(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Anche oggi il sistema telematico aziendale che prevede da parte dei medici di medicina generale l’invio informatico, nelle farmacie di tutto il Trentino, dei farmaci per patologie croniche e salvavita dei pazienti, e non solo, risulta bloccato. Sono parecchi inizi e fine di settimane, che va in crisi la parte telematica.Cosi accade che il giorno della settimana in cui di più, insieme al venerdi, i pazienti chiedono i farmaci e le impegnative di cui hanno bisogno come salva vita o come prenotazioni non sono possibili.
Ci viene risposto da parte aziendale che ci stanno lavorando.C’è da chiedersi come mai si mettono a lavorarci durante il nostro servizio e non magari alle cinque del mattino. Lo dovrebbero dire ai 520 mila cittadini trentini, visto che a prenderci rimproveri, offese, villanie di ogni tipo e perdita di rapporti fiduciari siamo solo noi, che non abbiamo colpa alcuna.
Continuiamo a lavorare con le scarpe di cartone come durante la pandemia? Smi ha chiesto convocazione urgente in Comitato aziendale della Medicina generale per capire se tale situazione è risolvibile una volta per tutte o se dobbiamo interrompere, nostro mal grado, il servizio contrattualizzato per colpe non da imputare alla nostra categoria.
Non ci interessa ci rispondano che è un problema nazionale, provinciale, aziendale. Vogliamo poter fare il nostro lavoro in pace; senza patemi e accuse da parte di pazienti che imputano solo al medico qualsiasi interruzione telematica del servizio.Siamo pronti ad entrare in agitazione sindacale qualora non ricevessimo le risposte che si attendono i 330 medici di medicina generale anche oggi bloccati.
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Dr.Nicola Paoli
Segretario Smi Trentino