tornerà a riunirsi sul bilancio lunedì 21 novembre.

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